CROCIFISSO
G. Jászai
Con il termine c. si intende la rappresentazione della croce con sopra Cristo, indipendentemente da materiale, tecnica, misure, contesto iconografico e funzione iconica. La specificazione [...] ora a New York (Metropolitan Mus. of Art). I c. bronzei che determinarono una tipologia furono opera principalmente dei due orafi più importanti del sec. 12°: Renier de Huy (per es. Bruxelles, Mus. Royaux d'Art et d'Histoire; Colonia, Schnütgen ...
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EMILIA-ROMAGNA
G. Zanichelli
Regione dell'Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell'Emilia a O e della Romagna a E. La denominazione della parte occidentale deriva dalla via Emilia, [...] ) e a Bologna (S. Petronio) dimostrano l'alto livello conseguito da questi artefici.Analoga scissione tra ferrai e orafi è documentata a Bologna fin dal 1298, mentre nei documenti compaiono ricamatori, vetrai, calligrafi, fonditori. Il diversificarsi ...
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CROAZIA
I. Petricioli
(serbo-croato Hrvatska; Chroatia nei docc. medievali)
Regione storica dei Balcani settentrionali che, unitamente ai territori della Slavonia, della Dalmazia e alla penisola istriana, [...] e una Madonna con il Bambino (già a Zara).Dalle fonti d'archivio è nota nella regione l'attività di molti orafi locali e stranieri; calici, croci e reliquiari sono in gran parte conservati nei tesori diocesani: l'opera più rappresentativa è l ...
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AUSTRIA
H. Fillitz
(ted. Österreich; Osterriche nei docc. medievali)
Il territorio dell'attuale A., corrispondente in epoca romana alle regioni del Norico, di parte della Rezia e della Pannonia, venne [...] pittura toscana raggiunsero l'A. soltanto indirettamente (tramite la Boemia, dove erano attivi pittori italiani, e forse orafi, chiamati da Carlo IV), con l'eccezione di occasionali artisti itineranti, come nella cappella del castello di Ulmerfeld ...
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BARCELLONA
J. Yarza Luaces
(lat. Barcino; catalano Barcelona)
Città della Spagna nordorientale affacciata sul Mediterraneo, capoluogo della Catalogna. B. ebbe notevole importanza nel Medioevo, soprattutto [...] la cappella dedicata a s. Michele in Santa Maria de Pedralbes).Molto importanti furono per l'ambiente artistico di B. gli orafi e gli argentieri. Nel 1301 tre di loro facevano già parte del Consejo de Ciento. Non si sa quando precisamente si ...
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AQUISGRANA
W. Braunfels
(lat. Aquae Grani, Aquisgranum; ted. Aachen; franc. Aix-la-Chapelle)
Città della Germania, nella Renania settentrionale-Vestfalia presso il confine belga e olandese. Sotto Carlo [...] di tutta la Cappella Palatina con il maggior sfarzo possibile, ordinando opere alle abbazie di Reichenau e di Fulda e anche a orafi di Colonia. Si sono conservate molte di queste opere, databili con sicurezza agli anni tra il 990 e il 1020. Basti ...
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INNOCENZO III
A. Iacobini
Pontefice dal 1198 al 1216, al secolo Lotario dei Conti.I. nacque nel 1160-1161 a Gavignano presso Segni, nel Lazio meridionale, da una famiglia della piccola nobiltà locale, [...] . Il linguaggio arcaizzante di questo pezzo - che contrasta vistosamente con la modernità delle opere ordinate dal papa agli orafi limosini - è spiegabile solo in parte con la diversità degli artefici, che in questo caso sembrano essere autoctoni ...
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Albenga
C. Dufour Bozzo
(lat. Albium Ingaunum, Albingaunum)
Città della Liguria in prov. di Savona. Dopo aver domato i Liguri Ingauni nel 181 a.C., i Romani fondarono A. in una pianura alluvionale formata [...] il polittico per S. Maria in fontibus, commissionato loro almeno in parte dal Comune. In contemporanea o quasi, una scuola di orafi e argentieri che si affermò a lungo nel tempo lavorava a opere come il reliquiario di S. Verano, eseguito da Bernardo ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] Giovanni Pisano, Lorenzo Maitani, lo stesso Arnolfo, Giotto o Andrea Pisano), architetti-scultori o pittori, talvolta orafi, la cui multiforme attività ha spesso reso più facile indirizzare gli studi sulla produzione figurativa, meglio documentabile ...
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VETRATA
B. Kurmann-Schwarz
La v. è un settore particolare della pittura monumentale, il cui effetto viene determinato dalla traslucidità del materiale.
I singoli pannelli sono composti da frammenti [...] al 1300 entrò in uso, dapprima in Francia, il giallo d'argento, un colore per pittura, scoperto probabilmente per caso dagli orafi o dai maestri vetrai. Esso si compone, secondo le indicazioni di Antonio da Pisa (tardo sec. 14°), di sfoglie d'argento ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.