Storico italiano (Paganica, L'Aquila, 1876 - Santarcangelo di Romagna 1971). Insegnò Storia moderna presso le univ. di Milano e di Roma; nazionalista, aderì al fascismo. Nei suoi studi rivolse particolare [...] sempre nell'ispirazione della scuola economico-giuridica. Un'operadi sintesi è invece Il Medioevo, in cui contemporanea, nella quale portò un interesse preminente per i problemi dello stato e della classe politica. Non per questo venne meno l' ...
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Fabio Chigi (Siena 1599 - Roma 1667), vescovo di Nardò e inquisitore di Malta (1635), nunzio a Colonia (1639) e (1643-48) presso il congresso della pace in Münster (Vestfalia), dove, obbedendo alle istruzioni [...] Francia; segretario distatodi Innocenzo X di S. Maria del Popolo, palazzo ora Odescalchi ai SS. Apostoli, ecc.). Umanista e bibliofilo, lasciò una biblioteca, che dal suo nome fu poi detta Alessandrina. Celebre il suo mausoleo, in San Pietro, opera ...
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Giambattista Pamphili (Roma 1574 - ivi 1655). Avvocato concistoriale, poi nunzio a Napoli (1621) e in Spagna (1626), cardinale (1629), successe a Urbano VIII nel 1644. Il suo pontificato fu caratterizzato [...] chiesa distato e nel 1649 riprese la guerra di Castro contro i Farnese. Sviluppò le missioni in Africa e in Oriente; con la bolla Cum occasione (1653) condannò la dottrina di Giansenio. Curò l'abbellimento edilizio di Roma giovandosi dell'operadi G ...
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Uomo politico italiano (Torino 1804 - ivi 1880); magistrato piemontese, svolse operadi vero apostolato per la fondazione di asili per l'infanzia: nel dic. 1847 collaboratore del ministro della Pubblica [...] costituzionale all'univ. di Torino (dove già in precedenza aveva svolto corsi liberi della materia); socio naz. dei Lincei (1875). Fra le sue molte opere si ricordano: Introduzione alla scienza del diritto, 1848; La chiesa e lo stato in Italia, 1866 ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] (post., 1925). ː Tutte le operedi P. sono state pubblicate in quattro volumi: Poesie, con un avvertimento di A. Baldini (1939); Carmina, a cura di M. Valgimigli (1951); Prose, a cura di A. Vicinelli: I. Pensieri di varia umanità (1946); II. Scritti ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] idealistica moderna, ma trascurando gli altri aspetti dell'operadi Descartes.
L'opera scientifica di Descartes. - Il D. è stato grande matematico, particolarmente per il nuovo metodo di indagine geometrica da lui introdotto e chiaramente illuminato ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] , esso inaugurava un nuovo genere di storiografia: è la prima opera storica moderna che rompe la tradizione annalistica, ordinando gli eventi secondo la loro interna connessione e illustrando la vita complessiva di uno stato in tutti i suoi aspetti ...
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Poeta (Zante 1778 - Turnham Green, presso Londra, 1827). Tra i massimi esponenti della letteratura italiana del neoclassicismo e del primo romanticismo, nella sua produzione si distinguono due linee letterarie [...] , cominciata nel 1810 e pubblicata nel 1816, come operadi Didimo Chierico (v.). Rappresentata nel 1811 una seconda tragedia quasi romanzesco. Di tale complessità e problematicità, costituisce una proverbiale dimostrazione lo stato frammentario nel ...
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Primo imperatore romano (Roma 63 a.C. - Nola 14 d.C.). Fondatore dell'Impero romano, la sua opera chiuse definitivamente la crisi della repubblica, ormai inadeguata a reggere lo stato attraverso l'oligarchia [...] l'operadi Cesare, salvo che A. volle evitare ogni aspetto di usurpazione e di dittatura, giustificando il suo regime dal punto di antichi ideali di libertà. L'imperatore attuò anche una grandiosa riforma dell'organizzazione dello stato (quale era ...
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Poeta (Bosisio, od. Bosisio Parini, 1729 - Milano 1799). Ordinato, senza vocazione, prete (1754), accettò il programma dell'Illuminismo e intese la poesia come forza educativa all'«utile», adottando spesso [...] della dignità umana che è centrale nella coscienza pariniana. È stato giustamente notato che il bersaglio polemico del Giorno è in primo di origine cinquecentesca, confermano poi la maturità dell'artista ormai in grado di sintetizzare in un'operadi ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...