NEGRO
G. Becatti
Tra le varie popolazioni barbariche del mondo antico, la negra ha più d'ogni altra attratto l'interesse degli artisti che ne hanno dato vivaci caratterizzazioni. Sebbene sotto il nome [...] che dovevano venir avvicinati ai multiformi dèmoni cabirici.
Teste di n. erano state anche prese come motivo decorativo della phiàle d'oro che il simulacro della Nemesi di Ramnunte, operadi Agorakritos, teneva nella mano destra, e Ch. Picard ha ...
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NINFEI E FONTANE (νυμϕαῖον, nymphaeum; κρήνη, fons)
S. Meschini
Il termine n. indica, letteralmente, un luogo o santuario dedicato alle ninfe (v.). Solo per l'età ellenistica e romana è stato applicato [...] il santuario di Apollo, scavata in un primo tempo nella roccia, ma con varie opere in muratura di quello di Roma. L'origine di tal nome è stata spiegata dal punto diVienna 1890, passim; n. di Side: A. M. Mansel, in Arch. Anz., 1956, pp. 86 ss.; n. di ...
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PONTE (γέϕυρα, pons)
J. Briegleb
Costruzione architettonica per facilitare il passaggio di una via di comurncazione, talvolta anche di un acquedotto (v.), sopra un ostacolo naturale, per lo più un fiume, [...] stata simile a quella di p. menzionati.
Ponti di barche. - Quando si rendeva necessario creare molto presto una possibilità per attraversare un fiume non passabile a guado - come succedeva soprattutto durante operazioni en 1894-1895, Vienne 1903, pp. ...
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Vedi MARIA dell'anno: 1961 - 1961
MARIA
C. Bertelli
Madre di Gesù. Sino al VI sec., che segna il limite cui si spinge la presente opera, sembra di poter distinguere tre periodi nell'iconografia antica [...] di Capua (Basilica Suricorum).
La testa, giovanile, di una velata, di proporzioni colossali, nel museo di Smirne, è stata tentativamente identificata con una statua di culto di cum infante sedentis apud antiquos, Vienna 1920; B. Kleinschmidt, Maria ...
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L'Europa in eta protostorica. I Celti
Daniele Vitali
I celti
Fonti storico-letterarie
Nell’antichità i Celti furono conosciuti con nomi diversi: i Greci li chiamarono Kελτοί e Γαλάται; quest’ultimo [...] per la prima volta dei Germani. L’operadi Cesare si integra con quanto ci è giunto di Posidonio. Dopo la sottomissione dei Galli a . Essendo diffuso principalmente in Piccardia è stato anche definito “santuario di tipo belga” e attribuito in primis ...
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TESEO (Θησεύς)
E. Paribeni
È insieme con Eracle l'eroe più glorioso e più popolare del mondo ellenico. Tale popolarità peraltro è un fatto relativamente recente e dovuto in massima parte al sempre più [...] stato distrutto quasi immediatamente dopo la sua erezione e di conseguenza non avrà potuto servire a lungo di fonte per altre opere Atena nello skỳphos del Pittore Lewis del museo diVienna dove compaiòno probabilmente anche i due figli bambini ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Arte norico-pannonica
Lothar Eckhart
Ortolf Harl
Arte norico-pannonica
di Lothar Eckhart
L’arte del Noricum romano sembra essere [...] operedi notevole originalità, il suo carattere autonomo non è stato ancora adeguatamente messo in rilievo e talvolta è stato (a sud diVienna), posta a delimitazione di una tomba a inumazione tardoantica, getta luce su un tipo di sepoltura di cui non ...
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SALISBURGO
F. Fuhrmann
(lat. Iuvavum; ted. Salzburg)
Città dell'Austria, capoluogo dell'omonima regione, caratterizzata in modo singolare dalla sua posizione geografica all'interno di un bacino percorso [...] da citare la c.d. croce di Ruperto, opera forse di origine insulare del 700-750 ca. (Salisburgo, Dommus.), il calice di Tassilone, del 770 ca. (Kremsmünster, Schatzkammer), e l'Evangeliario di Cutberto, del 780-790 ca. (Vienna, Öst. Nat. Bibl., 1224 ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] stati definiti, si possono far spesso corrispondere maniere diverse di utilizzare direttamente le opere antiche scuola palatina si ricollega specialmente la Bibbia diVienna, capolavoro impregnato di cultura ellenistica fin nella resa dei colori e ...
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RHYTON (ῥυτόν: ῥέω, scorrere)
K. Tuchelt
Definizione usata generalmente per boccali e vasi da libagione che, oltre a un foro più grande da usarsi per riempirli, ne hanno anche uno più piccolo che serve [...] di coppe a testa di animale nella a) regione dei laghi di Van e di Urmia (ingenti rinvenimenti sono statidi animale coincide d) con l'opera ., ii, fig. 129 passim; Maraghiannis-Pernier-Karo, Antiquités Crétoises, Vienna, I, tav. 32, 16; 39, 8; 39, 10, ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
ruota
ruòta (region. o ant. e letter. ròta) s. f. [lat. rôta]. – 1. Organo meccanico a forma di disco, che può ruotare attorno a un asse passante per il suo centro e contemporaneamente, in taluni casi, spostarsi in direzione perpendicolare...