Notaio, poeta (Barberino di Val d'Elsa 1264 - Firenze 1348). Esule nel 1304, rientrò a Firenze tra il 1315 e il 1316, dopo aver molto viaggiato in Italia e fuori. Fu uomo di vasta cultura e grande rettitudine. [...] Scrisse due operette didascaliche: Documenti d'Amore (1309-1310 circa), che contengono in versi sciolti una serie di precetti dettati da Amore a Eloquenza, e Reggimento e costumi di donna, in prosa frammista a versi, riguardanti l'educazione e il ...
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Compositore (Graz 1880 - Berlino 1975). Allievo del padre Jacob, direttore d'orchestra, iniziò l'attività direttoriale a Graz e presentò la sua prima operetta a Salisburgo nel 1902-03. Fu poi in Russia; [...] dove compose colonne sonore per varî film. Fu poi a Vienna (1936), Parigi (1938) e nel 1941 si stabilì negli USA, dirigendo operette a New York e quindi a Hollywood, dove vinse due premî Oscar come autore di musiche per film; tornò nel 1946 in ...
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BILLI, Vincenzo
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Nato a Brisighella (Ravenna) il 4 apr. 1869, studiò il flauto, il pianoforte e la composizione dapprima col padre Giuseppe (direttore del conservatorio di Pesaro, morto a Urbania [...] a Firenze, a Milano e a Trieste; di molte pubblicazioni si è avuto il ripristino fino al 1958 e al 1964. Fra le operette (genere che proprio nei primi decenni del 1900 aveva in Italia il suo momento migliore) si ricordano: Una gara in famiglia, per ...
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Musicista francese (Parigi 1875 - ivi 1957). Studiò al Conservatorio di Parigi con J. Massenet e G. Fauré. Scrisse le opere teatrali Le roi aveugle (1906), Monna Vanna (1909), Gismonda (1919), La damnation [...] de Blanche-Fleur (1920), L'île désenchantée (1925), Oletta (1927), oltre a operette, musiche di scena, lavori sinfonici e da camera. ...
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Letterato (n. presso Tolosa 1635 - m. assassinato presso Lione 1673). La sua attività fu varia e originale. In Le Comte de Gabalis ou Entretiens sur les sciences secrètes (1670) si occupò, confutandole, [...] di scienze occulte. Criticò Racine e Corneille (La critique de Bérénice, 1671) e scrisse operette varie contro Arnault, contro le Pensées di Pascal, contro il cartesianesimo. ...
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Comico napoletano (fine sec. 16º), detto il Dottore Spacca-Strummolo. Recitò, oltre che nel Napoletano, in Lombardia e nelle principali città dell'Italia centrale e settentrionale; nel 1608 era nella Compagnia [...] dei Fedeli di G. Andreini. Ebbe fama di attore colto e spiritoso e scrisse due operette, in forma di lunghi dialoghi. ...
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BOERO, Giuseppe
Giacomo Martina
Nato a Isolabona (Imperia) il 15 ag. 1814, entrò nel 1831 nella Compagnia di Gesù. Durante il consueto periodo di formazione insegnò lettere a Cagliari, Sassari e Novara, [...] facendosi fin d'allora notare per la pubblicazione di alcune operette agiografiche. Ordinato nel 1843 sacerdote, fu destinato alla curia generalizia della Compagnia, prima come assistente del segretario generale, poi come archivista e postulatore ...
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CADORE, Arturo
CC. M. Strinati
Nacque a Soresina (Cremona) il 15 sett. 1877 da Carlo e da Marianna Zanibelli. Compì gli studi di organo e composizione presso il conservatorio G. Verdi di Milano, dove [...] fu la prima prova importante nell'ambito di una produzione più impegnativa ed ebbe esito lusinghiero, e le operette Sognigoliardici e Neroncino, composte per gli spettacoli di beneficenza dati a Pisa dagli studenti universitari rispettivamente nel ...
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Musicista (Londra 1842 - ivi 1900); studiò alla Royal Academy of music di Londra e al conservatorio di Lipsia; a Londra (dal 1861) fu prof. di composizione e direttore di un'importante scuola di musica. [...] Compose, in collab. con il librettista W. S. Gilbert (v.), una serie di operette (14 in tutto, di cui 13 dette Savoy operas in quanto rappresentate al teatro Savoy di Londra) dotate di gusto melodico e vivacità, ancor oggi amate nel mondo ...
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Francescano (n. Pomarance 1260 circa - m. in Tartaria 1330 circa); dottore in teologia, entrò nell'ordine rimanendo però, per umiltà, laico; nel 1307 partì in missione per l'Oriente, dove restò fino alla [...] morte; è autore di alcune laude, di notevole pregio per freschezza e ingenuità, e di tredici operette spirituali, d'ispirazione bonaventuriana, tra le quali un trattatello contro alcuni falsi mistici (forse i begardi). ...
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operetta
operétta s. f. [dim. di opera]. – 1. In genere (ma poco com.), breve opera, cioè scritto letterario o componimento poetico di piccola mole: compose in un volumetto, il quale egli intitolò «Vita Nuova», certe o., siccome sonetti e...