DE FABRIS, Giuseppe
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Figlio di Gioacchino, bassanese, e di Domenica Moretti, trevigiana, nacque alle Nove (Vicenza) il 19 ag. 1790. Il padre, che era allora direttore della [...] ); diVienna (1836); des Beaux-Arts di Parigi (1846); dell'Ateneo di Bassano (1847); dell'Istituto di corrispondenza archeologica di Roma (1850); della Valdarnese di Montevarchi (1852); della Pitiglianese (1852); di Parma (1853), di Russia (1854); dì ...
Leggi Tutto
IMBRIANI, Matteo Renato
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 28 nov. 1843 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio. Tenendolo a battesimo, il nonno paterno Matteo volle per amore di Cartesio, della cui [...] nel 1876), che si propose di fare operadi proselitismo in tutte le classi sociali, cercando di superare i ristretti confini del così dura contro la visita di Umberto I a Vienna e la oltraggiosa decisione austriaca di far rendere omaggio al giovane ...
Leggi Tutto
BERTI, Gianlorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Seravezza, in Versilia, il 28 maggio 1696, da Luca e da Domenica Boncia, secondo di quattro fratelli. Nel 1711 entrò nel convento agostiniano di Barga, [...] e tedeschi. In breve, comunque, la diffusione dell'opera fu tale da richiedere nuove edizioni (nel 1765 usciva a per mancanza di altre testimonianze a lui favorevoli. Anche la facoltà teologica dell'università diVienna si rifiutò di condannare il B ...
Leggi Tutto
CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] contrarie, di Cartesio e di Gassendo". Fu proprio quest'operadi conciliazione filosofica, oltre che di brillante copie a Roma, a Pisa, a Lucca, a Milano, a Vienna e anche inInghilterra. Il Muratori, che pure discusse criticamente quella che era ...
Leggi Tutto
BIZZOZERO, Giulio
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Varese il 20 marzo 1846. Compiuti gli studi classici a Milano, s'iscrisse alla facoltà di medicina dell'università di Pavia dopo un'iniziale perplessità [...] e gli anatomo-patologi diVienna e di Parigi -, istituì un laboratorio di patologia generale annesso alla vaccinazione a Milano (1898), il B. riprendeva quell'operadi convincimento a favore della pratica jenneriana, ch'era stata incominciata ...
Leggi Tutto
COCCHI, Gioacchino (detto il Napoletano)
Raoul Meloncelli
Incerti sono la data e il luogo di nascita, avvenuta forse a Padova nel 1715 o nel 1720 (secondo quanto sostenuto dal Fétis), ma più probabilmente [...] , il cui manoscritto autografo è conservato nella Oesterreichische Nationalbibliothek diVienna (ms. 19.084). Incerta è la data di morte avvenuta a Venezia dopo il 1788.
Tra le sue opere teatrali, oltre quelle citate, si ricordano: Merope, dramma in ...
Leggi Tutto
AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] - ostile alla politica balcanica e adriatica del governo diVienna. Caduto Giolitti, salutò con favore il ministero Salandra il delitto Matteotti ad operadi intellettuali antifascisti, di liberali, di riformisti, di demosociali dissidenti, venne poi ...
Leggi Tutto
DROVETTI, Bernardino
Ronald T. Ridley
Nacque il 4 genn. 1776 (la data del 7 gennaio sulla sua pietra tombale è errata) a Barbania (Torino) da Giorgio, notaio, e Anna Vittoria Vacca.
Laureatosi in legge [...] , il D. continuò ad affiancare attivamente Mohammed Alì nella sua operadi riforma.
Quello stesso anno si dette inizio a un programma, nel 1830 fu a Vienna, dove si interessò per l'istruzione pubblica egiziana, la Custodia di Terra Santa continuava a ...
Leggi Tutto
FRANCESCO Farnese, duca di Parma e Piacenza
Marina Romanello
Nacque a Parma il 19 maggio 1678, secondogenito del duca Ranuccio II e della sua terza moglie Maria d'Este. Fu chiamato a succedere al padre [...] davanti ai quali inutili furono le proteste inoltrate alla corte diVienna.
In realtà F. si muoveva con non comune abilità in spagnola, fu soprattutto grazie all'operadi mediazione di F. presso la corte romana - di cui notoriamente il duca era ...
Leggi Tutto
DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] di pensiero, dal prelogismo di L. Lévy-Bruhl, al sociologismo di Emile Durkheim, alla scuola diViennadi Wilhelm umanesimo etnografico" che implica un'operadi storicizzazione di sé e della propria cultura, e di autocritica in base al confronto ...
Leggi Tutto
autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...