BENVENUTI, Giuseppe
Paolo Casini
Nacque nel 1723 a Fibbiano (Pescia), pronipote di un Daniello Benvenuti, "che ivì esercitò la medicina e chirugia", d'origine lucchese, e figlio di Bartolomeo, il quale [...] Heckelio, degli scritti di agricoltura del Targioni (21 luglio 1758), e prega d'inviare ad un recensore di Berna la propria operetta sui sali delle terme, appena pubblicata (10 ott. 1758).
Secondo il Torselli, il B. morì nel 1810 Egli non ha lasciato ...
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CRIMI, Giulio
Maurizio Tiberi
Nacque il 10 maggio 1885 a Paternò (Catania) ultimo di otto figli, da Antonino (avvocato e poi commissario di Pubblica Sicurezza) e da Francesca Parisi, appartenente a [...] altri suoi fratelli (Francesco, baritono, che morì di infarto sul palcoscenico e Attilio, che divenne un gradevole tenore di operetta), la esercitò nel corso di cerimonie religiose e di matrimoni in seguito si applicò a studi organici a Catania col ...
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MATTIOLI, Ercole Antonio Maria
Raffaele Tamalio
– Nacque a Bologna il 13 dic. 1640 da Valeriano, in un’antica famiglia bolognese: suo nonno, Costantino, fu senatore a Mantova per i Gonzaga; uno zio [...] corso degli studi apprese certamente bene il francese, se più tardi poté tradurre da questa lingua I dolci pensieri della morte, operetta pubblicata a Milano presso Lodovico Monza nel 1670. Molto presto – non è nota tuttavia la data – si impiegò come ...
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BRUNELLESCHI, Umberto
Giuseppe Selmo
Figlio di Pietro e di Benedetta Cappelli, nacque a Montemurlo il 21 giugno 1879. Studiò pittura e scultura all'Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida [...] balletto Légende du clair de lune di Madame Rasini al teatro "Les bouffes parisiens", dove, due anni dopo, allestì l'operetta La femme en rose. Ma in quegli anni lavorava soprattutto per riviste, music-hall e féeries.
Nell'ambiente artistico parigino ...
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BALBI, Domenico
Nicola De Blasi
Nacque a Venezia, ove svolse la propria attività letteraria nella seconda metà del sec. XVII. Nelle prefazioni ai suoi scritti, per giustificare certi scrupoli d'indole [...] d'ariette, talvolta di danze. Un po' isolato nella sua produzione resta Lo Sfortunato patiente,stampato a Venezia nel 1667, "operetta morale con ariette musicali da recitarsi... sopra la piazza di S. Marco", che è in lingua poiché la scena si figura ...
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MONFORTE, Antonio
Federica Favino
– Nacque il 28 maggio 1644 a Laurito, nel Cilento, da un ramo della famiglia dei duchi feudatari di quella baronia fin dal XIV secolo.
Compiuti i primi studi a Potenza [...] il M. svelava la mancanza di rigore argomentativo nel ragionamento di Vanni ma, ben comprendendo l’attacco ai moderni che l’operetta nascondeva, chiedeva a Magliabechi di non divulgare il suo parere per evitare brighe con i Gesuiti «i quali, benché ...
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FORTUNATI
Teresa Megale
Famiglia di attori comici, probabilmente di origine emiliana, ebbe come capostipite Domenico.
Domenico. Nato nel 1691, in luogo imprecisato, dovette intraprendere l'arte comica [...] successo. Forte dell'apprezzamento ricevuto, in quello stesso anno Domenico dette alle stampe a Bologna l'ormai introvabile operetta tragicomica Le bellicose gare tra Geremei e Lambertazzi superate da Tibaldello finto pazzo per impegno d'onore, con ...
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ADEODATO MARIA da Venezia (al secolo Girolamo Querini)
Mariano da Alatri
Nato a Venezia il 29 genn. 1701, entrò nell'Ordine dei minori cappuccini nel 1726 e professò a Bassano l'11 maggio 1727. Ebbe [...] dell'istituzione di vani santuarii ad onore di Maria Vergine nello Stato Veneto (Trevigi-Trento 1767), e un'operetta che circolò sotto lo pseudonimo di Damiano Ottavio Fredarezina, Tre quesiti di soggetto disingannato intorno ai moderni teatri ...
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MASCAGNI, Pietro
Virgilio Bernardoni
– Nacque a Livorno il 7 dic. 1863, figlio di Domenico, di professione fornaio, originario di San Miniato al Tedesco, e di Emilia Reboa. L’8 ott. 1873 la madre morì [...] di cavarne la prima grande opera per il teatro.
Nel 1885 coltivò la direzione d’orchestra in varie compagnie girovaghe d’operetta: dapprima la compagnia di V. Forlì, dov’era primo tenore il livornese D. Acconci, poi quella di C. e A. Scognamiglio ...
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ARIENTI, Giovanni Sabadino degli
Ghino Ghinassi
Nacque a Bologna verso la metà del Quattrocento (1445 circa), ultimo dei numerosi figli di un Sabadino degli Arienti, barbiere di professione e attivo [...] dal punto di vista bentivogliesco. Nella primavera del 1471 dedica a Giovanni Bentivoglio, ormai di fatto signore di Bologna, un'altra operetta in cui è descritto il torneo da lui organizzato per il 4 ott. 1470. Iscrittosi alla società dei notai (20 ...
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operetta
operétta s. f. [dim. di opera]. – 1. In genere (ma poco com.), breve opera, cioè scritto letterario o componimento poetico di piccola mole: compose in un volumetto, il quale egli intitolò «Vita Nuova», certe o., siccome sonetti e...