Letterato senese (sec. 16º). Trattò elegantemente di varie questioni linguistiche, in alcune operette: De' punti e degli accenti (1566); Della pronunzia toscana (1568); L'arte del puntare gli scritti (1585); [...] Difesa del zeta (1586); I fonti toscani (1598). È autore di un Giudizio sopra il Goffredo di T. Tasso (1582) cui il Tasso replicò con due lettere alle quali fecero seguito un altro suo Discorso (1586) ...
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Autore drammatico inglese (Londra 1809 - Crawley, Sussex, 1870); con i profitti delle sue popolari commedie e operette sostenne il Punch, che fondò con H. Mayhew nel 1841 e diresse dal 1843. ...
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CARMIGNANO, Colantonio
Claudio Mutini
Per molto tempo l'identità di questo scrittore è stata celata sotto lo pseudonimo di "Partenopeo Suavio", con cui il C. firmò le Operette… in varji tempi et per [...] et spirituale nuovamente impresse (Venezia 1516): edizione che, a un semplice confronto, si rivela in gran parte conforme con quella delle Operette del 1535.
Il libro è raro e fu sconosciuto a quasi tutti i bibliografi tranne che al Quadrio, il quale ...
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Poeta svedese (Skenäs 1750 - Stoccolma 1818). Poeta di corte sotto Gustavo III, compose secondo il gusto del tempo balletti, operette, epigrammi, idillî, liriche. La sua opera maggiore è Skördarna ("Le [...] messi", 1796), poema descrittivo con intonazioni preromantiche sul sentimento della natura. Tradusse il Paradise lost di Milton (1811) e, in strofa libera, parte della Gerusalemme liberata (post., 1826) ...
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Erudito (Siena 1668 - ivi 1733). Corrispondente e collaboratore del Muratori per la parte senese dei Rerum italicarum scriptores, autore di alcune operette sulla lingua volgare (Opuscoli diversi, 1771), [...] di un'opera inedita sugli scrittori senesi, e di numerosissime lettere, dissertazioni storiche e letterarie, anch'esse inedite ...
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Letterato (Corfù 1776 - Firenze 1852); insegnò nel liceo di Treviso e nell'univ. di Padova; dal 1823 visse a Firenze. Importanti le sue Operette varie in prosa (1821), bell'esempio di prosa classicheggiante, [...] premiate dall'Accademia della Crusca, e la sua ampia autobiografia (contenuta nei primi 2 volumi delle Opere, 4 voll., 1850-51), tratta da un diario, in parte inedito (conservato nella Biblioteca Riccardiana ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] fa il suo primo impeto, fino a La ginestra o il fiore del deserto. Storia nella quale trovano posto le Operette morali. di cui è merito della critica moderna l’aver rivendicato il sostanziale carattere lirico-fantastico.
Ad intendere lo svolgimento ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] ebbero due diverse edizioni in vita di L.: presso Piatti (Firenze 1831) e presso Starita (Napoli 1835); più complessa la storia delle Operette morali, la cui 1ª ed. in volume apparve a Milano nel 1827 e la 3ª, incompleta, a Napoli nel 1835. Le prime ...
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Autore drammatico e romanziere francese (Parigi 1834 - ivi 1908). In collaborazione con H. Meilhac creò la commedia parigina di costumi (Frou-frou, 1869) e conobbe successi clamorosi anche come librettista [...] di operette e opere buffe (La belle Hélène, 1864; La vie parisienne, 1866; Le petit duc, 1878; ecc.). I due scrittori furono gli autori del libretto della Carmen di G. Bizet. Al brio e all'invenzione scenica di Meilhac, H. aggiunse misura e gusto, ...
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operetta
operétta s. f. [dim. di opera]. – 1. In genere (ma poco com.), breve opera, cioè scritto letterario o componimento poetico di piccola mole: compose in un volumetto, il quale egli intitolò «Vita Nuova», certe o., siccome sonetti e...