DE RUBEIS, Giovanni Battista
Paolo Goi
Nacque a Tarcento (Udine) il 22 genn. 1743 da Bartolomeo ed Eleonora Freschi. Studiò a Bologna, presso E. Lelli e G. Marchesi detto Sansone, negli anni 1759-1762, [...] dunque sulla copia delle copie-incisioni, di nudo soprattutto, secondo un metodo profondamente accademico ("l'Accademia è il suo oracolo" annota il discepolo nei suoi Conforti). Ciò è confermato dall'inedito manuale del D. (Udine, Bibl. comunale, Mss ...
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PUTEALE (Puteal, περιστόμιον ϕρέατος)
W. Hermann
Nel senso proprio vèra o bocca di pozzo. Normalmente erano di forma circolare corrispondente a quella degli orifizi di pozzi e cisterne, ma non mancano [...] del locus religiose saeptus menzionato da Cicerone (De divin., 2, 86), dove Numerius Suffustius aveva trovato le sorti di quercia dell'oracolo della Fortuna; era dunque un ἄβατον, come il puteal Libonis.
Se in un p. sacro si versavano libagioni o si ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] Porpora. Il genere che rese famoso il F. fu quello delle battaglie, nel quale eccelse tanto da guadagnarsi l'epiteto di "Oracolo delle battaglie", e che gli attirò i favori dei collezionisti europei per tutto il Sei e Settecento. Egli certo non creò ...
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CIBELE (Κυβέλη, Κυβήβη; Cybele; in hittito Kubaba)
B. M. Felletti Maj
Divinità le cui origini si identificano probabilmente nella grande divinità femminile, venerata dall'epoca micenea, sia in Asia che [...] . La grande statua del Metròon ateniese, che la tradizione dice costruito in seguito alla peste del 430 nell'Agorà, quando l'oracolo delfico ordinò di fondarvi il culto della dea del Didimeo, era, secondo Pausania (1, 3-4), opera di Fidia; Plinio ...
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Vedi CAUCASO, Culture del dell'anno: 1959 - 1994
CAUCASO, Culture del
S. Ferri
K. V. Trever
La regione del C., in stretto senso geografico prevalentemente occupata dall'imponente sistema montuoso che [...] In questo periodo la lingua e la scrittura greca entrano nell'uso armeno, come si può vedere dalle iscrizioni greche dell'oracolo del tempio di Armavira. Le conquiste del re armeno Tigrane II (95-55 a. C.) che sottomise temporaneamente quasi tutta l ...
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ORFEO (῾Ορϕεύς, dorico ῎Ορϕης; Orpheus)
A. Bisi
Mitico aedo di Tracia, considerato dalla tradizione greca figlio del re Eagro e della musa Calliope.
1. - L'origine della sua figura è difficilmente individuabile: [...] da Nola, già Collezione Durand); W. K. C. Guthrie, op. cit. in bibl., p. 45, fig. S. Vaso con la testa di O. che dà oracoli: W. K. C. Guthrie, op. cit. in bibl., pp. 49-50, fig. 7. O. nell'Oltretomba sulle anfore àpule: F. G. Welcker, Die griechische ...
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DE SANCTIS, Giuseppe
Rossella Leone
Figlio di Cesare, appassionato di arte e di teatro, e di Caterina, nacque a Napoli il 21 giugno 1858. Giuseppe Verdi, con il quale il padre era in rapporti di amicizia, [...] di M. Cammarano (Negro Spina, 1976, p. 66). All'accademia di belle arti di Napoli è invece conservata l'acquaforte L'oracolo di Delfo, tratta da un dipinto di C. Miola (Accademia di belle arti di Napoli. Mostra ... [catal.], Napoli 1954, p. 37 ...
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Vedi TERRACINA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACINA (Ταρρακῖνα, Ταρραχίνη, Tarracina, Tarracinae)
B. Conticello
Località quasi all'estremo limite meridionale del Lazio, presso il mare Tirreno, al centro [...] del tempio, una roccia ricoperta in parte di muratura, cava internamente e con un foro al centro, doveva essere la sede dell'oracolo; presso questa, è stata rinvenuta una favissa, che ha restituito numerosi ex voto, ora in gran parte dispersi. Su un ...
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FANTI, Sigismondo
Giovanna Ernst
Le notizie riguardanti la vita e la figura del F. sono molto scarse e si ricavano per la maggior parte da quanto l'autore dice di sé nelle due opere che ci sono pervenute. [...] anche in opuscoli popolari di astrologia o numerologia, o in testi diretti a un pubblico più colto, come l'Oracolo (Venezia 1551), galante gioco di società dell'estroso poligrafo e musico Girolamo Parabosco. La proibizione da parte del concilio ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] venerato come dio della vegetazione e della pastorizia, gli era sacra la querce; al santuario era annesso un famoso oracolo, i cui responsi venivano interpretati da speciali indovini (Σελλοί) e da sacerdotesse; del culto di Dodona era partecipe la ...
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oracolo1
oràcolo1 (ant. oràculo) s. m. [dal lat. oracŭlum, der. di orare «parlare»; secondo moderne interpretazioni, la voce lat. avrebbe indicato in origine non il responso della divinità ma il luogo dove il responso veniva dato]. – 1. a....
oracolo2
oràcolo2 (o oràculo) s. m. [dal lat. tardo e mediev. oraculum, per evoluzione dalla voce prec. reinterpretata secondo orare «pregare»], ant. – Luogo di preghiera, oratorio.