TEGOLA (tegŭla)
Giuseppe Lugli
E il nome più antico, usato per qualunque genere di manufatto laterizio cotto in fornace; l'origine del nome è da tegere, ricoprire, le prime formelle fittili, essendo [...] le pareti e per gli scoli delle acque dei tetti, ecc. Il nome di lateres fu usato in origine per indicare solo i mattoni cotti al sole, e nell'impero avanzato, quando quest'uso fu abbandonato, l'opus latericium servì a denotare qualunque genere di ...
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Teologo domenicano francese nato a Revin nelle Ardennes il 18 gennaio 1685. Vesti l'abito religioso nel 1701; insegnò filosofia e teologia nel collegio dei domenicani a Douai per parecchi anni, e fu tre [...] fama del Billuart; Supplementum cursus theologiae continens tractatus de opere sex dierum, de statu religioso et de mysteriis Christi. Opus posthumum ab eodem auctore elucubratum, Liegi 1759: La Summa fu ristampata fino ai nostri giorni, e nel 1754 ...
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ROBBINS, Jerome
Renée Mandl
Ballerino, coreografo e regista, nato a New York l'11 ottobre 1918. Studiò danza classica con E. Loring, H. Platova, E. Daganova e A. Tudor; inoltre danza orientale, danza [...] seguito all'American ballet theatre, dove divenne solista e uno dei migliori interpreti di parti di carattere della compagnia (Bluebeard, contemporanea (Age of anxiety, 1950; New York export: Opus Jazz, 1959; Events, 1960) alle ultime produzioni, ...
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(App. III, I, p. 502)
Storico delle religioni, morto a Parigi l'11 ottobre 1986. La sua attività di ricerca è proseguita nei due principali campi della sua produzione: da un lato l'interesse per le lingue [...] caucasien, 1933), e proseguito con la pubblicazione dei Documents anatoliens sur les langues et les traditions du Pompidou, ivi 1981; AA. VV., Aspetti dell'opera di Georges Dumézil, in Opus, 2 (1983), pp. 325-421, in cui si veda soprattutto, per un ...
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THEILE, Johann
Karl August Rosenthal
Compositore, nato il 29 luglio 1646 a Naumburg, dove morì il 24 giugno 1724. Figlio d'un sarto, frequentò la scuola di Magdeburgo; fu poi a Halle e Lipsia dove, [...] di musica a Stettino e Lubecca. Nel 1673 è maesiro di cappella dei Holstein a Gottorp, nel 1675 passa ad Amburgo e per l'apertura il Noviter inventum opus musicalis compositionis (20 Messe nello stile di Palestrina) e Opus secundum novae sonatae ...
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TERNI (XXXIII, p. 603)
Il nucleo dell'antica Interamna Nahars è rimasto pressoché invariato in tutto il Medioevo; nel secolo XIX si ampliò al difuori delle mura a nord per la costruzione della stazione [...] ; a Todi-Perugia per la strada che poi prosegue per Forlì.
Dei vari centri minori, nei quali è accentrata la popolazione di parte del , che presenta ancora in parte le mura perimetrali ad opus reticulatum e i resti dell'antico teatro. Nei pressi ...
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Pittore romagnolo, fa tuttavia parte della scuola padovana che culmina con l'arte di Andrea Mantegna, di cui va considerato, con Nicolò Pizzolo, uno dei precursori, poiché li precede di una generazione [...] : la Predica di S. Cristoforo che reca la segnatura Opus Ansuini; il S. Cristoforo che lascia il Re; il con Andrea Mantegna per il musaico della Morte di Maria nella cappella dei Mascoli a S. Marco di Venezia, da altri attribuito ad Andrea ...
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Musicista del sec. XVII. Nacque nel 1629, non si sa dove. Dopo essere stato cantore e maestro a Reutlingen, si trasferì a Presburgo, poi a Norimberga e infine alla corte ducale di Stoccarda, dove morì [...] nelle esecuzioni orchestrali non corrispondeva la buona volontà dei suoi collaboratori. Specialmente l'organista Filippo Federico Böddecker , 4 viole e 5 "voci ripiene", Stoccarda 1660; l'Opus aureum missarum, per 2-5 voci, 1670, la Neuangestimmte und ...
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Pittore, nato a Milano nel 1924; gli inizi della sua attività si legano al "Movimento Nucleare" di cui fu uno dei fondatori a Milano nel 1951. Nel 1955 ha fondato assieme a Dangelo e al critico Jaguer [...] (serie dei "Baj de Picasso" o la "Doppia Grande Jatte").
Vedi tav. f. t.
Bibl.: R. Queneau, Baj, in XXème siècle, n. 18, 1962; T. Sauvage, Art nucleare, Milano 1962; A. Breton, Baj, in L'Oeil, nn. 103-4, 1963; A. Jouffroy, Baj intempestif, in Opus ...
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Nacque in questa città nel 1425 dalla nobile famiglia dei Caraccioli del Leone. La madre lo votò dalla più tenera età alla vita religiosa, ed egli infatti si addisse assai presto all'ordine francescano. [...] IV lo fece vescovo d'Aquino e vicario generale dell'ordine dei Minori. Morì a Lecce nel 1495.
Fu un virtuoso della sono rimasti, sia in lingua latina (Sermones de adventu, Opus quadragesimale, De laudibus sanctorum) sia in volgare (Specchio ...
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opusdeista
s. m. e f. e agg. Chi fa parte dell’Opus Dei; relativo all’Opus Dei, alle sue dottrine e alle sue concezioni e pratiche di vita. ◆ Oltre a tanti seguaci, ha avuto tanti nemici. L’Opera è stata temuta e combattuta come una «società...
opusdeino
s. m. Membro dell’Opus Dei. ◆ Bene, ci sono voluti 31 anni, ma il cardinal [Camillo] Ruini ha certamente ricomposto questa benedetta area. Ci sono dentro tutti, ovviamente riveduti e corretti: […] il santegidino [Mario] Marazziti...