Gige
Re di Lidia (n. 685-m. 657 a.C.), fondatore della dinastia dei Mermnadi. Erodoto (I, 8-14) ne narra la vicenda in parte romanzata. Dai testi assiri risulta entrato in contatto diplomatico con Assurbanipal, [...] ma poi sostenne l’Egitto contro lo strapotere assiro. Fu in rapporto con le città della Ionia e con l’oracolo di Delfi, ove si conservavano suoi doni votivi. ...
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Grecista (Napoli 1699 - ivi 1777). Segretario dei Brevi a Roma, prof. di greco all'univ. di Napoli (1745), scrisse di letteratura greca e di archeologia. Il suo nome è legato all'interpretazione di un [...] reperto archeologico che egli ritenne essere stato un calamaio per inchiostro dei tempi d'Augusto (De regia theca calamaria, 2 voll., 1756). Ammiratissimo ai suoi tempi per la sua dottrina, il Metastasio lo definiva "oracolo del nostro secolo". ...
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Scultore, fratello di Scilli, con cui lavorò. Entrambi nacquero in Creta verso il 580 a. C. secondo Plinio, mentre alcuni considerano questa data come quella del massimo loro fiorire. Sono detti figli [...] , Eracle e Atena. Per una contesa con i Sicionî fuggirono in Etolia dove ad Ambracia scolpirono molte statue, ma l'oracolo impose che ritornassero a Sicione. A Tirinto, Cleone, Argo si ricordavano loro statue. Plinio li dice i primi scultori celebri ...
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Horemheb
Ultimo faraone della XVIII dinastia (1323-1295 a.C.). Pose fine a un periodo travagliato della storia egiziana (eresia amarniana), segnando l’ascesa dei militari al potere (età ramesside). Era [...] militari in Palestina. Non aveva sangue reale e, dunque, nessuna aspettativa di salire al trono. Per questo attribuì a un oracolo del dio Ammone la sua scelta come sovrano. Divenuto faraone, ristabilì nel Paese l’ordine e la legalità che nel periodo ...
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DE SANTIS, Marc'Antonio
Anna Casella
Nacque, secondo il Toppi, a Nocera de' Pagani nel Principato Ultra (ora Nocera Inferiore, prov. di Salerno). Per quanto non del tutto attendibile - lo stesso Toppi [...] tra il XVI e il XVII secolo, un ruolo di tanta importanza da venir definito dalla letteratura ottocentesca "oracolo" del Collaterale, quando non addirittura, erroneamente, "ministro" di quello stesso Consiglio.
Uomo d'affari di discreta fortuna ...
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LEONI, Franco
Johannes Streicher
Nacque a Milano il 24 ott. 1864 da Alberto. Studiò composizione con Amilcare Ponchielli presso il conservatorio di Milano, ove il padre era docente di canto, diplomandosi [...] di battaglia, cantandovi la parte di Cim-Fen, nel corso di molte stagioni, ben cinquantacinque volte.
La trama truce dell'Oracolo si muove intorno al losco gestore di una fumeria d'oppio; palesemente influenzato da Giacomo Puccini, il L. offre forse ...
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Pittore (Volos, Grecia, 1888 - Roma 1978), fu uno degli iniziatori e uno dei principali esponenti della corrente artistica della pittura metafisica.
Vita e opere
Figlio di un ingegnere ferroviario, visse [...] profondamente. Cominciò a dipingere quadri allegorici e nel 1910 compì un viaggio a Firenze. Dipinse allora l'Enigma dell'oracolo e l'Enigma d'un pomeriggio d'autunno, le prime opere in cui si rivelano le possibilità simboliche del sogno ...
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CORRADINI (spesso Coradini, raro Coradigni), Francesco
Piero Caraba
Nato a Napoli intorno al 1700, poco si conosce del primo periodo della sua vita trascorso a Napoli ove svolse un'attività assai più [...] dialetto napoletano di F. A. Tullio, fu rappresentata al teatro dei Fiorentini nell'anno 1724. Il secondo lavoro fu L'oracolo di Dejana, commedia boschereccia in due atti, anch'essa in dialetto napoletano su libretto di F. A. Tullio rappresentata "al ...
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GALLI, Filippo
Paola Campi
Nacque a Roma, nel 1783, dal "chef de la Floreria pontificale" (Fétis, p. 389).
Studiò inizialmente da dilettante e come tale, in giovanissima età, si produsse in pubblico. [...] nelle opere: Andromeda di V. Trento (30 maggio 1805), accanto a Teresa Fischer; Gonsalvo di G. Tritto (15 ag. 1805); L'oracolo sannita e Il trionfo di Davide di N. Zingarelli (rispettivamente 4 nov. 1805 e marzo 1806); Paride di P. Caselli (12 genn ...
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complessi
Francesca Martini
Comportamenti e fantasie di origine inconscia
Il termine complesso è stato introdotto dagli psicoanalisti Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Al giorno d'oggi la parola è diventata [...] di Sofocle (5° secolo a.C.), Edipo, figlio di Laio re di Tebe e di Giocasta, viene allontanato dalla famiglia perché un oracolo ha predetto che avrebbe ucciso suo padre. Ma il destino deve compiersi. Così un giorno Edipo incontra sulla sua strada un ...
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oracolo1
oràcolo1 (ant. oràculo) s. m. [dal lat. oracŭlum, der. di orare «parlare»; secondo moderne interpretazioni, la voce lat. avrebbe indicato in origine non il responso della divinità ma il luogo dove il responso veniva dato]. – 1. a....
oracolo2
oràcolo2 (o oràculo) s. m. [dal lat. tardo e mediev. oraculum, per evoluzione dalla voce prec. reinterpretata secondo orare «pregare»], ant. – Luogo di preghiera, oratorio.