Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] dignità dei cristiani e all’operadi comune edificazione della Chiesa, per cui tutti hanno uguali diritti e doveri, salvo che non rivestano particolari qualifiche che importino uno status diverso.
Chiesa e Stato
Sistemi teorici e dottrine. - Il ...
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Termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici [...] 19° secolo.
Come tradizionalmente veniva narrata, la storia del R. appariva operadi un’esigua minoranza, e il fenomeno della frattura fra minoranza intellettuale e popolo era stato soltanto sfiorato, ma mai sviluppato nelle sue implicazioni. Sotto l ...
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Settore della medicina che ha per oggetto lo studio clinico e la terapia dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici, distinti per origine, qualità, entità e durata delle manifestazioni. La delimitazione [...] . Questo metodo clinico-nosografico, operante su basi rigorosamente empiriche e dovuto soprattutto all’immenso lavoro di E. Kraepelin (a ragione considerato come uno dei più grandi maestri della p. clinica), è stato molto importante per il suo ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] dello sviluppo storico; ma il limite di Hegel è stato quello di aver interiorizzato il lavoro, concependolo innanzitutto non dell'economia politica classica inglese e, in particolare, dell'operadi Smith e Ricardo, cui la sua attenzione s'era già ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (653 km2 con 158.247 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata nella bassa pianura, nell’area meridionale del delta padano, a poca distanza dal Mare Adriatico, cui è congiunta [...] dalla conquista e pacificazione completa della Padania a operadi Roma, crescendo ancora d’importanza quando Augusto napoleonico, del dipartimento del Rubicone. Tornata a far parte dello Stato pontificio nel giugno 1815, fu teatro dei moti del 1831 ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] 'operadi un Boccaccio, osservatore della vita terrena nella sua varietà e straordinarietà, già privo però di : culmina nel Machiavelli, pur assertore per il laico De S. dello stato moderno, e nell'Ariosto, classico cultore dell'arte per l'arte. Il ...
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Scrittore politico (Bene, od. Bene Vagienna, 1544 - Torino 1617). Gesuita dal 1560, lasciò nel 1580 l'Ordine per urti coi superiori; dal 1582 divenne segretario di s. Carlo Borromeo. Nel 1585 fu in Francia, [...] le sue idee politiche, dopo un primo abbozzo (De regia sapientia, 1583), nella opera sua più famosa, Della Ragion diStato, in 10 libri (1589), cercando in essa di affermare la supremazia dei valori etici e religiosi sulle istanze utilitarie della ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] chiude una lotta secolare tra gli Stati italiani per l’egemonia e sancisce il nuovo principio dell’equilibrio.
1462: affermazione del principato di Mosca per operadi Ivan III.
1479: unione delle corone di Aragona e Castiglia attraverso il matrimonio ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] luogo delle m. d’oro circolavano i biglietti di banca o diStato a corso legale in esse convertibili, e questo avuto maggiore diffusione è la cosiddetta teoria quantitativa, già affiorante nelle operedi J. Bodin, B. Davanzati, D. Hume, J. Locke, ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi suscettibili di misura e di descrizione quantitativa: basandosi sulla raccolta di un grande numero di dati inerenti ai fenomeni in esame, e [...] rispetto alle altre discipline (17° sec.) a operadi V.L. von Seckendorff e soprattutto di H. Conring. Il primo, nel 1656, attribuì alla nuova disciplina il compito di descrivere la vita degli Stati sotto il triplice aspetto del territorio, del ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...