A giudicare dai repertori lessicografici italiani solo un ristrettissimo numero di termini della matematica deriva da nomi propri: tenendo conto unicamente delle monorematiche, ad esempio, il GRADIT registra [...] (per lo più con -iano, raramente con -eo) che in alcuni casi rimandano semplicemente all’opera o alle idee di un certo matematico (semmai anche ai suoi sostenitori) – hilbertiano ‘del tedesco David Hilbert (1862–1943)’, noetheriano ‘relativo alla ...
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operatore
operatóre s. m. [dal lat. tardo operator -oris]. – 1. (f. -trice) a. Chi opera, chi compie determinate azioni o operazioni, per lo più abitualmente. Raro in usi generici: o. del male; o. di incantesimi; o. d’inganni; e ant. con il...
operare
(ant. o poet. oprare; ant. ovrare) v. intr. e tr. [lat. operari «lavorare, essere attivo», der. di opus opĕris «opera, lavoro»] (io òpero, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. a. Agire: il dire è molto più agevol cosa che il fare...
Karhunen
Karhunen [ELT] Trasformata di K.-Loeve: operatore matematico usato nell'analisi dei segnali e in partic. di immagini bidimensionali; consente la rappresentazione delle immagini in termini di una matrice di immagini-base in cui l'informazione...
Perceptron
Gérard Dreyfus
Léon Personnaz
Gérard Toulouse
Le prime idee sui neuroni formali (con uscite binarie o continue) sono emerse come astrazioni nel corso degli studi sulle modalità di funzionamento del sistema nervoso, in particolare...