Narratore, drammaturgo, poeta svedese (Stoccolma 1849 - ivi 1912). Autore dotato di una vitalità elementare, si è accostato a forme letterarie sempre diverse e contraddittorie, comunque sostenute da una [...] forme successivamente adottate (drammi, novelle, romanzi, liriche, scritti critici e pamphlets). La sua carriera 4 voll., 1882-91). L'atteggiamento misogino, costante in tutta l'opera di S., acquista un peso decisivo a partire dai crudi racconti di ...
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Poeta italiano (Genova 1896 - Milano 1981). Tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta (Ossi di seppia, 1925; ed. defin. 1931) fissò i termini di una poetica del negativo in cui [...] in cui confluiscono anche, con altre successive, le liriche del volumetto Xenia (1966), scritte per la morte (1981), una raccolta quest'ultima già anticipata nell'ed. critica complessiva, L'opera in versi (a cura di M. Bettarini e G. Contini, 1980), ...
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Musicista (Erasbach, Palatinato, 1714 - Vienna 1787). Figlio di un guardiacaccia di principi, visse in Boemia durante la prima infanzia. Fu poi, ragazzo, violinista e cantore in chiesa, finché il maestro [...] tipo più continuamente drammatico, totalmente alieno da di spersioni decorative ed extra-liriche. Nasceva così il primo esempio di quella che fu detta "riforma" gluckiana dell'opera. Il ritmo del dramma si risolve in un ritmo di architettura musicale ...
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Compositore e direttore d'orchestra austriaco (Kaliště, Boemia, 1860 - Vienna 1911). Sensibile interprete di un mondo in crisi e prossimo alla dissoluzione, M. portò il linguaggio romantico a uno sviluppo [...] sinfonia Titan (1884-88). Chiamato a Lipsia per dirigervi un ciclo di opere wagneriane, entrò in piena rivalità con A. Nikisch; passò poi a nel ciclo Das Lied von der Erde, ispirato a liriche cinesi, una delle sue pagine più ispirate e poeticamente ...
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Scrittore russo (Orël 1818 - Bougival, Parigi, 1883). Tra i primi autori ad essere conosciuto e apprezzato in Occidente, T. ottenne un grandissimo successo con i racconti della raccolta Zapiski ochotnika [...] lo meno volutamente ideologici. Il temperamento poetico e romantico di T. si riversò ancora negli ultimi anni in opere più brevi, ma di alto livello lirico e drammatico, come Stepnoj korol´ Lir ("Un re Lear delle steppe", 1870), Vešnie vody ("Acque ...
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Pseudonimo del poeta cileno Ricardo Neftalí Reyes Basoalto (Parral 1904 - Santiago 1973). Premio Nobel per la letteratura nel 1971, N. è considerato una delle voci più autorevoli della letteratura contemporanea [...] di Pinochet s'instaurò in tutto il paese.
Opere
Trovatosi a scrivere negli anni in cui l'opera di R. Darío dettava legge in tutta l' 2a ed., con l'aggiunta di un 2º vol. contenente le liriche composte dopo il 1931, 1935), España en el corazón (1937), ...
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Poeta francese (Parigi 1821 - ivi 1867). Pur fra interpretazioni diverse o opposte, è ritenuto l'iniziatore di un nuovo corso poetico, e la sua opera viene collocata fra le più alte espressioni della poesia [...] successiva poesia francese ed europea, fino al surrealismo.
Vita e opere
Rimase orfano di padre a sette anni, e le nuove nozze e l'editore, e con la prescrizione di togliere sei liriche. Dopo tale successo scandalistico, B. pensò subito a una ...
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Poeta tedesco (n. 1170 circa - m. 1220 circa). Autore di componimenti epici e di alcune liriche, W. è ricordato soprattutto per il Parzival (1200-10), romanzo cavalleresco, nel senso di fornire con generosità [...] , stando alla gran quantità di manoscritti delle sue celebrate opere epiche. Fra queste il primo posto, non solo in e ultima fatica. Accanto a quella epica, minore fu la produzione lirica di W., il quale tuttavia assume anche in questo campo una ...
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Poeta inglese (Cockermouth, Cumberland, 1770 - Rydal, Westmorland, 1850). Poeta laureato, W. dette la più perfetta e compiuta espressione in Inghilterra al romanticismo di tipo rousseauiano.
Vita e opere
Trascorsa [...] nello sviluppo della poesia inglese. Il volume doveva comprendere liriche di due specie: in una il soprannaturale doveva essere W. verso quella fede religiosa più ortodossa che distingue la sua opera più tarda. I due volumi di Poems del 1807 si ...
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Shelley, Percy Bysshe. - Poeta inglese (n. Field Place, Horsham, Sussex, 1792 - m. mare di Versilia 1822). Di famiglia antica e facoltosa, fu educato a Eton e a Oxford, da dove fu espulso (1811) per l'opuscolo [...] con i romanzi di A. Radcliffe, che imitò in due informi opere narrative, Zastrozzi (1810) e St. Irvyne (1811); quest' the Third, una satira su Wordsworth e la più grande delle sue liriche, la Ode to the west wind. Nel 1820 gli S. si trasferirono ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...