Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] chiudersi della giovinezza, e con l'intenzione di liquidare liricamente un periodo per prepararne un altro più splendido («io consapevolezza e buona grazia il senso della collaborazione a un'opera di poesia oggettiva, e insomma la scuola che più ha ...
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GOZZANO, Guido
Marziano Guglielminetti
Nacque a Torino il 19 dic. 1883, da genitori entrambi canavesani, più precisamente di Agliè. Il padre, Fausto, ingegnere (1839-1900), e la madre, Diodata Mautino, [...] autore nel 1903 di L'Inde (sans les Anglais), opera in un certo senso da lui sminuzzata e trasformata in un volumi: La via del rifugio, Genova-Milano-Torino 1907; I colloqui. Liriche, Milano 1911; I tre talismani, Ostiglia [1914]. Postumi appaiono in ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] in generi romanzeschi e dottrinali non così prestigiosi come la lirica).
Ma non si tratta solo del fatto che il specificamente dantesca ma più generalmente medievale).
Come per ogni altra opera di Dante così per il De vulgari il primo imperativo ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] n'abbia assai meno del parigino, e perché nell'elemento tra lirico e comico aristofaneo e nel fantastico epico non che nella discordia elegiaca ceda di tanto al Heine» (Opere, cit., XVIII, p. 342). Qui appunto quella sfasatura storico- geografica di ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] da un "manuscritto... della libraria" del C. (Perugia 1671) alle liriche d'Orazio nella versione di Federico Nomi (Firenze -672); da Ibrindisi de' Ciclopi, sonetti... Opera postuma di Antonio Malatesti (Firenze 1673), tratti da IlPolifemo di questo ...
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Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] sulle quali si tornerà più avanti ‒, ma che nei testi lirici, veicolo d'espressione privilegiato della sua cultura letteraria, non di , e cioè il romanzo di Floriant et Florete, è opera tardiva, probabilmente addirittura del XIV secolo.
Che del resto ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] anche nei limiti di una concezione così sostanzialmente astratta, l'opera rivela un'architettura grandiosa e patetica, di un gusto, come linguaggio narrativo. La sua scrittura a placche liriche trapianta moduli ariosteschi e più ancora tassiani negli ...
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DOTTORI, Carlo de'
Antonio Daniele
Nacque a Padova, secondogenito di cinque fratelli, il 9 ott. 1618 da Antonio Maria, di antica e nobile famiglia, e da Nicolosa Mussato, in contrada S. Bartolomeo, [...] in Diz. critico della letter. ital., Torino 1973, II, pp. 21-25 [1986], II, pp. 180-1831; M. Turchi, Opere di G. Chiabrera e lirici non marinisti del Seicento, Torino 1973, pp. 823-35; G. Ronconi, Le ragioni dei principi e "l'onorata ambizione" del ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] Venezia per curare la prima edizione delle sue poesie liriche, che infatti fu pubblicata qui da Bernardino di del pieno e tardo Rinascimento, I, Bari 1945, pp. 269, 380; L. Ariosto, Opere minori, a cura di C. Segre, Milano-Napoli 1954, pp. 42 s., 44 s ...
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CANAL, Paolo
Fernando Lepori
Nacque a Venezia nel 1481 da una delle più illustri famiglie patrizie, primogenito di sei figli. Il padre, Alvise, del ramo dei Canal di S. Marina, dove abitava quando fece [...] piuttosto alta per quel genere di poesia. Le liriche del C. sono in complesso di accurata composizione e 22, 23 ss., 48, 98, 100. Per i rapporti con il Bembo vedi: P. Bembo, Opere, IV, Venezia 1729, pp. 168, 170 s., 195; Id., Prose e rime, a cura ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...