LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] di gusto, a cura di D. Conrieri et al., I-II, Pisa 1992; M. Vitale, La lingua della prosa di G. L.: le "Operette morali", Firenze 1992; W. Binni, Lezioni leopardiane, a cura di N. Bellucci, Firenze 1994; A. Negri, Interminati spazi ed eterno ritorno ...
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Scrittore ucraino (Poltava 1769 - ivi 1838). Il suo poema umoristico Eneida (1798), quadro di vita ucraina della fine del sec. 18º, ha avuto un grande influsso sulla successiva letteratura ucraina, di [...] cui K., autore anche di operette comico-folcloristiche (Natalka Poltavka "Natalka di Poltava", 1837), è uno dei principali iniziatori. ...
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Violinista (Mannheim 1736 - ivi 1811), compose musiche di scena, sinfoniche e da camera. Ebbe come allievo il figlio Ferdinand (Schwetzingen 1770 - Mannheim 1830), che fu uno dei migliori violinisti del [...] suo tempo e compose opere, Singspiele, operette, concerti e altre pagine per violino, sinfonia, quartetti, Lieder. ...
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Musicista (Bonn 1745 - Londra 1815), celebre violinista, compositore, insegnante, impresario di concerti a Londra, dove (1813) fondò la Società filarmonica, fu amico di Haydn, di cui diresse le Sinfonie [...] londinesi (1785) e la Creazione (1800). Compose opere, operette, musica strumentale e vocale. ...
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Giornalista e scenografo noto col nome di Caramba (Pinerolo 1867 - Milano 1936). Lavorò, fin da giovanissimo, come giornalista, collaborando con il Fischietto, il Pasquino e la Gazzetta di Torino. Dal [...] 1900 lavorò come scenografo per compagnie d'operette che formò e diresse fino al 1915; dal 1921 alla morte fu direttore dell'allestimento scenico della Scala. Creò sessantamila costumi per cinquecento spettacoli; da ricordare i figurini del Cyrano de ...
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Musicista (Lione 1842 - Tierceville 1901). Alunno dell'École Nierdermayer, fu poi (1861) maestro di cappella di Saint-Joseph a Marsiglia. Dal 1879 in poi visse a Parigi, dedito alla composizione, nella [...] quale ottenne larga e durevole fortuna. Dei suoi lavori teatrali (38 tra opere e operette) ancora oggi sono ricordate le operette Le grand Mogol (1876), La mascotte (1880) e La poupée (1896). ...
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Scrittore ungherese (n. Debrecen 1879 - m. 1976); autore di volumi di liriche (Csipkefátyol "Velo di merletti", 1912; Melódia, 1920), di romanzi (Pesti éjszakák "Notti di Budapest", 1930; Iglói diákok [...] "Studenti di Igló", 1933; Városliget "Parco municipale", 1940) e di operette leggere. ...
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Musicista (Vienna 1842 - Baden di Vienna 1899). Studiò al conservatorio di Vienna e poi (per il flauto) con J. Laimegger. Fu concertista di flauto, direttore d'orchestra a Graz e Vienna. Oltre a musiche [...] ballabili, marce, ecc. compose molte operette, alle quali (specialmente Der Bettelstudent, 1882) è legato il suo nome. ...
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Musicista ungherese (Siófok, Balaton, 1882 - Parigi 1953). Studiò all'accademia musicale e all'università di Budapest. Dal 1908 al 1938 visse a Vienna; emigrò poi in Svizzera e, nel 1940, negli USA. Fu [...] fecondo e fortunato autore di numerose operette, tra le quali: La principessa della Csárda (1915), La baiadera (1921), Contessa Maritza (1924). ...
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Musicista romeno (Iaşi 1841 - ivi 1924). Studiò a Berlino e a Parigi, affermandosi presto come violinista. Tornato in patria, svolse attività concertistica e didattica, fondando fra l'altro la prima orchestra [...] romena e dirigendo il Conservatorio di Iaşi. Scrisse opere, operette e composizioni strumentali, di ispirazione folcloristica. ...
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operetta
operétta s. f. [dim. di opera]. – 1. In genere (ma poco com.), breve opera, cioè scritto letterario o componimento poetico di piccola mole: compose in un volumetto, il quale egli intitolò «Vita Nuova», certe o., siccome sonetti e...