Città della Slovacchia (429.920 ab. nel 2018), capitale dello Stato, capoluogo dell’omonima regione (2052 km2 con 603.699 ab., stima 2006) e principale centro culturale ed economico della Slovacchia. È [...] con importanti linee ferroviarie (Berlino-Budapest e Vienna-Budapest). Sono ben sviluppati i comparti industriali il 18° sec. a operadi architetti viennesi (SS. Trinità, palazzo primaziale, palazzo Grassalkovich, palazzo di Mirbach). Nel 20° sec. ...
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(fr. Ostende; fiammingo Oostende) Città del Belgio (69.175 ab. nel 2008), nella prov. della Fiandra occidentale, posta a circa 110 km da Bruxelles, sulla costa del Mare del Nord, in un’insenatura naturale [...] (1579) all’Unione di Utrecht. Tra il 1601 e il 1604, per opera degli Spagnoli dell’arciduca Alberto e di Ambrogio Spinola, fu quasi il possesso fino alla caduta di Napoleone I (1814). Compresa dal Trattato diVienna (1815) nel Regno dei Paesi ...
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Nome che indicò prima genericamente i beni fondiari della Chiesa (a Roma e in altre regioni anche fuori d’Italia), poi, dall’8° sec., lo Stato della Chiesa. Il P. ebbe origine dalla donazione di terre [...] papi ad Avignone il P. fu teatro di lotte tra le varie signorie. Solo l’opera del cardinal Albornoz riuscì a ricostruire lo Stato ingrandì; nel periodo napoleonico fu smembrato, ma il Congresso diVienna lo restituì alla Chiesa. Tra il 1860 e il 1870 ...
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Uomo di stato greco di origine istriana (Corfù 1776 - Nauplia 1831); dal momento della nomina a segretario di stato delle Isole Ionie (1803), dedicò tutto sé stesso alla ricostruzione politica della nazione [...] I (1809), ebbe parte importante nelle trattative del congresso diVienna e anche a lui si deve se la Francia ebbe e propria guerra civile, presto domata, ma che portò comunque all'uccisione del C., ad operadi due membri della famiglia Mauromichàlis. ...
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Storico (Lobositz, Boemia, 1868 - Vienna 1953); prof. all'univ. diVienna dal 1898 al 1936. Si è occupato prevalentemente di storia economica altomedievale (Die Wirtschaftsentwicklung der Karolingerzeit, [...] der Zeit von Cäsar bis auf Karl den Grossen, 2 voll., 1918-20) e di storia economica universale (Natural- und Geldwirtschaft in der Weltgeschichte, 1930). In quest'ultima opera, il D. negava, in polemica con H. Pirenne, che si potesse ipotizzare una ...
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Cancelliere di Transilvania (Kisbún 1642 - Vienna 1717). Quando la regione entrò a far parte dei dominî asburgici, ne difese l'individualità, anche dopo che il Diploma Leopoldinum (1691) ne aboliva l'indipendenza. [...] Per la sua operadi propaganda ebbe a soffrire lunghi anni di prigione e di esilio. ...
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NAZIONI UNITE (App. II, 11, p. 391)
Maria VISMARA
UNITE Nel corso dei suoi quindici anni di vita le N. U. si sono ampiamente sviluppate, nella struttura e nell'azione. A questo sviluppo si è accompagnata [...] le norme nella rispettiva legislazione interna.
L'operadi raccomandazione e di assistenza delle N. U. per l Unies, Parigi 1947; K. Zemanek, Das Vertragsrecht der internationalen Organisationen, Vienna 1947; L. M. Goodrich e E. Hambro, Charter of the ...
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GRAMSCI, Antonio
Valentino Gerratana
(App. II, I, p. 1075)
Uomo politico e scrittore. Nuova luce sulla sua biografia e sui contenuti della sua opera è stata gettata dagli studi compiuti negli anni più [...] Capitale" (cioè contro la versione deterministica dell'operadi Marx). Con questi orientamenti preparò poi e diresse Comitato esecutivo dell'Internazionale comunista. Successivamente si spostò a Vienna per preparare una nuova serie de L'Ordine Nuovo, ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] operadi gruppi marginali della Prima crociata, le comunità ebraiche renane, quella di violenze, conversioni forzate, di accuse di Christlichsozialen Partei, K. Lueger, fu eletto sindaco diVienna su un programma antisemita. Nello stesso periodo in ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] (n. 1906), M. Babbit (n. 1916), M. Powell (n. 1923), G. Perle (n. 1915).
Finney, allievo di A. Berg a Vienna, adotta il serialismo nelle opere degli anni Cinquanta, come il Sesto quartetto per archi (1950) e la Seconda Sinfonia (1959). Babbitt fa uso ...
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autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...