Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] il Liber de acquisitione Terrae sanctae; poi indirizzò al Concilio diVienna la Petitio Raymundi in concilio generali e ottenne che fosse Pensiero
Prospettiva fondamentale del pensiero e dell'operadi L. è l'idea di missione (è un momento in cui ...
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(ceco Čechy, ted. Böhmen) Regione storico-geografica dell’Europa centrale (ca. 53.000 km2 con 6.250.000 ab. stimati al 2007); costituisce la sezione occidentale della Repubblica Ceca con la capitale, Praga.
Delimitata [...] rimase legato a quello degli Asburgo. Le riforme di Maria Teresa (1740-80) tesero a fondere la B. con i restanti domini, dando impulso all’operadi germanizzazione, continuata dal centralismo burocratico di Giuseppe II (1780-90).
Nel 19° sec., anche ...
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Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] Vienna, dal 1498 al 1506), fu presto seguace di Erasmo da Rotterdam, col quale s'incontrò nel 1515, e venne considerato, prima della sua attività di e anche a rinunciare ai suoi piani di politica internazionale. Le operedi Z. sono edite, dal 1904, ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] che più hanno influenzato la complessa operadi Adorno. Fin dalla giovinezza A. si proclama marxista: si tratta di un marxismo, però, prevalentemente filosofico, recepito attraverso le opere del primo Lukács e di Korsch, e mai approfondito sul piano ...
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Stato dell’Europa Occidentale. Si affaccia sul Mare Mediterrano lungo la Costa Azzurra, circa 14 km a NE di Nizza, ed è circondato dal dipartimento francese delle Alpi Marittime. È il secondo Stato più [...] diVienna restituì M. ai Grimaldi, affidandone il protettorato al regno di Sardegna. Nel 1860, con la cessione di nel 1922), oceanografo insigne, compirono una radicale operadi riordinamento interno rinnovando i codici e l’amministrazione. ...
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Musicista (Żelazowa Wola, presso Varsavia, 1810 - Parigi 1849). Figlio di un insegnante francese (di Nancy), Nicolas Ch., e della polacca Justina Krzyżanowska. Precocissimo pianista (allievo di A. Živny) [...] di concertista. Dopo qualche soggiorno in patria e fuori (Vienna), si stabilì dal 1831 a Parigi. Rapida fu la sua ascesa alla gloria di pianista e di ove si dimentichi la precedenza chopiniana. L'operadi Ch. è quasi tutta destinata al pianoforte e ...
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Pittore austriaco (Baumgartner, Vienna, 1862 - Vienna 1918); è stato il principale esponente della Secessione viennese. Figlio dell'incisore e orefice boemo Ernst, incominciò a lavorare seguendo la professione [...] Karlovy Vary (Karlsbad), 1886-88; scalea del Burgtheater diVienna. Nel 1891 cominciarono a dipingere le lunette sopra la scalinata del Kunsthistorisches Museum. Sono i primi lavori in cui l'operadi K. si distingue da quella degli altri due membri ...
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Uomo di stato cecoslovacco (Hodonín, Moravia, 1850 - castello di Lány, Praga, 1937). Di umili natali, studiò alle università diVienna e Lipsia e nel 1882 ottenne la cattedra di filosofia all'univ. ceca [...] , M. si rifugiò in Italia, quindi a Londra, ove iniziò una febbrile operadi propaganda presso gli Alleati per la creazione, su basi democratiche, di uno stato indipendente che comprendesse Boemia, Moravia e Slovacchia. Trasferitosi in Russia dopo ...
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(pol. Kraków) Città della Polonia meridionale (756.441 ab. nel 2008), capoluogo del voivodato di Małopolskie (15.190 km2 con 3.282.378 ab. nel 2008), posta a 214 m s.l.m. sulle due rive della Vistola. [...] ° sec., per opera dei re polacchi; numerosi furono a quell’epoca gli immigrati italiani. Decadde, nel 18° sec., a causa delle guerre di Carlo XII di Svezia e dei Russi. Passata all’Austria nel 1795, fu dichiarata città libera dal Congresso diVienna ...
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Nome d'arte dello scultore bulgaro Christo Javachev (Gabrovo 1935 - New York 2020). Ha studiato a Sofia, a Praga e a Vienna. Giunto a Parigi nel 1958, si è legato al gruppo del Nouveau réalisme; nel 1964 [...] ; The Gates, Central Park, New York, 2004-05). Nel 2011 ha ottenuto, dopo decenni di attesa, l'autorizzazione per realizzare l'ambiziosa operadi copertura dell'Arkansas River, nelle Rocky Mountains (Colorado): il progetto, che avrebbe dovuto essere ...
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autosorveglianza
s. f. Controllo operato autonomamente. ◆ Quanto a Vienna, apprezzerà che Romano Prodi si dica «felice» - secondo l’agenzia «France Presse» - per il termine del boicottaggio, poiché «la Commissione non ha mai voluto isolare...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...