BURALI FORTI, Cesare
Evandro Agazzi
Nacque ad Arezzo il 13 ag. 1861 da Cosimo e da Isoletta Guiducci. Dopo aver compiuto gli studi medi nel collegio militare di Firenze, s'iscrisse nel dicembre 1879 [...] e Riccardo Felici) e, in particolare, vi era viva quella esigenza di "rigore" logico nella fondazione delle discipline egli è, anzi, assistente dello stesso Peano.
La menzione di queste opere del Peano e del B. serve a darci una certa prospettiva su ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Giorgio Fuà
Pietro Alessandrini
È difficile racchiudere in un breve quadro rappresentativo la personalità, l’attività, il pensiero di Giorgio Fuà. Viene in soccorso la sua Nota autobiografica (in Trasformazioni [...] merito di Fuà è quello di recuperare e mantenere viva l’attenzione su problemi a lungo trascurati dagli economisti (il 2° e il 3° nella numerazione dell’opera):
Nel 1969 […] mi posi all’opera per tracciare un quadro d’insieme che abbracciasse il ...
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GIUNTINI (Junctinus o Junctin), Francesco
Germana Ernst
Nacque a Firenze il 7 marzo 1523 (stile fiorentino 1522). Le notizie biografiche su questo carmelitano, che fu maestro di teologia, letterato [...] . nella sua Bibliotheca selecta sono improntati a una viva ostilità, e non mancano considerazioni malevole nei suoi Regno di Polonia e nel 1573 dedicò la prima edizione della sua opera più famosa, lo Speculum astrologiae, a Caterina de' Medici, con ...
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GIOVANNI del Biondo
Daniela Parenti
Pittore originario del Casentino, attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo. La prima testimonianza nota relativa a G. risale al 17 ott. 1356, data nella [...] oro condotta da Skaug, che ha evidenziato la presenza nelle opere di G. di strumenti comuni sia a Nardo sia a Benedictis, Vicende e trasformazioni dell'ospedale di S. Maria di Orbatello, in Antichità viva, XXVI (1987), 5-6, pp. 30 s.; W.F. Volbach, ...
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BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] Atti del IX Congresso geografico italiano, II, Genova 1925, pp. 479 ss.; L'opera dell'A.L.I. dai suoi inizi al settembre 1927, Udine 1927-1929; L' metodo dei neolinguisti è sgorgato sopra tutto da quella viva e generosa fonte di idee e di fatti che ...
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DEPERO, Fortunato
Simonetta Nicolini
Figlio di Lorenzo e di Virginia Turri, nacque a Fondo (Trento) il 30 marzo 1892. Trasferitosi a Rovereto con la famiglia, frequentò la scuola reale elisabettina [...] del Sud, per ritrovarla poi incarnata, sembrano coniati alcuni ritratti di Clavel, in cui l'ombra è presenza ossessiva e viva, e tale rimarrà anche in opere successive dell'artista. Durante quell'estate il D. fu in un certo senso l'ombra di Clavel. È ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] un passo decisivo per affinare il laboratorio linguistico delle opere maggiori (Canti, Operette morali), va segnalata l nel suo Vocabolario (per es., l’esclamazione evviva! invece di viva!) o di ➔ latinismi particolari (erompere, equo, improbo, ...
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GIOVANNI da Milano
Valerio Ascani
Pittore di origine lombarda nato intorno al 1325 e attivo soprattutto a Firenze nel pieno Trecento. Nonostante il derivativo, utilizzato per primo dall'artista stesso [...] L. Marcucci, Del polittico d'Ognissanti di G. da M., in Antichità viva, I (1962), 4, pp. 11-19; M. Meiss, Un fragment rare or a 14th century original?, in Atti del Convegno sul restauro delle opere d'arte, Firenze 1976, I, Firenze 1981, pp. 333-339; ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] . La questione della lingua e Graziadio Ascoli, in Studi manzoniani, in Opere, VIII, Napoli-Caserta 1928, p. 333). Una posizione questa ispirata manca, per esservi inserito a pieno, la sensibilità viva per la storia da lui appiattita fino a farla ...
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DOUHET, Giulio
Giorgio Rochat
Nacque a Caserta il 30 maggio 1869 in una buona famiglia patriottica: il padre Giulio era nizzardo, aveva combattuto le guerre di indipendenza come ufficiale farmacista [...] dopo un parere favorevole del generale A. Diaz, pubblicò a Roma l'opera più nota del D., Il dominio dell'aria, un testo di un di una prolungata guerra di trincea, di cui era viva la memoria. Alla costituzione di un'armata aerea indipendente ...
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viva!
interiez. [propr. «che egli viva», 3a pers. sing. del pres. cong. di vivere]. – Esclamazione di approvazione, di augurio, di applauso, di esultanza; è per lo più seguita dal nome della persona o della cosa acclamata: viva Garibaldi!;...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...