Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] in Europa dei principî rivoluzionarî, è stato rilevato il suo duplice atteggiamento di fronte alla rivoluzione dell'89; da una parte egli ne realizzò alcune istanze (si pensi all'opera legislativa), dall'altra ne contraddisse alcuni postulati ...
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Astronomo e cosmologo polacco (Thorn, od. Toruń, 1473 - Frauenburg, Prussia Orientale, od. Frombork, voivodato di Olsztyn, 1543). Di famiglia slesiana di lingua tedesca, ma avversa all'Ordine Teutonico, [...] . Ma questi pur importanti sfondi culturali non bastano per rendere conto della specificità dell'operadi C.; come del resto non è sufficiente, sebbene sia stata forse decisiva nell'indurlo a cercare nuove vie, nemmeno la convinzione neoplatonica, da ...
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Pittore, architetto e scultore (Colle di Vespignano in Mugello probabilmente 1267 - Firenze 1337). Massimo protagonista della civiltà artistica gotica italiana, rinnovò radicalmente il linguaggio figurativo. [...] altronde presenti ad Assisi ad operadi Cimabue, di Cavallini, di Torriti, e della scultura di Arnolfo, sono alla base romano è stato collegato il frammento di affresco in S. Giovanni in Laterano, proveniente dalla perduta Loggia di Bonifacio VIII. ...
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Figlio (Berlino 1712 - Castello di Sans-Souci 1786) di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover, fu educato, secondo precise disposizioni del padre, con la massima severità: accanto allo studio [...] di organizzatore e di condottiero, per le quali occupa un posto preminente nella storia dell'arte militare. A capo di uno statodi soli due milioni e mezzo di . Con nuova genialità seppe promuovere l'operadi ricostruzione; favorì l'agricoltura e l' ...
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Pittore (Borgo S. Sepolcro 1406 o 1412 - ivi 1492); figlio di Benedetto dei Franceschi (cognome noto anche nella forma della Francesca, che poi si è imposta nella tradizione) e di Romana di Pierino da [...] alcuni elementi della composizione (come i tre angeli) sono stati occasione di indagini interpretative, la tavola firmata con la Flagellazione (Urbino, Gall. nazionale delle Marche) rimane l'operadi P. più enigmatica e discussa, con ipotesi che ...
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Storico greco (n. 200 circa - m. 120 circa a. C.). Venuto a Roma come ostaggio nel 168, legatosi quindi col circolo degli Scipioni, poi, dopo il 146, fu designato da Roma a provvedere all'assetto della [...] da Costantino Porfirogenito. L'operadi P. era fondata su un rigoroso accertamento dei fatti mediante l'utilizzazione di fonti svariate: per le vicende più antiche delle quali non era stato spettatore, si giovò di storici di vario valore e tendenza ...
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Storico ateniese (n. 460 circa - m. 395 a. C. circa). Da giovane subì certamente l'influsso determinante della cultura retorico-filosofica dei sofisti. Eletto fra gli strateghi del 424-23, fu mandato a [...] guerra, costituì la monumentale introduzione all'operadi Tucidide. Mentre Erodoto aveva rivolto l' e dei loro capi. Anche la comprensione dei fatti, di cui T. era stato spettatore, progredì con l'allargarsi della sua visuale storica, come ...
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Attore, autore e regista teatrale italiano (Sangiano 1926 - Milano 2016). Ha innovato il teatro comico italiano attraverso spettacoli, realizzati spesso insieme alla moglie F. Rame. Sintesi dei motivi [...] padani con continue allusioni al presente. Nel 1997 gli è stato conferito il premio Nobel per la letteratura.
Opere
Fin dagli esordi negli anni Cinquanta, come attore e autore di riviste e atti unici farseschi, ha rivelato spiccate doti mimiche ...
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Pittore (Pieve di Cadore 1488-90 - Venezia 1576). Per via della discordanza delle fonti la data di nascita di T., e dunque la definizione della sua presenza nel complesso panorama artistico veneziano dell'inizio [...] la distanza tra i due maestri - anche in quelle opere, vicine per impostazione e tematiche, che hanno indotto di Carlo V e di Filippo II di Spagna. Carlo V a cavallo (1548, Prado) è esempio dell'originalità con cui T. sviluppò il "ritratto diStato ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo distato sovietico I. V. Džugašvili (Gori, Tiflis, 1879/1878 - Mosca 1953). Di modeste origini familiari (il padre calzolaio e la madre lavandaia), dal 1894 al 1899 [...] diffusione e fortuna attraverso le numerose edizioni di Ob osnovach leninizma ("Principî del leninismo", 1924) e di K voprosam leninizma ("Questioni del leninismo", 1926). Le operedi S. fino al 1934 sono state pubblicate a Mosca (Sočinenija, 13 voll ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...