Musicista (Amburgo 1833 - Vienna 1897). Studiò prima con suo padre, contrabbassista, poi con O. Cossel e E. Marxsen. Nel 1853 conobbe J. Joachim e F. Liszt, quindi R. Schumann, che, ammirato, lo presentò [...] tedesco (eseguito parzialmente a Vienna, 1867, e per intero a Brema, 1868). Nel 1868 ritornò definitivamente a Vienna e vi diresse (1872-75 e preannunciatrice di atteggiamenti che si ritrovano nell'arte successiva. Tra le sue opere orchestrali sono ...
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Musicista (Bergamo 1797 - ivi 1848). Celebre operista, la sua arte va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal tiepido iniziale romanticismo del secondo Rossini [...] si riprese poi (1840) con tre opere: La figlia del reggimento, Poliuto, La favorita, rappresentate a Parigi (da principio solo l'ultima ebbe fortuna). Altri successi: quelli della Linda di Chamonix (1842) a Vienna, che gli fruttò la nomina a maestro ...
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Orafo, scultore e scrittore d'arte (Firenze 1500 - ivi 1571). Di natura irrequieta e violenta, ebbe una vita avventurosa, segnata da contrasti, passioni, delitti, per i quali fu spesso costretto all'esilio [...] -45), per Francesco I creò, oltre a oggetti di raffinata ricercatezza (la famosa saliera con le figurazioni di Nettuno e la Terra, 1543, Vienna, Kunsthist. Mus.), anche, per la prima volta, operedi grande formato (rilievo in bronzo con la cosiddetta ...
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Musicista (Firenze 1760 - Parigi 1842). Studiò con B. e A. Felici e con G. Sarti; aveva intanto già scritto, tredicenne, musiche sacre, teatrali e vocali da camera. Dopo varie opere per i teatri italiani [...] lungamente nell'ombra. Tuttavia nel 1805, invitato a Vienna, vi allestì l'opera Faniska (1806), destando la massima ammirazione di F. J. Haydn e di L. v. Beethoven (il quale poneva il Ch. al disopra di tutti i musicisti del tempo). Nel 1808 (ed ...
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Musicista (Vienna 1885 - ivi 1935). Dapprima autodidatta, dal 1904 al 1910 studiò regolarmente con A. Schönberg, divenendo uno dei suoi più insigni allievi e uno dei principali rappresentanti della nuova [...] teatrale, orchestrale, vocale-orchestrale e da camera. Particolarmente notevoli sono le sue opere teatrali Wozzeck (1925) e Lulu (rappresentata postuma nel 1937 con la revisione di A. Schönberg e completata nelle parti strumentali da Fr. Cerha, 1979 ...
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Umanista (Venezia 1450 circa - Gurk 1535); nel 1489 ebbe una cattedra all'univ. di Parigi, ma, implicato in acerbe polemiche, accusato di condotta immorale e di eresia, nel 1496 fuggì in Inghilterra e [...] fu poi prof. di diritto romano a Vienna (1494-99) e a Praga (1500-1501). Fattosi ecclesiastico, percorse una rapida di circostanza ed erotiche, un Commentarium in Somnium Scipionis, trattatelli storico-politici, orazioni) è stata raccolta in Opera ...
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Linguista italiano (Albona d'Istria 1873 - Torino 1946); laureato a Vienna con W. Meyer-Lübke, insegnò, dal 1907, all'univ. di Torino. Già nella sua prima opera, Das Dalmatische (2 voll., 1906), in cui [...] alla neolinguistica (1925) ne fissa le norme, ricavandole dai diversi tipi di aree linguistiche; i numerosi saggi che seguirono (raccolti in parte nei Saggi di linguistica spaziale, 1945) sono dedicati all'applicazione delle stesse, tanto nel ...
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Letterato e avventuriero (Livorno 1714 - Napoli 1795). Da giovane, fu impiegato a Napoli; poi in Francia si fece editore del Metastasio e, col Casanova, vi introdusse il gioco del lotto; espulso, nel 1761 [...] era a Vienna, ove divenne consigliere dell'imperatore. Qui, incontratosi col Gluck, attuò quella riforma del dramma musicale, per Lasciò inoltre commedie musicali (fra cui L'opera seria, 1769), scritti di critica, un poema eroicomico, la Lulliade, ...
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Pittore (Napoli 1616 - ivi 1656). Varie influenze, dirette e mediate, di Tiziano, di Rubens, di van Dyck e soprattutto del Caravaggio e dei caravaggeschi napoletani, affiorano nel suo stile, ricco di un [...] suoi passaggi più raffinati e preziosi, e di una grande eleganza compositiva. L'unica opera firmata e datata, la Santa Cecilia (Firenze, Palazzo Vecchio), è del 1645; tra le altre opere (generalmente destinate a colti e raffinati privati): Cacciata ...
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Teologo (Cosenza 1578 - Graz 1651). Gesuita, prof. di teologia all'Aquila, Napoli, Graz e Vienna; è noto per l'opera Cursus theologici iuxta scholasticam huius temporis Societat Iesu methodum (9 voll., [...] 1640-49). Il vol. V, De iure et iustitia, fu proibito nel 1651 dalla Congregazione dell'Indice a causa di tre proposizioni sull'omicidio (e per questo fu pure criticato da Pascal nelle Provinciali); ma con decreto del 6 giugno 1655 ne fu permessa la ...
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autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...