Scrittore e poeta ebreo polacco (Zamość 1852 - Varsavia 1915). Considerato il padre della letteratura yiddish moderna, P. diede un notevole contributo anche alla letteratura ebraica, adattandovi differenti [...] ("L'incubo"), Mī ānokhī ("Chi sono io"), il volume di liriche d'amore Ha-῾ūgāv ("L'arpa", 1894) e il dramma teatrale romantica alcune tematiche mistiche dell'hasidismo. Molte delle sue opere sono state tradotte in inglese e tutti i suoi scritti ...
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Poetessa e saggista inglese (Londra 1908 - ivi 2003). La sua opera, costituita per lo più di brevi liriche, svolse i temi universali della natura, della morte, della vita, interpretati in chiave di filosofia [...] (1969); The human faces of God (1982). Curò pregevoli edizioni critiche di Blake, Coleridge e Shelley e tradusse opere di Calderón de la Barca, D. de Rougemont e Balzac. Pubblicò anche quattro volumi di scritti autobiografici (Farewell happy ...
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Scrittore danese (Londra 1893 - Svendborg 1974). Massimo esponente della "letteratura della crisi" fra le due guerre mondiali, ne riflette le tendenze più nichilistiche soprattutto nel suo romanzo più [...] caratterizzano la sua ricca produzione poetica, dalle liriche d'esordio (Fribytterdromme "Sogni di filibustiere", un ruolo importante nella vita culturale del suo paese. Tra le sue opere si ricordano: Det skabende øje ("L'occhio che crea", 1955), ...
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Scrittore polacco (Kalnik, Ucraina, 1894 - Varsavia, 1980). Le sue liriche (Oktostychy "Ottave", 1919; Kasydy "Casside", 1925; Inne życie "Un'altra vita", 1938), i drammi (Kochankovie z Werony "Gli amanti [...] e la fama", 1956-62), che ripropone, con visione più ampia, i motivi di tutta l'opera dello scrittore. Significativi, tra le opere più recenti, i volumi di racconti Opowiadania muzyzcne ("Racconti musicali", 1971), Ogrody ("Giardini", 1974), le ...
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Scrittore polacco (Laskowo-Głuchy, Varsavia, 1821 - Parigi 1883). Dal 1842 all'estero, trascorse gli ultimi anni a Parigi, in miseria. Incompreso nel suo tempo, fu riscoperto e pubblicato agli inizî del [...] 1863; trad. it. Poesie, 1981), che comprende liriche celebri come Fortepian Szopena ("Il pianoforte di Chopin") e gran dama", 1872) e Kleopatra (1870-78). Notevoli le sue opere in prosa (novelle, saggi filosofici, ricordi), alcune delle quali raccolte ...
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Poeta albanese, francescano (Fishtë, Scutari, 1871 - Scutari 1940). Dominò la vita letteraria albanese ed ebbe decisivo influsso sul movimento che portò il paese all'indipendenza. Il suo poema in trenta [...] del 1937 è il capolavoro della letteratura d'Albania. Le sue liriche e una prosa lapidaria, in cui la cultura classica si il più genuino interprete della spiritualità schipetara. Numerose le sue opere in versi e in prosa: Pika voeset ("Gocce di ...
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Poeta inglese (Coleshill 1606 - Hall Barn 1687). Possessore d'una cospicua sostanza, entrò presto in parlamento. Conobbe (probabilmente 1635) lady Dorothy Sidney, figlia del conte di Leicester, di cui [...] 1645 uscì a Londra un suo volume di Poems contenente molte liriche già musicate da H. Lawes. Revocatagli la condanna (1651 poesia To the King upon his Majesty's happy return. Altre sue opere sono: St. James Park (1661, poesia); Instructions to a ...
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Scrittore russo (Chruščevo, Orël, 1873 - Mosca 1954). Dopo alcuni libri ispirati al paesaggio e al folclore della Russia settentr. (V kraju nepugannych ptic "Nel paese degli uccelli non spaventati", 1907), [...] pubblicò raccolte di novelle, schizzi e prose liriche (Čërnyj arab "L'arabo nero", 1910; Rodniki Berendeja "Le sorgenti e Kaščeeva cep´ ("La catena di Kaščej", 1927); tra le altre opere si ricordano il racconto Koren´ žizni (1933; trad. it. La radice ...
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Romanziere e poeta inglese (Weybridge, Surrey, 1861 - Broadchalke, Salisbury, 1923). Nel 1895 pubblicò due libri sull'Italia: Earthwork out of Tuscany e The masque of dead Florentines (in versi). Seguì [...] liriche, Songs and meditations (1897); ma immediata rinomanza gli venne dal primo dei suoi romanzi, Forest lovers (1898). Le successive opere narrazioni ha forse oscurato più del giusto la sua opera poetica, di cui si citano: The lore of Proserpine ...
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Poeta e drammaturgo inglese (Whitton, Middlesex, 1609 circa - Parigi 1642). Dopo gli studî a Cambridge, viaggiò (1628) in Francia e in Italia. Allo scoppio della guerra con la Scozia equipaggiò un reparto [...] ). Durante il Lungo Parlamento (1640) dovette, come realista, fuggire sul continente, dove, a Parigi, finì suicida col veleno. La parte più originale della sua opera sono le liriche, satiriche, d'occasione e amorose, concepite nella scia di J. Donne. ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...