BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] la politica artistica della riforma si realizza nella globalità di una grandiosa opera collettiva, che coinvolge il mosaicista e l'orafo, il frescante e il miniatore, lo scriba e il cronista.Montecassino è un nuovo Sinai da cui viene emanata una ...
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G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] manifatturiero e artigianale, quali quelle dei vasai, calderai, calzolai, sarti, muratori, carpentieri, scalpellini, fabbri e orafi, la cui opera è attestata dal gran numero di lavori edilizi compiuti, dalla cospicua suppellettile scultorea pervenuta ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] e angeli - in argento, datato 1412, dove si compongono in molteplici sfaccettature apporti diversi, specialmente napoletani (Pace, 1972); orafi sulmonesi risultano al lavoro anche in altre città, come per es. all'Aquila (Pace, 1972).Fra tutte le ...
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ARTIGIANATO
M. Bernardini
Nell'accezione linguistica moderna il termine a., applicato alle diverse epoche della storia, indica un'attività di produzione di oggetti prevalentemente legati all'uso quotidiano, [...] gli intagliatori di immagini e i pittori che intervenivano sulla statua finita. Questo intervento può essere accostato a quello dell'orafo che applicava su statue in legno lamine di ottone o realizzava in metallo parti del corpo. Tutti questi aspetti ...
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PRAGA
B. Chropovský
(ceco Praha; ted. Prag)
Capitale della Rep. Ceca, situata nella parte centrale della Boemia (v.), nella regione montuosa dell'altopiano praghese, estesa su entrambe le sponde della [...] coperta dell'Evangeliario di S. Vito, risalente all'11° secolo.Oltre alle officine monastiche furono attive a P. anche botteghe orafe laiche. Nella cattedrale di S. Vito si conservano un reliquiario della mano di s. Giorgio e un busto-reliquiario di ...
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CORNO
M.A. Lala Comneno
Si definisce c. la caratteristica sporgenza del capo di vari mammiferi ungulati (pl. le corna), il materiale cheratinoso osseo di cui questo è formato e, per estensione, ogni [...] per lo più montature alle due estremità, che consentono, mediante occhielli, di montare gli spallacci. Nelle linee generali gli orafi dell'Europa nordoccidentale e centrale conservarono fino alla fine del sec. 14° la tradizione decorativa dell'arte ...
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AREZZO
M.G. Paolini
(gr. 'Aϱϱήτιον; lat. Arretium, Aritium; Arizzo nei docc. medievali)
Città della Toscana di antica origine, fece parte della dodecapoli etrusca, per poi divenire municipium al tempo [...] , e si aprì il finestrone absidale. Sull'altare dell'attuale cripta è il busto-reliquiario di S. Donato, eseguito da due orafi aretini, Pietro e Paolo, che vi apposero la firma e la data (Galoppi Nappini, 1984). Delle sculture di età romanica ...
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LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] F. L. e le sue opere, ibid., pp. 172-181; M. Ferretti, F. L., in Matteo Civitali e il suo tempo: pittori, scultori e orafi a Lucca nel tardo Quattrocento (catal. Lucca), a cura di C. Baracchini, Milano 2004, pp. 429-431; F. L.: un bellissimo ingegno ...
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Amuleto
J. Engemann
S.H. Fuglesang
G. Vikan
M. Bernardini
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Engemann
Con questo termine si designano genericamente oggetti, per lo più di piccole dimensioni, ritenuti in grado [...] -214). È in questa regione che la khamsa ha avuto la massima diffusione; come a. sembra esservi stata introdotta dagli orafi ebrei. Tra gli Sciiti la mano è legata all'agiografia, con particolare riferimento alla tragedia di Karbalā' (Massé, 1938, I ...
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TREVIRI
E.D. Schmidt
(ted. Trier; lat. Augusta Treverorum)
Città della Germania occidentale, nel Rheinland-Pfalz, sorta in una valle lungo il corso della Mosella.
In posizione strategica, posta all'intersezione [...] e la condizione sociale, sebbene i suoi molti spostamenti abbiano suggerito l'ipotesi che si tratti di un artista itinerante, forse un orafo. Tracce della sua attività di miniatore sono ravvisabili non solo a T. ma anche a Lorsch e Fulda. Riflessi di ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.