Ornamento operato ad ago più generalmente sul tessuto, qualche volta sul cuoio, sulla paglia e simili, con filo di lana, di lino, di seta ecc.
Cenni storici
Dell’antichità del r. si hanno prove dai testi [...] un centro a Palermo, quando fu fondato dai saraceni un ṭirāz (fabbrica regia di stoffa, fiorente ancora sotto i Normanni), dove furono prodotti manti imperiali e arredi sacri (manto diVienna del 1133).
Dal principio del 13° sec. la voga del r. non ...
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Pittore e medaglista (n. prima del 1395 - m. 1455). Fu il massimo interprete della cultura tardogotica italiana insieme a Gentile da Fabriano, di cui fu probabilmente allievo. Umanisti e poeti (Guarino [...] a continuare l'operadi Gentile da Fabriano, morto a Roma nel 1427 mentre attendeva alla decorazione di S. Giovanni La penetrante abilità ritrattistica di P. (oltre al ritratto discusso dell'imperatore Sigismondo, Vienna, Kunsthistorisches Museum, ci ...
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Nome con cui è noto il pittore Giorgio da Castelfranco (erroneo il casato Barbarelli; n. Castelfranco Veneto forse 1477 - m. 1510). Capofila della scuola veneta del Cinquecento, con la sua opera ebbe un [...] . Sia l'attribuzione sia la datazione delle operedi G. costituiscono infatti una delle questioni più poi nella Venere (Dresda, Gemäldegalerie), nei Tre filosofi (Vienna, Kunsthistorisches Museum), nel Tramonto già nella collezione Donà delle Rose ...
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Nome con cui è noto il pittore Sebastiano Luciani (Venezia 1485 circa - Roma 1547). Sussiste qualche incertezza, nella storia critica, sulla prima attività di S., coinvolta nella complessa questione dell'attività [...] modo non sempre concorde (Sacra famiglia con santi e donatore, Louvre) e un suo probabile intervento, affermato da M. A. Michiel, nei Tre filosofi di Giorgione (Vienna, Kunsthistorisches Museum), le opere dipinte da S. a Venezia tra il 1506 e il 1511 ...
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Pittore (Varsavia 1702 - Sankt Florian, Linz, 1783). Scolaro del padre Martino (v.) studiò a Roma con B. Luti e a Napoli con F. Solimena. Dal 1722 visse in Austria: sua opera principale è la decorazione [...] Florian (presso Linz), ove ebbe a collaboratori i prospettici I. Sconzani e Ant. Tassi. Altri affreschi e pale d'altare eseguì per i conventi di Wilhering, Seitenstetten, Admont, Herzogenburg, per la cattedrale di Sankt Pölten, per chiese diVienna. ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] vengono ancora riferiti alcuni disegni a penna, libere copie tratte nelle chiese di Firenze dalle operedi Giotto e di Masaccio (Parigi, Louvre; Albertina diVienna), che esprimono una nuova e grandiosa concezione plastica integrata da osservazioni ...
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Pittore fiammingo (Tournai 1399 o 1400 - Bruxelles 1464). Tra gli interpreti più significativi e stilisticamente influenti della pittura nordica del Quattrocento, van der W. approdò a esiti di intenso [...] di un complesso quadro di attribuzioni e a ipotizzare una pluralità di personalità artistiche, prima fra tutte quella del cosiddetto Maestro di Flémalle. Il corpus delle operedi trittico del Kunsthistorisches Museum diVienna, databile al 1440 ( ...
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Movimento artistico che, con declinazioni diverse, si diffuse in Europa e negli Stati Uniti tra il 1890 e il 1910, e che interessò in particolare le arti applicate e l’architettura. L’a. si inserisce nella [...] Secessione (1897) ed ebbe come portavoce la rivista Ver Sacrum (1898-1903). Il rinnovamento dell’architettura iniziò, a Vienna, con l’operadi O. Wagner; J.M. Olbrich e J. Hoffmann ne furono i più significativi rappresentanti. Dal 1903 le Wiener ...
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Pittore (Taverna 1613 - La Valletta 1699). Personalità complessa, ebbe una sostanziale organicità di stile. Il suo eclettismo apparente è dato, infatti, dal desiderio di raggiungere rapidamente larghi [...] presto arricchita dallo studio della pittura neoveneta e dall'interesse per l'operadi G. Lanfranco, Domenichino, Guercino (Incredulità di s. Tommaso, Vienna, Kunsthistorisches Museum; Clorinda libera Olindo e Sofronia, 1640-45, Genova, Palazzo Rosso ...
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Pittore (Ferrara 1430 circa - ivi 1495), uno dei principali esponenti della scuola ferrarese. Nella sua pittura confluirono gli apporti della scuola di F. Squarcione, di Mantegna e della pittura nordica, [...] al servizio di Borso e di Ercole I è documentata la sua attività di disegnatore e progettista di arredi e operedi decorazione ( risalgono il Cristo di pietà (Vienna, Kunsthistorisches Museum), il S. Girolamo già nella certosa di Ferrara (Londra, ...
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autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...