Scrittore austriaco (Vienna 1862 - ivi 1931). Figlio di un celebre laringoiatra, studiò medicina, specializzandosi in psichiatria e venendo a conoscenza tra i primi delle teorie psicoanalitiche di Freud; [...] teatro, prediligendo di solito l'operadi scarsa mole, dove meglio poteva esibirsi nel suo dialogare elegante e ricco di sfumature. teatrali: Der grüne Kakadu (1899), gli assai arditi dialoghi di Reigen (1903), Der einsame Weg (1904), Komtesse Mizzi ...
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Economista (Nowy Sącz, Galizia, 1840 - Vienna 1921), professore all'univ. diVienna dal 1873 al 1903; socio straniero dei Lincei (1899). Il suo nome è soprattutto legato a un contributo di tipo analitico, [...] con le premesse fondamentali il mondo scientifico dell'economia. Rilevanti sono anche i contributi di M. alla teoria monetaria. Tra le altre sue opere: Die Irrthümer des Historismus in der deutschen Nationalökonomie (1884), Zur Theorie des Kapitals ...
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Nome che indicò prima genericamente i beni fondiari della Chiesa (a Roma e in altre regioni anche fuori d’Italia), poi, dall’8° sec., lo Stato della Chiesa. Il P. ebbe origine dalla donazione di terre [...] papi ad Avignone il P. fu teatro di lotte tra le varie signorie. Solo l’opera del cardinal Albornoz riuscì a ricostruire lo Stato ingrandì; nel periodo napoleonico fu smembrato, ma il Congresso diVienna lo restituì alla Chiesa. Tra il 1860 e il 1870 ...
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Direttore d'orchestra italiano (n. Napoli 1941), allievo di V. Vitale e B. Bettinelli e, per la direzione orchestrale, di A. Votto. La sua attività spazia da Vivaldi ai contemporanei, con particolare attenzione [...] ). Ha diretto (1993, 1997, 2000, 2004) a Vienna il concerto di Capodanno. Nel 2004 ha fondato l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini la Chicago Symphony Orchestra; direttore musicale del Teatro dell'operadi Roma dal 2009 al 2014, dal 2011 ne è ...
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Pittore, scultore, architetto (Bologna 1504 - Fontainebleau 1570). Allievo forse di Innocenzo da Imola e del Bagnacavallo, fu a Mantova con Giulio Romano per la decorazione del Palazzo del Te (1525-31), [...] di soprintendente della fabbrica e pittore di corte, assolvendo da allora soprattutto funzioni direttive e progettuali. L'operadi avvalse dell'aiuto di N. dell'Abate, 1552-56), è documentata da numerosi disegni (Louvre; Vienna, Albertina; Stoccolma, ...
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Uomo di stato greco di origine istriana (Corfù 1776 - Nauplia 1831); dal momento della nomina a segretario di stato delle Isole Ionie (1803), dedicò tutto sé stesso alla ricostruzione politica della nazione [...] I (1809), ebbe parte importante nelle trattative del congresso diVienna e anche a lui si deve se la Francia ebbe e propria guerra civile, presto domata, ma che portò comunque all'uccisione del C., ad operadi due membri della famiglia Mauromichàlis. ...
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Filosofo (Londra 1910 - ivi 1989), prof. di filosofia e di logica all'univ. di Londra, poi (dal 1959) a Oxford. Con la prima opera (Language, truth and logic, 1936; 2a ediz. 1946; trad. it. 1961) cercò [...] alcune conclusioni del neopositivismo del Circolo diVienna con la tradizione antimetafisica dell' Negli ultimi anni si è avvicinato alla filosofia linguistica non mancando di fare valere un suo peculiare interesse per i problemi epistemologici e per ...
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Nome umanistico (dal nome latino della città natale, Regiomons) dell'astronomo e matematico Johann Müller (Königsberg, Franconia, 1436 - Roma 1476). Eccezionalmente precoce, fu tra gli allievi di G. Peurbach [...] nell'univ. diVienna, all'età di dodici anni. Peurbach, morendo, affidò a R. l'incarico di portare a termine la traduzione in lat. dell'Almagesto di Tolomeo. R. fu uno dei primi che ricercarono in modo sistematico le opere originali greche, valendosi ...
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Frenologo (Longwich, Treviri, 1776 - Boston 1832). Studente di teologia dal 1791 a Treviri, si trasferì, dopo l'invasione francese, a Vienna, dove nel 1799 iniziò lo studio della medicina (vi divenne medico [...] in varie città dell'Inghilterra e dell'Irlanda (licenza del College of physicians di Londra, 1817), si trasferì infine (1817) a Parigi e s'impegnò in un'operadi capillare propaganda e diffusione delle teorie frenologiche. Gli si devono inoltre, in ...
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Generale e scrittore militare svizzero d'origine italiana (Payerne, cantone di Vaud, 1779 - Passy, Parigi, 1869). Servì sotto Napoleone I, quale aiutante di campo e poi come capo di S. M. del gen. Ney; [...] di Napoleone, passò al servizio della Russia. Ebbe un ruolo importante nel Congresso diVienna e in quelli di Aquisgrana e di guerra di Crimea; nel 1859 suggerì a Napoleone III la manovra di Magenta. La fama di J. è legata alla sua operadi teorico ...
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autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...