Pittore e architetto (Siena 1481 - Roma 1536). Influenzato dal Pinturicchio e dal Sodoma, P. si avvicinò in seguito all'ambiente romano di D. Bramante e Raffaello. Per A. Chigi realizzò a Roma la villa [...] di Giorgio Martini (bottega dell'Opera del duomo) didi Bramante e didi due ordini sovrapposti didi gli ornati di un «corridore» e di una « di S. Pietro dopo la morte di Raffaello, tornò a Siena come architetto della repubblica impegnandosi in operedi ...
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Pittore e incisore (forse Isola di Carturo, Padova, 1431 - Mantova 1506). Allievo a Padova di F. Squarcione, si formò in un ambiente ricco di stimoli culturali maturando un nuovo linguaggio di ampio respiro [...] 1449 alla corte di Ferrara, dove ebbe modo di conoscere le operedi R. van der Weyden e di P. della Francesca conservata al Louvre e in parte al Museo di Tours) e il San Sebastiano (Vienna, Kunsthistoriches Museum), nel 1459 si stabilì definitivamente ...
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Scultore (Bologna 1595 - Roma 1654). Rappresentante della tendenza classicista contrapposta a quella più genuinamente barocca di G.L. Bernini, fu artista eclettico, abile nelle opere monumentali (Tomba [...] sempre presente
Vita e opere
Allievo a Bologna di G.C. Conventi, non mancò di frequentare l'accademia di L. Carracci. poi di produrre piccole sculture in bronzo e in argento solo alcune delle quali sono giunte fino a noi (Flagellazione, Vienna, ...
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Musicista (Amburgo 1833 - Vienna 1897). Studiò prima con suo padre, contrabbassista, poi con O. Cossel e E. Marxsen. Nel 1853 conobbe J. Joachim e F. Liszt, quindi R. Schumann, che, ammirato, lo presentò [...] tedesco (eseguito parzialmente a Vienna, 1867, e per intero a Brema, 1868). Nel 1868 ritornò definitivamente a Vienna e vi diresse (1872-75 e preannunciatrice di atteggiamenti che si ritrovano nell'arte successiva. Tra le sue opere orchestrali sono ...
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Musicista (Bergamo 1797 - ivi 1848). Celebre operista, la sua arte va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal tiepido iniziale romanticismo del secondo Rossini [...] si riprese poi (1840) con tre opere: La figlia del reggimento, Poliuto, La favorita, rappresentate a Parigi (da principio solo l'ultima ebbe fortuna). Altri successi: quelli della Linda di Chamonix (1842) a Vienna, che gli fruttò la nomina a maestro ...
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Orafo, scultore e scrittore d'arte (Firenze 1500 - ivi 1571). Di natura irrequieta e violenta, ebbe una vita avventurosa, segnata da contrasti, passioni, delitti, per i quali fu spesso costretto all'esilio [...] -45), per Francesco I creò, oltre a oggetti di raffinata ricercatezza (la famosa saliera con le figurazioni di Nettuno e la Terra, 1543, Vienna, Kunsthist. Mus.), anche, per la prima volta, operedi grande formato (rilievo in bronzo con la cosiddetta ...
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Musicista (Firenze 1760 - Parigi 1842). Studiò con B. e A. Felici e con G. Sarti; aveva intanto già scritto, tredicenne, musiche sacre, teatrali e vocali da camera. Dopo varie opere per i teatri italiani [...] lungamente nell'ombra. Tuttavia nel 1805, invitato a Vienna, vi allestì l'opera Faniska (1806), destando la massima ammirazione di F. J. Haydn e di L. v. Beethoven (il quale poneva il Ch. al disopra di tutti i musicisti del tempo). Nel 1808 (ed ...
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Musicista (Vienna 1885 - ivi 1935). Dapprima autodidatta, dal 1904 al 1910 studiò regolarmente con A. Schönberg, divenendo uno dei suoi più insigni allievi e uno dei principali rappresentanti della nuova [...] teatrale, orchestrale, vocale-orchestrale e da camera. Particolarmente notevoli sono le sue opere teatrali Wozzeck (1925) e Lulu (rappresentata postuma nel 1937 con la revisione di A. Schönberg e completata nelle parti strumentali da Fr. Cerha, 1979 ...
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Umanista (Venezia 1450 circa - Gurk 1535); nel 1489 ebbe una cattedra all'univ. di Parigi, ma, implicato in acerbe polemiche, accusato di condotta immorale e di eresia, nel 1496 fuggì in Inghilterra e [...] fu poi prof. di diritto romano a Vienna (1494-99) e a Praga (1500-1501). Fattosi ecclesiastico, percorse una rapida di circostanza ed erotiche, un Commentarium in Somnium Scipionis, trattatelli storico-politici, orazioni) è stata raccolta in Opera ...
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Linguista italiano (Albona d'Istria 1873 - Torino 1946); laureato a Vienna con W. Meyer-Lübke, insegnò, dal 1907, all'univ. di Torino. Già nella sua prima opera, Das Dalmatische (2 voll., 1906), in cui [...] alla neolinguistica (1925) ne fissa le norme, ricavandole dai diversi tipi di aree linguistiche; i numerosi saggi che seguirono (raccolti in parte nei Saggi di linguistica spaziale, 1945) sono dedicati all'applicazione delle stesse, tanto nel ...
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autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...