(gr. Κάδμος) Mitico fondatore di Tebe in Grecia. Figlio del re fenicio Agenore e fratello di Europa, quando questa fu rapita da Zeus, ebbe dall’oracolo di Apollo l’ordine di seguire le orme di una giovenca [...] che gli sarebbe apparsa e di fondare, dove quella si sarebbe fermata, una città. Ma nel luogo designato i compagni di C. furono uccisi da un drago. C. allora uccise il drago e ne seminò i denti, dai quali ...
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URIM e TUMMIM
Giuseppe RICCIOTTI
. Erano un particolare tipo di sorti sacre, mediante le quali nell'antico ebraismo si consultava la divinità e se ne provocava l'oracolo.
Il doppio termine è in ebraico [...] , 41, con ostensionem (= Urim; il testo ebraico ivi è lacunoso)... sanctitatem (= Tummim).
Sono nominati, come mezzo per conoscere l'oracolo divino, insieme con quello dei sogni o dei profeti (I Sam. [Re], XXVIII, 6, ivi la Volgata ha inesattamente ...
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Nell’antica Grecia, capo di una spedizione coloniale. Era in genere di famiglia nobile o regia e partiva verso la nuova terra, dopo aver consultato un oracolo. Di regola, quando una colonia voleva fondare [...] una sottocolonia, chiedeva l’e. alla madrepatria ...
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Antica città della Focide, situata, secondo Pausania, a sinistra della strada tra Orcomeno di Beozia e Opunte; era famosa per un antichissimo oracolo di Apollo, originariamente onorato alla pari dei più [...] dopo la loro vittoria sui Tessali, furono spartite a metà tra Delfi ed Abe. Bruciato dai Persiani, l'oracolo tuttavia continuò ad essere consultato, quasi immediatamente da Mardonio, in seguito dai Tebani prima della battaglia di Leuttra; nuovamente ...
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(gr. Μέδων) Personaggio leggendario dell’Attica (11° sec. a.C.). Figlio di Codro, contese al fratello Neleo la signoria di Atene, che gli fu assegnata dall’oracolo di Delfi; rivestì per primo l’arcontato, [...] che fino all’8° sec. sarebbe stato trasmesso ereditariamente alla sua famiglia, i Medontidi (gr. Μεδοντίδαι). Tale carica, prima vitalizia poi decennale (dal 752), nel 713 fu aperta a tutti gli Eupatridi. ...
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Ūrī´m e Tummī´m Termini di etimologia e significato ignoti che presso gli antichi Ebrei indicavano un mezzo usato per conoscere la volontà di Dio, l’oracolo divino. L’uso scomparve del tutto dopo l’esilio [...] babilonese ...
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Eupatrida ateniese che, divenuto con l'aiuto del suocero Teagene tiranno di Megara, tentò, nella maggior festa di Zeus, secondo l'oracolo delfico, d'impadronirsi dell'acropoli e farsi tiranno di Atene; [...] ma, assediato proprio nell'acropoli, riuscì a fuggire col fratello, mentre i suoi complici dovettero capitolare per fame, e, allontanati dal sacrario d'Atena, furono uccisi per ordine dell'arconte Megacle ...
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(gr. Μαντώ) Mitica profetessa greca, figlia di Tiresia e madre del veggente Mopso, natole da Apollo o dal cretese Racio. Nella tradizione è connessa con la fondazione dell’oracolo di Claro nella Ionia. [...] Venuta in Italia, avrebbe fondato Mantova ...
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La seconda città dell'Egitto, nell'angolo O. del delta nilotico, su un lembo di terreno sabbioso che separa il lago litoraneo di Maryūt, o palude Mareotide, dal Mediterraneo, a 31°12′ di lat. N. e 29052′ [...] sacrifici agli dei indigeni, ridiscese con piccolo seguito il ramo canopico del Nilo per recarsi a visitare il famoso oracolo di Ammone nell'oasi di Sīwah. Durante il breve soggiorno nel paese recentemente conquistato, e probabilmente durante questo ...
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ecista
Nell’antica Grecia, capo di una spedizione coloniale. L’e., in genere di famiglia nobile o regia, partiva verso la nuova terra dopo aver consultato un oracolo. Di regola, quando una colonia voleva [...] fondare una sottocolonia, chiedeva l’e. alla madrepatria. Nella più alta antichità, molti degli e. sono figure mitiche, scelte per tradizione locale o familiare di culto o per tarda derivazione eponima ...
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oracolo1
oràcolo1 (ant. oràculo) s. m. [dal lat. oracŭlum, der. di orare «parlare»; secondo moderne interpretazioni, la voce lat. avrebbe indicato in origine non il responso della divinità ma il luogo dove il responso veniva dato]. – 1. a....
oracolo2
oràcolo2 (o oràculo) s. m. [dal lat. tardo e mediev. oraculum, per evoluzione dalla voce prec. reinterpretata secondo orare «pregare»], ant. – Luogo di preghiera, oratorio.