SPINELLO ARETINO
S. Petrocchi
Pittore originario di Arezzo, attivo in Toscana tra la fine del Trecento e il primo decennio del secolo successivo.Numerosi documenti soccorrono nella ricostruzione della [...] ricordando in un successivo intervento, a maggiore sostegno di questa ipotesi, la discendenza del pittore da una stirpe di orafi (Longhi, 1965, p. 52). In seguito a questa affermazione, che legava strettamente S. alle origini più nobili della cultura ...
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FARNESI, Nicola
Antonella Capitanio
Figlio di Pietro e di Elisabetta Del Greco, nacque a Lucca il 21 sett. 1836.
Suo padre era un piccolo artigiano, probabilmente liutaio (cfr. Giorgi, 1971, p. 19); [...] in Riv. ital. di numismatica, V (1892), pp. 220 s., 226, tav. V; VI (1893), pp. 488 s. (per Adolfo); P. Campetti, N. F. orafo, in La Rassegna Lucchese, I (1904), pp. 122 s., 135-139, 153-157, 183-188; C. Paladini, Il Cellini moderno N. F., in Italia ...
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Orafo, scultore e scrittore d'arte (Firenze 1500 - ivi 1571). Di natura irrequieta e violenta, ebbe una vita avventurosa, segnata da contrasti, passioni, delitti, per i quali fu spesso costretto all'esilio [...] Firenze, dedicandosi, per volere del padre Giovanni, ingegnere e musico, anche allo studio della musica. La precoce abilità di orafo lo rese presto famoso: lavorò a Roma per un lungo periodo (1519-40, interrotto da brevi soggiorni a Firenze, Mantova ...
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DEL VAGLIENTE (Vaglienti)
Alessandro Guidoti
Famiglia fiorentina che dai documenti risulta impegnata soprattutto nel settore dell'oreficeria per tre generazioni, dalla seconda metà del XIV secolo fino [...] della famiglia. Nacque a Firenze tra il 1392 ed il 1395; l'8 marzo 1414 giurò all'arte di Por S. Maria quale orafo e cinque giorni dopo s'immatricolò senza pagare alcuna tassa per il beneficio del padre; a tale data abitava Oltrarno, nel popolo di S ...
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Architetto (Londra 1792 - Wimbledon 1870), allievo del padre, Thomas (1752-1820), anch'egli architetto; a sua volta ebbe a collaboratore il figlio Philip Charles (1822-1892). Con gusto eclettico costruì [...] a Londra, tra l'altro, i magazzini di S. Caterina (1827-28), la sede della Compagnia degli Orafi (1835), la stazione di Euston (1839). ...
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DEI
Alessandro Guidotti
Famiglia originaria dei dintorni di Poggibonsi (nei documenti più antichi chiamata anche Pittolli o Pictelli, in quelli più recenti Ormanni, dal nome di un podere di sua proprietà), [...] nel 1430 e di lui, almeno per il momento, non è rintracciabile alcuna opera.
Giovanni di Deo nacque verso il 1377 e s'immatricolò quale orafo all'arte di Por Santa Maria, con la tassa di 6 lire e 20 soldi, il 4 febbr. 1400 (aveva giurato l'11 marzo ...
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ARGENTO
B.M. Alfieri
L'oro e l'a. erano, anche nel Medioevo, i due metalli preziosi per eccellenza. L'a., meno raro e di conseguenza meno costoso, venne utilizzato durante tutto il periodo medievale [...] 13° e, anche in seguito, riservato alle opere di grandissimo lusso, fece sì che l'a. divenisse uno dei metalli più usati dagli orafi; pertanto gli oggetti di a. semplice o dorato conservati sono di gran lunga i più numerosi.Bianco e brillante, l'a. è ...
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FANTONE (Fantoni), Francesco
Antonella Pesola
Figlio di Giovan Battista e di una certa Cristallina, il F., originario di Norcia (prov. Perugia), è documentato dal 1507 al 1531.
È ricordato per la prima [...] Marle, The development of the Italian schools of painting, XIV, The Hague 1933, pp. 504 s.; C. G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia, II, Lazio-Umbria, Roma 1966, p. 173; A. Fabbi, Guida alle antichità di Norcia, Norcia 1975, p. 44 n. 12 ...
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FRANCESCO di ser Gregorio (Sergregorio, Sergregori) da Gravedona
Andrea Spiriti
Non si conosce l'anno di nascita di questo orefice originario di Gravedona, nel Comasco, appartenente alla famiglia dei [...] connesse fra loro: la relativa scarsità di opere autografe, con il conseguente abbinarsi al suo nome di buona parte della produzione orafa di area comasca, valtellinese e valchiavennasca databile fra la metà del XV e la metà del XVI secolo, ma anche ...
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CASTRUCCI
Jarmila Krcálová-Kirsten Aschengreen Piacenti
Artisti fiorentini attivi a Praga, Firenze e Roma nei secoli XV-XVI. È difficile stabilire i rapporti di parentela fra loro, anche se è possibile [...] , Guardaroba 62, c. 9v) sette medaglie d'argento eseguite da Matteo con vari personaggi delle corti compresa quella di Roma.
Salvestro, orafo in S. Andrea, nel 1571 membro dell'arte della seta, è menzionato nel libro dei conti di J. Bylevelt nel 1581 ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.