Fotografa e videoartista iraniana (n. Qazwīn 1957). Premiata alla Biennale di Venezia del 1999, N. si è imposta a livello internazionale come una delle artiste contemporanee più rappresentative nell'esplorare [...] cantante egiziana. La sua opera è stata presentata in numerose personali (Kunsthalle di Friburgo in Svizzera, 1996; Museo d'arte moderna di Lubiana, 1997; Tate Gallery di Londra, 1998; Konsthall di Malmö, 1999; Kunsthalle diVienna, 2000; Musée d'art ...
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Nome con cui è noto il pittore Francesco Mazzola (Parma 1503 - Casalmaggiore 1540). Fu tra i più importanti artefici del manierismo, di cui rappresentò l'ideale di grazia, di raffinatezza. Meglio che nei [...] di Francesco, nelle cui opere non è traccia di ricordi dell'arte paterna. Senza dubbio altamente operarono su di lui gli esempi del Correggio (Sposalizio di s. Caterina, Canonica di il Cupido che prepara l'arco diVienna (1535) ne attestano le fasi ...
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Nome con cui è nota una famiglia di architetti e scultori attivi nei secc. 15º-16º principalmente a Venezia, il cui vero cognome era però Solari. n Pietro (Carona, Lago di Lugano, 1435 circa - Venezia [...] virtuosismo tecnico è assai grande. Tra le opere ricordiamo: un rilievo (1500-02) firmato della cappella dell'Arca del Santo a Padova; il Bacco e Arianna del Kunsthistorisches Museum diVienna; l'Annunciazione della cappella del Seminario veneziano ...
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Genere pittorico consistente nella realizzazione di quadrature, cioè di architetture dipinte entro una rigorosa intelaiatura prospettica e illusionistica.
La ricerca di effetti illusionistici spaziali [...] Mantova, Palazzo Ducale). Per l’evoluzione del genere importante risulta l’operadi Raffaello e della sua cerchia, nel cui ambito il q. trova e per Filippo IV di Spagna, e T. Aldrovandini, che contribuì a diffondere il genere a Vienna e a Dresda. ...
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Architetto nederlandese (Utrecht 1888 - ivi 1964). Fu esponente di De Stijl , i cui codici sintattici e ideali tradusse nei suoi mobili, speccialmente nella celebre sedia Rood Blauwe (1917-18). Come designer [...] soggiorno negli USA, gli fece conoscere l'operadi F. L. Wright e poi lo introdusse nell'ambiente di De Stijl, del quale R. fece Utrecht (1932, 1934), casa per la Werkbund Siedlung diVienna (1932). Anche nella progettazione dei mobili continuò la ...
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Famiglia di scultori e fonditori in bronzo di Norimberga (secc. 15º-16º). Hermann il Vecchio (m. 1488) iniziò l'attività della fonderia che diede, tra l'altro, la perfetta lastra tombale del vescovo Giorgio [...] del disegno (1488, Vienna, Akademie der bildenden Künste) per la monumentale tomba destinata a racchiudere, in S. Sebaldo a Norimberga, il sarcofago argenteo con le reliquie del Santo; il lavoro, una delle operedi fusione più importanti dell ...
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Pittore e scultore italiano (n. Luzzara 1943). Considerato uno dei protagonisti dell'avanguardia artistica internazionale, molte e significative sono state le intuizioni che, fin dalla metà degli anni [...] spiragli nel presente. Esemplari del suo percorso artistico sono opere come La notte (1964, calco in gesso dipinto, di Milano (1982), i Musei Civici di Reggio nell'Emilia (1985), il Museum moderner Kunst diVienna (1987), il Mathildenhöhe Institut di ...
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Pittore (Schoorl, Alkmaar, 1495 - Utrecht 1562). Si formò negli studî di Alkmaar e Amsterdam, e fu per qualche tempo allievo di J. Gossaert a Utrecht. Nel 1519 fu a Strasburgo, a Basilea, a Norimberga, [...] dove conobbe l'operadi Raffaello e di Michelangelo, e ottenne la protezione di papa Adriano VI, originario di Utrecht, che lo sono nella Presentazione al tempio (1535 circa, Vienna, Kunsthistorisches Museum) inserita in un'architettura classica ...
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Pittore (n. Arco 1858 - m. sullo Schafberg, Engadina, 1899). Con tecnica divisionista realizzò ampie composizioni di soggetto naturalista, caratterizzate da sfuggenti tagli prospettici e da pennellate [...] introdurrà all'operadi J. F. Millet e alle ricerche divisioniste francesi, spingendolo nella direzione di un maggiore di riferimenti simbolici, nell'isolamento delle montagne dell'Engadina dove si ritirò nel 1894 (Le cattive madri, 1894, Vienna ...
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Storico dell'arte austriaco (Linz 1858 - Vienna 1905). Tra i più significativi esponenti della scuola diVienna, rappresentò il pensiero critico più vivace e quello che affrontò con maggiore sensibilità [...] Kunst (1886-97) nella sezione dei tessuti, dal 1897 fu professore all'univ. diVienna e dal 1903 presidente della Zentralkommission für Denkmalpflege.
Opere
Partendo da uno studio approfondito e sistematico dei prodotti delle arti applicate, R. ne ...
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autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...