BOSCHI, Giuseppe
Hugh Honour
Nacque a Roma intorno al 1760. Nulla sappiamo della sua attività sino al 1783, anno in cui vinse il primo premio della seconda classe di scultura dell'Accademia di S. Luca [...] . 27 s.; K. Grottowa, Zbiory Sztaki J. F. i W. Tarnowskich, Wroclaw 1957, pp. 90, 123; C. G. Bulgari, Argentari gemmari e orafi d'Italia, I, Roma, 1, Roma 1958, p. 200; H. Honour, After the antique: some Italian bronzes of the eighteenth century, in ...
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CERBARA, Giovanni Battista
Silvana De Caro Balbi
Incisore in pietre dure e cammei, nacque a Roma il 18 ag. 1748 da Pietro Paolo, romano, e da Rosa Rinaldi di Velletri. Fu battezzato il 21 dello stesso [...] in Medaglia, IV(1974), 8, pp. 23-32; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, pp. 290 s.; L. Forrer, Biograph. Dict. of Medallists, VII, Suppl.,London 1923, pp. 171 s.; C. G. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, Roma, Roma 1958, p. 274. ...
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FOPPA, Caradosso (Cristoforo Caradosso, erroneamente Ambrogio)
Rita Bernini
Figlio dell'orafo Gian Maffeo di Milano e di Fiora de Carminali Brambilla di Pavia, nacque a Mondonico in Brianza probabilmente [...] un calamaio (Bertolotti, 1885, p. 88). Dalla fine del 1505 il F. è documentato a Roma, dove si stabilì come orafo, medaglista e antiquario al servizio dei pontefici Giulio II, Leone X, Adriano VI e Clemente VII. Durante questo periodo effettuò molte ...
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ANDREA di Michele, detto il Verrocchio
Luigi Grassi
Nacque a Firenze nel 1436, dal fornaciaio Michele di Francesco Cioni e dalla sua prima moglie Gemma, e prese il nome con cui è più noto dal suo primo [...] Verrocchio da Desiderio di Settignano.
In realtà lo scultore, cominciando a studiare la tecnica dell'arte presso gli orafi, realizza una propria cultura plastica, ove rientrano variamente impressioni da Donatello, da Desiderio e da Antonio Pollaiolo ...
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GIOVANNI di Francesco da Imola, detto Conte Giovanni
Carlo La Bella
Sono pervenute poche notizie su questo scultore originario di Imola, di cui si ignora la data di nascita e ogni dato biografico fino [...] gli erano stati commissionati dall'operaio del duomo senese Caterino di Corsino per inviarli a Venezia e farli esaminare da alcuni orafi (Bacci, 1929, p. 129). Il 25 luglio 1422 fece da compare al battesimo del figlio del maestro di legname Paolo di ...
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COZZARELLI, Guidoccio
Anna Padoa Rizzo
Figlio di Giovanni di Marco di Nanni di Cozzarello, nacque a Siena nel 1450; fu pittore e miniatore. Il padre, maestro di legname, lavorava attivamente per l'ospedale [...] di G. C., in Rass. d'arte senese, XV (1922), p. 66; P. D'Ancona, La miniature italienne, Paris 1925, p. 85; I. Machetti, Orafi senesi, in La Diana, IV (1929), I, p. 83 (per Battista); C. Brandi, Gli affreschi di Monticiano, in Dedalo, XI (1930-31), 2 ...
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BAUER (Pauer, latinizzato Agricola), Giuseppe
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Tedesco, fu attivo in Roma come maestro argentiere dal 1739. Abitò ed ebbe bottega presso S. Maria in Vallicella, poi a piazza [...] Giuseppe); R. Righetti, Incisori di gemme e cammei in Roma, Roma 1952, p. 42 (per Luigi); C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, Roma 1959, p. 40 (per Giuseppe), 41 (per Luigi e Vincenzo); Z. Giunta di Roccagiovine, in Il Settecento a ...
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FOSCHI, Sigismondo
Stefania Macioce
Non si conosce l'anno esatto di nascita di questo pittore faentino che fu probabilmente allievo di G.A. Sogliani. La data è comunque successiva al 1495 dato che il [...] ; A. Corbara, Una Madonna di S. F., in Melozzo da Forlì, n. 3, 1938, p. 151; C.G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia, III, Roma 1969, p. 287 (per il padre Antonio); A. Corbara, Gli artisti. La città. Studi sull'arte faentina, Bologna 1986 ...
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BELLI
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Famiglia di argentieri romani di origine piemontese, attivi nei secc. XVIII-XIX. Vincenzo, figlio di Bartolomeo, nacque a Torino nel 1710 ed ivi iniziò la sua carriera [...] Vaticano 1950, pp. 16, 57 (per Vincenzo I), p. 78 (per Giovacchino), p. 97 (per Vincenzo II); C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, 1, Roma 1959, pp. 123-129; Z. Giunta di Roccagiovine, in Il Settecento a Roma (catal.), Roma 1959, pp ...
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DE CAPITANEIS, Pompeo
Alessandra Uguccioni
Non si hanno notizie di questo orefice milanese precedenti al 12 apr. 1511, quando in un documento relativo alla vendita di una vigna per la somma di 60 ducati, [...] ); E. Martinori, Annali della Zecca di Roma, Roma 1917. fasc. 8, pp. 153, 163, 167 s.; fasc 9, pp. 8 s. (per Pompeo); fasc. 9, pp. 9, 47, 49; fasc. 10, p. 13 (per Ludovico); C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I,1, Roma 1958, p. 362. ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.