Le eredita/1: i rosminiani
Paolo Marangon
Antonio Rosmini (Rovereto 1797-Stresa 1855) si presenta come una personalità geniale e poliedrica, il cui influsso nell’Ottocento e nel Novecento si estende [...] analogo progetto di riforma valido per la Chiesa. Né si può negare che anche nelle intenzioni di Rosmini le due ‘operette’, per quanto diverse sotto vari aspetti, facessero parte di un unico disegno volto al risorgimento della Chiesa e alla sua piena ...
Leggi Tutto
PLACUCCI, Michele
Raffaele CORSO
Scrittore, nato in Ravenna nel 1782, ucciso proditoriamente nel 1840 in Forlì, dov'era funzionario del comune dal 1797 (segretario generale dal 1835). È autore delle [...] Memorie storiche sul passaggio per la città di Forlì di S. S. Pio VII (1822); ma la sua fama è affidata all'operetta Usi e pregiudizi dei contadini della Romagna (Forlì 1818), che è una delle più importanti per gli studî delle tradizioni popolari, e ...
Leggi Tutto
Teatro. - Accolta di attori (v.) per rappresentare lavori in prosa e in versi, tragici e comici. Si tratta qui unicamente della compagnia drammatica. (Per la compagnia lirica e la compagnia d'operetta, [...] alcune vicissitudini la Compagnia si sciolse. E il Teatro Drammatico Nazionale (ora demolito) s'inaugurò con una compagnia di operette. Meritano ancora di essere ricordate: la "Casa di Goldoni" creata a Roma da Ermete Novelli; la compagnia del Teatro ...
Leggi Tutto
Titolo di lavori teatrali, musicali e cinematografici. Il primo lavoro è stato la commedia in tre atti scritta da S. Camasio (1886-1913) in collaborazione con N. Oxilia (1888-1917) e andata in scena nel [...] i maggiori successi del musicista, accompagnò la generazione che aveva vissuto la Prima guerra mondiale fino a che l'operetta non venne soppiantata dalla commedia musicale.
La storia fu soggetta a riduzioni cinematografiche, a partire da quella di ...
Leggi Tutto
Poeta persiano (Hamadān 1895 - Teheran 1924), rinnovò i temi della poesia classica e adottò quello che lui stesso definì un nuovo stile. È considerato il primo poeta romantico della letteratura persiana [...] sulle sue opere dalla poesia romantica e simbolista francese. Durante il suo viaggio a Costantinopoli, scrisse i versi dell'operetta Rashtākhīz ("Il risveglio"). Fra i suoi ultimi lavori teatrali si ricordano Kafan-i siyāh ("Il sudario nero") e Īdi ...
Leggi Tutto
Musicista (Vienna 1870 - Bad Ischl 1954). Studiò a Vienna con H. Grädener e a Berlino con M. Bruch. Dal 1895 al 1900 fu direttore d'orchestra nei teatri di Brno, Teplice, Magonza, Berlino. Passò poi all'Überbrettl, [...] cabaret artistico organizzato da E. von Wolzogen, per il quale scrisse musiche di scena. Si dedicò quindi all'operetta, riportando notevoli successi, soprattutto col celebre Ein Walzertraum (1907). ...
Leggi Tutto
Cantore, insegnante, teorico. Visse fra la seconda metà del sec. XVII e i primi del XVIII. Appartenne, come cantore tenore e come istruttore, alla Sainte Chapelle du Palais (v. M. Brenet, Les musiciens [...] de la Sainte Chapelle du Palais, Parigi 1910) e alla Chapelle du Roi. Una sua operetta teorico-pratica per la lettura della musica a prima vista, Principes très faciles pour bien apprendre la musique, qui conduiront promptement ceux qui ont du ...
Leggi Tutto
BRANCACCIO, Giovanni
Gaspare De Caro
Nacque il 15 ott. 1673 da una famiglia palermitana di piccola nobiltà.
Dopo essersi addottorato in giurisprudenza, il B. si dedicò all'avvocatura nel foro palermitano, [...] lettere e la medicina, con particolare curiosità per l'"arte della memoria", sulla quale pubblicò a Palermo nel 1702 l'operetta Ars memoriae vindicata. Da tali occupazioni letterarie, così come dall'avvocatura, vennero assai presto a distoglierlo le ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La canzone francese si forma nel corso dell’Ottocento e riflette i profondi cambiamenti [...] in questo processo verso la “musica leggera” moderna. Un contributo viene certamente dall’opéra-comique e poi dall’operetta, mentre nel passaggio della romanza dal melodramma ai salotti borghesi si intuiscono le origini della canzone sentimentale o ...
Leggi Tutto
ACCIO, Lucio (L. Accius)
Red.
Poeta latino nato a Pesaro nel 170 a. C. e morto intorno all'84 a. C. Era di origine servile, scrisse tragedie di cui restano 45 titoli e 700 versi, ed alcune altre di argomento [...] romano (praetextae) Brutus e Decius (seu Aeneadae); inoltre gli Annales, un'operetta in metro sotadeo, Pragmatica, Praxidica o Parerga.
Suo amico e protettore fu D. Giunio Bruto Callaico, la cui stirpe A. celebra nella praetexta Brutus, e, quando il ...
Leggi Tutto
operetta
operétta s. f. [dim. di opera]. – 1. In genere (ma poco com.), breve opera, cioè scritto letterario o componimento poetico di piccola mole: compose in un volumetto, il quale egli intitolò «Vita Nuova», certe o., siccome sonetti e...