CAYADO, Enrico
Nicola Longo
Nato a Lisbona nella seconda metà del sec. XV da Alvaro e da una Anna, rientra nel novero dei tanti umanisti della letteratura italiana tardoquattrocentesca per il suo breve [...] meno, ci sono sufficienti elementi per affermare che egli terminò la sua vita a Roma e che perciò è un falso il testo di un oracolo che gli si è attribuito risalente al 1505 diffuso nella sua patria. Ora, se è vero che Erasmo non fu a Roma prima del ...
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PUTEALE (Puteal, περιστόμιον ϕρέατος)
W. Hermann
Nel senso proprio vèra o bocca di pozzo. Normalmente erano di forma circolare corrispondente a quella degli orifizi di pozzi e cisterne, ma non mancano [...] del locus religiose saeptus menzionato da Cicerone (De divin., 2, 86), dove Numerius Suffustius aveva trovato le sorti di quercia dell'oracolo della Fortuna; era dunque un ἄβατον, come il puteal Libonis.
Se in un p. sacro si versavano libagioni o si ...
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Vedi ELEUSI dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
ELEUSI (v. vol. III, p. 301 e S 1970, p. 292)
Th. Karaghiorga
Ricerche e scavi recenti a cura della Società Archeologica di Atene nel santuario di E., hanno [...] forse non è priva di connessioni con l'epidemia scoppiata allora in tutta la Grecia e con il responso dell'oracolo delfico affinché Demetra si placasse e ponesse fine alla siccità e alla morte. L'esistenza di estese necropoli tardogeometriche nella ...
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Dal significato originario dell'aggettivo greco, vivo ancor oggi nella frase "diritto d'asilo", il termine è passato a designare un luogo in cui persone d'età tenera o avanzata o comunque bisognose d'assistenza, [...] città greche. Mentre rientra nelle categorie comuni l'asilia personale concessa a Sostrato, l'architetto del faro di Alessandria, dall'oracolo di Delfo, l'asilia concessa con un decreto al capo degl'imbalsamatori di Api e Mnevi nel Serapeo di Menfi e ...
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SECENTISMO
Mario Praz
. Si suole designare con questo termine, e con altri affini, alcuni generali (concettismo), altri riferentisi a particolari letterature (marinismo per l'Italia, da G. B. Marino; [...] avendo la saetta per corpo e il tuono per motto"; e arguzie i sogni, gli equivoci, gli oracoli, i mostri, o meglio tutto per lui era oracolo, mostro, equivoco. Tutto essendo arguzia, non restava più criterio alcuno per distinguere un'opera d'arte da ...
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Nicola, figlio di Lorenzo taverniere e di Maddalena, lavandaia e acquaiola, nacque in Roma nel rione della Regola nel 1313 o nel 1314. Orfano di madre, visse presso parenti in Anagni, sino a venti anni, [...] all'azione, valsero le parole di un frate Michele di Monte Sant'Angelo, il quale, con la sua interpretazione dell'oracolo di Cirillo, gli rivelò esser lui il precursore destinato a sorreggere e a sospingere l'Impero al grande rinnovamento della ...
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TEBE
Giulio Farina
. La più grande e famosa città dell'antico Egitto (long. 32°,6, lat. 25°,7), da Θῆβαι secondo la chiamarono i Greci. La città sorgeva sulle due rive del Nilo in corrispondenza della [...] conduce da qui alla dimora del dio Ḫónz, "il traversatore" (ossia la Luna), figlio dei due, famoso per il suo oracolo. La costruzione è della XX dinastia. Davanti, Evergete I elevò un grandioso portale. Sul lato settentrionale era venerato il dio ...
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Di una sommersione temporanea della terra sott'acqua parlano antiche tradizioni che si trovano tanto nel mondo classico, quanto presso i popoli orientali e i primitivi; ma non dovunque, sicché non si può [...] . Dopo 9 giorni Deucalione approdò al Parnasso e offrì un sacrifizio a Giove. Avendo interpretato giustamente il responso dell'oracolo di Delfi, ambedue, coi capi avvolti, gettarono dietro sé delle pietre, dalle quali ebbero origine gli uomini. Un ...
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Per albero s'intende in generale una pianta legnosa che ha un fusto principale dritto, perenne, solitario, o per mancata ramificazione, o per perdita dei rami, il quale all'altezza di 4-5 m. protende rami [...] le due quercie di Zeus innanzi alle porte Scee; ma è soprattutto celebre la quercia di Dodona, da cui Zeus dava gli oracoli per mezzo del muoversi e dello stormire delle fronde. Secondo alcuni la quercia o, meglio, il terebinto di Abramo a Sichem ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] a Pinara, costruire un teatro e l'esedra nelle terme a Tlos, un teatro a Limyra; inoltre aveva fatto restaurare a Patara l'oracolo di Apollo Licio, e altri edifici a Xanthos, a Myra (danneggiata dal terremoto del 141) e in città più piccole, come ...
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oracolo1
oràcolo1 (ant. oràculo) s. m. [dal lat. oracŭlum, der. di orare «parlare»; secondo moderne interpretazioni, la voce lat. avrebbe indicato in origine non il responso della divinità ma il luogo dove il responso veniva dato]. – 1. a....
oracolo2
oràcolo2 (o oràculo) s. m. [dal lat. tardo e mediev. oraculum, per evoluzione dalla voce prec. reinterpretata secondo orare «pregare»], ant. – Luogo di preghiera, oratorio.