(gr. Τροϕώνιος) Figura della religione greca con culto oracolare a Lebadea in Beozia. Il mito lo presenta come ‘eroe’, con molte varianti circa la paternità (Zeus, Apollo, Ergino re di Orcomeno), e come [...] purificazione rituale e alcuni sacrifici preliminari, l’interpellante era condotto al mantèion (il luogo dove si esplicava l’attività oracolare) vero e proprio, costituito da un crepaccio aperto sul fianco di una montagna, che immetteva in una grotta ...
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(gr. ᾿Αγαϑοδαίμων) Divinità greca protettrice della vegetazione e della vite, ma anche delle città. Aveva un proprio edificio presso il culto oracolare di Trofonio vicino Lebadea in Beozia. Nella tarda [...] antichità l’A. rientra nel sincretismo religioso greco-egiziano ...
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(gr. Μόψος) Antichissima figura del mito greco, sulla quale esistono tradizioni diverse: sarebbe uno dei Lapiti o il veggente degli Argonauti, oppure, figlio di Manto. Avrebbe dapprima fondato, insieme [...] con questa, il santuario oracolare di Apollo a Claro, e poi altre città, tra cui Aspendo, in Panfilia, e Mopsuestia, Mopsucrene, Mallo, in Cilicia (ma alcuni antichi e moderni ritengono si debbano distinguere due eroi dello stesso nome). ...
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(gr. ᾿Ισμηνός) Antico nome di un fiume della Beozia (odierno Hàgios Ioànnis), che scorre presso Tebe e sbocca nel Lago Hylikì.
Il dio eponimo di questo fiume, collegato con Apollo Ismenio, era venerato [...] in un santuario oracolare a SE della rocca Cadmea (resti del tempio dorico del 6° sec. a.C., preceduti da tracce risalenti al periodo geometrico, e del rifacimento del 4° sec. a.C.). ...
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Vicino Oriente antico. Causalita e intervento magico
Francesca Rochberg
Ivan Starr
Alfonso Archi
Cristiano Grottanelli
Claudio Saporetti
Causalità e intervento magico
La divinazione mesopotamica
di [...] si continua a morire nella terra di Khatti, ne possa io vedere la ragione attraverso un sogno, oppure me la indichi un oracolo, me la dica un veggente, [e per questo] ho ordinato ai sacerdoti di giacere su un letto puro; [per quanto riguarda invece ...
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(gr. Σίβυλλα, lat. Sibylla) Nell’antichità classica, fin dal periodo arcaico della Grecia, particolare tipo di veggente femminile. I primi dati letterari (da Eraclito in poi) parlano di una S., al singolare [...] La S. ha la caratteristica di non essere legata a un culto oracolare fisso: ‘profetizza’ quando e dove è ispirata, anche senza essere per ordine di Stilicone. Ne restano vari frammenti. Oracoli sibillini Raccolta in 14 libri che Ebrei della diaspora, ...
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Forma di divinazione praticata presso vari popoli antichi, consistente in un responso che, in vario modo, era dato dalla divinità in determinati luoghi a una domanda riguardante sia cose ignote del presente, [...] già da Omero, e allusioni ricorrono, nel Catalogo delle navi (Iliade II) e più chiaramente nell’Odissea, a Pythò (Delfi) e al suo oracolo; tra l’8° e il 6° sec. a.C. raggiunge l’apogeo della sua importanza l’o. di Delfi, dove Apollo dava responsi ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] e l’ambrosia, si libera dalle fasce e proclama la sua natura e i suoi attributi essenziali: la lira, l’arco, l’attività oracolare. La prima e fondamentale impresa di A. è l’uccisione di un serpente a Delfi e la fondazione in questo luogo del suo ...
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Ventriloquia
Vincenzo Mastrangeli
La ventriloquia (da ventriloquo, derivato, per la mediazione del francese ventriloque, del latino tardo ventriloquus, composto di venter, "ventre", e del tema di loqui, [...] pronunciate non da lui ma da altre persone, o da pupazzi, oppure che provengano per l'appunto dal ventre.
Dagli oracoli all'intrattenimento
Le origini della ventriloquia sono remote e molto incerte. Non disponendo di fonti sicure, si può tentare una ...
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oracolare1
oracolare1 agg. [der. di oracolo1], non com. – Degli oracoli, di oracolo: l’antro o. della Sibilla; parlare con tono o.; raccolte o., di responsi dati dagli oracoli.