Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] del tempio di Salomone, dobbiamo basarci sugli esempî conosciuti dell'arte fenicia, tanto più perché si fa esplicita menzione di operai e fornitori di materiale fenici tra coloro che collaborarono alla costruzione del tempio (v. ḥīrām).
A Megiddo (v ...
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Vedi EPIDAURO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EPIDAURO (ἡ ᾿Επίδαυρος, Epidaurus)
B. Conticello
Città del Peloponneso, nòmos di Argolide, posta nella penisoletta di Aktè (oggi Nisi), nel Golfo Sarònico. [...] cella, oltre al soffitto. Tale opinione non è, comunque, sostenibile sulla scorta delle fonti. Degli artisti (lavoranti, scalpellini, operai) che presero parte alla costruzione della thòlos ci sono pervenuti i nomi di: Antigenes di Tegea, Aristias di ...
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L'archeologia dell'Estremo Oriente: Cina
Roberto Ciarla
Gli storici cinesi sembrano essersi ben presto serviti dell'archeologia; significativo è il noto passo del Yuejue shu (Annali perduti di Yue) [...] avuto ripercussioni senza precedenti nell'ambito scientifico: si sono moltiplicati i "comitati di studio" (in teoria formati da operai-contadini-soldati e intellettuali) e, almeno a dar fede agli autori degli articoli, l'archeologia è entrata nei ...
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Vedi MARMORARIUS dell'anno: 1961 - 1973
MARMORARIUS
I. Calabi Limentani
Lo scultore in marmo era detto a Roma m. (faber), e lapidarius; più raramente sculptor, scalptor, o in modo generico artifex (v.); [...] Periods, cit. in bibl., e Ch. Picard, op. cit. in bibl.].
Marmorarii. - Le iscrizioni di marmorarii, che non si sa se fossero operai del marmo od artisti o artigiani decoratori, sono: di liberti o discendenti di liberti (C.I.L., vi, 9102-b Il; 9551-4 ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Egitto
Paola Davoli
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Tra gli oggetti relativi al culto vanno distinti quelli che erano venerati e quelli che servivano [...] e venivano anche deposti ex voto, come statuette e stele. I culti e le processioni erano celebrati dagli stessi operai che assumevano il ruolo di sacerdoti.
Gli strumenti del culto
Ogni tempio aveva una piccola stanza chiamata "il tesoro", in ...
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L'archeologia medievale
Alessandra Melucco Vaccaro
La disciplina oggi si definisce, rispetto alle altre archeologie, in relazione ad un dato di area culturale e ad uno cronologico: essa applica infatti [...] edilizi, ai vetri alle ceramiche, destinati soprattutto all'autoconsumo, e che si avvalevano di gruppi, anche numerosi, di operai laici. L'archeologia della produzione si è applicata sia all'esame dei resti di pasto, per ricostruire gli elementi ...
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L'archeologia del Vicino Oriente: Mesopotamia
Antonio Invernizzi
Tra la storia della Mesopotamia e la nostra cultura non vi fu interruzione. I nomi di Ninive e di Babilonia non furono cancellati dalla [...] da Larsa a Nimrud, da Hatra a Seleucia. Muta però la fisionomia delle missioni, grandi non più per numero di operai ed estensione delle aree scavate, ma nella diversificazione delle competenze dei loro membri, nella loro finalizzazione a obiettivi ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] (oro e rame) di provenienza palestinese: la decorazione vascolare diventa formalmente più curata e la selce viene usata da operai altamente specializzati per l’esecuzione di oggetti da parata e rituali. Le ricche tombe gerzeane a camera riflettono la ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] dagli Avari nel 626, rimase in disuso per quasi un secolo e mezzo e per ripararlo, nel 766, si dovettero convocare operai dal Ponto, dalla Grecia e dalla Tracia. Le cisterne venivano impiegate per dare sepoltura alle vittime della peste. Le mura ...
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Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] . Ad esempio, i due caposquadra e lo scriba di Deir el-Medina ricevevano 2 sacchi d'orzo e 5,5 sacchi di farro al mese; gli operai 4 sacchi d'orzo e 1,5 di farro, gli apprendisti 1,5 sacchi di orzo e mezzo di farro. Un sacco conteneva circa 77 l di ...
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operaio
operàio (ant. operàrio) s. m. (f. -a) e agg. [lat. operarius, der. di opĕra «lavoro; lavoro a giornata»]. – 1. s. m. (f. -a) a. Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, diverse a seconda delle varie specializzazioni...
maestranza
s. f. [der. di maestro1]. – 1. Il complesso di maestri operai che lavorano in uno stabilimento, da cui dipendono gli operai più giovani, i garzoni, gli apprendisti; in marina, m. di bordo, l’insieme di calafati, carpentieri, stipettai,...