(VIII, p. 623; App. I, p. 350; II, I, p. 495; III, I, p. 299; IV, I, p. 352)
Popolazione. - Il C. al censimento del 1986 contava 25.354.084 ab. (esclusi gli Indiani delle riserve e gli Eschimesi non censiti) [...] e R. Stead, e nel realismo sociale e urbano in tutta l'opera di M. Callaghan. Con Bonheur d'occasion (1945), un romanzo sull'impatto R. Murray (n. 1936), dapprima minimaliste, poi più liriche, hanno decorato molti luoghi pubblici in tutto il C. e ...
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Sistema di composizione musicale in cui i rapporti che si determinano fra i suoni sono assolutamente indipendenti dalle relazioni con un suono fondamentale, ma dipendono soltanto dalle reciproche relazioni [...] musica fiamminga.
Una serie come la seguente (per Due liriche di Anacreonte, di L. Dallapiccola):
assume, nel corso melodie per canto e orchestra, Op. 22. Va da sé che anche opere precedenti (per es. il principio del quarto tempo del Quartetto, Op. ...
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QUINAULT, Philippe
Mario Bonfantini
Scrittore francese, nato a Parigi il 3 giugno 1635, morto il 26 nommbre 1688. Di umile condizione (figlio di un fornaio di Rue de Grenelle), entrò come servitorello [...] per tre lustri nella creazione di una prestigiosa serie di opere e balletti. Scrisse così non meno di quattordici libretti, de Gaule; Roland; Armide; Le Temple de la Paix. Sue liriche sparse si trovano in raccolte del tempo. Nel 1813 si pubblicò un ...
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Musicista, nato a Taranto il 24 luglio 1858, morto a Montecarlo il 27 settembre 1933. Studiò al conservatorio di Napoli, con P. Serrao, con lo zio Carlo Costa e con altri.
È uno dei maggiori rappresentanti [...] , Nannì, Serenatella, 'A Retirata, ecc.). Scrisse anche liriche da camera, tra cui la nota Serenata medievale. Dotato di pantomina Histoire d'un Pierrot (Parigi 1893). Compose inoltre alcune opere ed operette, tra cui Il Capitan Fracassa (Torino 1909) ...
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Musicista, nato a Parigi il 2 dicembre 1870, morto ivi il 27 giugno 1954. Studiò con Alexandre Lavignac e César Franck. Compositore, violinista e direttore d'orchestra, fondò nel 1921 il Conservatorio [...] suoi lavori principali figurano il Ballet des fleurs (1898), le opere Cachaprès (1914), Au beau jardin de France (1918), (1928) di Raoul Charbonnel. Scrisse anche lavori sinfonici, liriche per canto e pianoforte, commenti per film. Pubblicò Souvenirs ...
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TEBALDI, Renata
Cantante, soprano, nata a Pesaro il 1° febbraio 1922. Studiò pianoforte al conservatorio di Parma. Nel 1940 iniziò lo studio del canto con Ettore Campogalliani, perfezionandosi poi con [...] e d'America ed è attualmente una delle più ammirate artiste liriche. Dotata di una voce di eccezionale dolcezza e purezza, ha riportato particolari successi nell'interpretazione di opere di Verdi, dalla Traviata all'Otello al Falstaff, e di Puccini ...
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Musica e società
Antonio Serravezza
Pratiche musicali, culture musicali e società
Il radicamento sociale della musica è al tempo stesso controverso e ovvio. Se sotto alcuni aspetti il legame del linguaggio [...] oggetto ideale, in una realtà stabile e persistente. Si tratta dell''opera' (da non intendersi, ovviamente, nel senso del melodramma), vale a di un 'individuo' dalle "particolari esigenze liriche", laddove le forme variative tipiche delle culture ...
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GESUALDO, Carlo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Venosa, in Basilicata, l'8 marzo 1566 da Fabrizio e da Geronima Borromeo.
Scarse e assai imprecise sono state, fino ad anni recenti, le notizie sulla data [...] del G. non si spense né l'eco né la diffusione della sua opera, che anzi per tutto il secolo continuò a essere ammirata, presa a Tirsi morir volea), e il rapporto, peraltro limitato a una sola lirica (Non è questa l'aurora), con A. Guarini, del quale ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] ", in Analecta music., IV(1967), pp. 124 ss.; O. G. T. Sonneck, Catal. of Opera Librettos, III-IV, New York 1967, ad Ind.;A. Caselli, Catal. delle op. liriche pubblic. in Italia, Firenze 1969, pp. 108 ss.; V. Viviani, Storia del teatro napoletano ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] ancora al teatro della Pergola, il 6 sett. 1782 con l'opera in tre atti Messenzio re d'Etruria (libretto di F. Casori), ma nel contempo il musicista si dedicava a scrivere una serie di liriche, come le due Ottave, suversi del Marino ("Io che languir ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...