Poeta e drammaturgo portoghese (Águeda, Aveiro, 1841 - Benfica 1894), autore di una raccolta di liriche, Mocidades (1882), e di varie opere teatrali in versi, Sapatinho de Cetim (1876), A mantilha de renda [...] (1880), As nadadoras (1884), A madrugada (1894). Scrisse anche commedie in prosa: A varina (1877), Missionários (1879), Sara (1881), ecc ...
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Scrittore e poeta ungherese (Mezőkövesd 1876 - Budapest 1929). Spirito idealista e romantico, sorretto da una profonda fede, scrisse appassionate liriche e opere in prosa, ignorate dalla critica a lui [...] contemporanea. È oggi ricordato soprattutto per il romanzo Kristálynézök ("Contemplatore di cristalli", 1914) e per il dramma Ellák (1923) ...
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Poeta e scrittore portoghese (Oporto 1820 - Rio de Janeiro 1869), commerciante, giornalista, impiegato; scrisse opere drammatiche (Um Bernardo em dois volumes, Scenas da Foz, ecc.) e liriche (Cartas de [...] un roceiro, 1865; Manta de retalhos, 1865). Morì pazzo. Nel 1870 furono pubblicate le Poesias póstumas ...
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Giornalista e scrittore uruguaiano (Montevideo 1871 - ivi 1947), autore di saggi critico-biografici, liriche, opere teatrali e narrative. Tra le sue opere, di ambiente urbano e vicine al naturalismo, sono [...] da ricordare: Cobarde (1894); La ley del hombre (1920); Mangacha (1920); El príncipe azul (1921) ...
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Scrittrice (Madrid 1851 - Gijón 1923). Autrice di opere drammatiche: Rienzi el tribuno (1876), Tribunales de venganza (1880). Della molteplice attività da lei svolta vanno ricordati un libro di racconti [...] Tiempo perdido (1881), e le raccolte di liriche Ecos del alma (1876), Morirse a tiempo (1880). ...
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Poetessa lettone (Jelgava 1868 - Dubulti 1943), moglie del poeta Jānis Pliekšāns, nota sotto lo pseudonimo di Aspazija. Fu autrice di opere teatrali e poesie liriche, il cui tema principale era l'emancipazione [...] delle donne ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] a essersi ispirato al cinema per scrivere i Quaderni di Serafino Gubbio operatore, a sua volta ha ispirato numerosi film: da Le feu Mathias e promosso la pubblicazione di una raccolta delle sue liriche d'amore. Viceversa, il film premiato da più ...
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Letteratura e musica
Giancarlo Moretti
Alcuni generi musicali quali il melodramma, la romanza, il Lied e la canzone, per citare i più comuni, nascono dall'incontro tra musica e parola, da una correlazione [...] stesso anno in ricordo delle vittime di Auschwitz, e le Liriche della resistenza vietnamita di L. Chailly (n. 1920) del . Stravinskij su testo di W.H. Auden, quella di Che Guevara nell'opera di G. Manzoni (n. 1932) Ombre (alla memoria di Che Guevara ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] di frammenti... Giacché sempre la bellezza è frammentaria in un'opera... quando non ci si contenta di esprimere un momento di vita verso, sia pure libero, la prosa: una prosa lirica, o lirica in prosa, concisa, epurata da tutto che paresse estraneo ...
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Indiane, letterature
Giuliano Boccali
Le prospettive di studio e gli studi sulle l. i. sono soggetti da almeno tre decenni a un processo di revisione profonda e, d'altra parte, di completamento sul [...] specifiche tradizioni, come la magadhī per il jainismo o la mahārāśtrī per alcune forme liriche e successivamente epiche o teatrali. Il presupposto di opere come questa è, naturalmente, che le letterature dell'India si identifichino in sostanza con ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...