BIAMONTI, Giuseppe
Giovanni Ponte
Nato a San Biagio della Cima presso Bordighera nel 1762, compì i primi studi a Ventimiglia; nel 1777 era a Roma, allievo del Collegio Romano, avviato alla carriera [...] Del sublime).
Come scrittore di tragedie, di poemi, di liriche, il B. rimase ovviamente assai modesto, per difetto di nella Bibl. dell'Archiginnasio di Bologna (che possiede anche mss. di opere edite del B.) due lettere (11 luglio 1812e 19 apr. 1819; ...
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DI GIOVANNI, Vincenzo
Rosario Contarino
Nacque verso la metà del sec. XVI a Palermo da Francesco, barone del Parco, e da Delizia Del Carretto; fu fratello di Girolamo, di cui seguì le esperienze e il [...] il poeta allude ad un suo progetto di celebrazione della città (forse il Palermo restaurato) come opera da realizzare, il che colloca prima del 1615 questa lirica, se non l'intera raccolta.
Il D. morì nel febbraio del 1627 a Castronovo (Castronuovo ...
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BACCELLI, Alfredo
Gian Paolo Nitti
Figlio unico di Guido e di Amalia De' Cinque, nacque a Roma il 10 sett. 1863. Compì gli studi universitari di giurisprudenza e di lettere nell'università di Roma, [...] per i tipi dei Sommaruga un'altra raccolta di otto liriche intitolata Germina (Roma 1883), che ebbe un certo successo Profili, I,Taurianova 1933, pp. 5-26; E. Romagnoli-R. Biordi, Le opere e la poesia di A. B.,Roma 1933; D. Costantino, A. B.,Catania ...
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ARIOSTO, Orazio
Gualtiero Todini
Nacque a Ferrara il 1° nov. 1555, da Giulio, nipote "ex fratre" di Ludovico. Ben poco sappiamo della sua giovinezza: da una lettera del Tasso allo Scalabrino apprendiamo [...] letteraria dell'A.: si ha notizia di due libri di liriche e di alcuni sonetti, compresi in raccolte sparse; ci restano di letterati ferraresi, Ferrara 1777, pp. 414-417; Appendice alle opere in prosa di Torquato Tasso, a cura di A. Solerti, Firenze ...
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Beckett, Samuel (propr. Samuel Barclay)
Nadia Fusini
Scrittore, drammaturgo e sceneggiatore irlandese, nato a Foxrock (Dublino) il 13 aprile 1906 e morto a Parigi il 23 dicembre 1989. Fu uno degli autori [...] 'altra, c'è l'immagine: sono proprio le immagini, sempre più compresse, a dominare nelle sue opere, in direzione di una poetica di liriche visive. E fu proprio tale qualità 'imagista' (di eredità e di matrice radicalmente novecentesca) a diventare ...
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L’Orfeo del Novecento
Rainer Maria Rilke è stato un narratore affascinante: scrisse anche per il teatro, ma fu soprattutto un poeta lirico, tra i più significativi e amati del Novecento. «Poeta senza casa», [...] di Muzot in Svizzera ospita il poeta Paul Valéry, si riscontra anche nelle traduzioni delle opere del poeta francese, in alcune raccolte di liriche scritte in francese e nell’abbozzo di versione tedesca delle Rime di Michelangelo.
Nell’inquieto ...
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Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] per quanto riguarda la letteratura, scarso di risultati. Le vantate ‘sintesi’ e ‘simultaneità’ liriche futuriste spesso non sono che esperimenti velleitari, e le opere poetiche o drammatiche di Marinetti e dei suoi seguaci (L. Folgore, P. Buzzi, F ...
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Scrittore italiano (Firenze 1881 - ivi 1956). P. fu parte viva del movimento letterario, filosofico e politico, che ai primi del Novecento promosse da Firenze lo svecchiamento della cultura e della vita [...] «azione» e diede ai suoi scritti un tono oratorio e dissacrante. Tra le opere più note si ricordano: l'autobiografia Un uomo finito, il saggio Stroncature, le prose liriche Giorni di festa (1918).
Vita
Nel 1903, già fornito di una cultura superiore ...
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Poeta nederlandese (Colonia 1587 - Amsterdam 1679). V. che può essere considerato come il maggiore poeta dei Paesi Bassi, autore inizialmente di liriche d'occasione, poi di poemi didascalici, trovò nella [...] ). Alla prima fase della sua copiosa produzione appartengono anche numerose liriche d'occasione, tra cui le elegie per la morte dei le opere). Tra i drammi, scritti in versi alessandrini e suddivisi in cinque atti intervallati dalle strofe liriche dei ...
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Poeta (Tursi 1916 - Roma 1995). Il tursitano di P. non ha nulla a che vedere con i fenomeni folclorici o spontanei: vi si avvertono spesso la sorvegliata operazione filologica e lo studio del poeta, convinto [...] mondo, affermandosi come una delle più alte del Novecento.
Vita e opere
Trasferitosi a Roma nel 1939, insegnò storia e filosofia nei licei. L'iniziale produzione poetica in lingua (Liriche, 1946; Mia madre passava, 1955; Il transito del vento, 1957 ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...