Genere teatrale cinese, detto anche jingju o jingxi ("teatro della capitale"), costituito da una combinazione di canti, recitazione e sequenze gestuali codificate (movimenti, lotte e acrobazie). Sintesi [...] il genere si sviluppò nella capitale a partire dalla fine del 18° sec., fondandosi sulla tecnica di attori-danzatori. Non utilizza in genere pièces intere, ma un'antologia di episodi tratti da drammi diversi, già concepiti per poter essere assemblati ...
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Pechino (cin. Beijing) Città capitale della Cina (19.617.963 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata nella sezione nord-orientale del paese, un centinaio di km a NO di Tianjin, [...] de Meuron; piscina, studio PTW; ecc.); della sede televisiva nazionale (R. Koolhaas); di residenze (S. Holl).
Per il genere teatrale cinese ➔ Pechino, operadi.
Per l'uomo diPechino (Sinanthropus pekinensis o Homo erectus pekinensis) ➔ Zhoukoudian. ...
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Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia [...] . Una monumentale shendao (via degli spiriti) si dispose in direzione dei mausolei imperiali Ming, nei pressi diPechino; malgrado l’imponenza di quest’opera, nel complesso la statuaria rivela minore vigore e potenza d’espressione rispetto agli esiti ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] '', il più famoso dei quali è l'OperadiPechino) per sfuggire agli obblighi della propaganda. Negli spettacoli delle opere tradizionali i combattenti morti ritornano sotto forma di spettri, sicché in quelle antiche favole feudali − annota o immagina ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] classico Kunqu, che ha dominato la scena per circa trecento anni prima di essere soppiantato dall'OperadiPechino nel corso del 19° secolo. In questo genere d'opera, oggi il più diffuso, il canto, quasi esclusivamente solistico, si accompagna a ...
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maschera
Mirella Schino
Un volto finto
Una maschera è un volto finto. Può essere costruita in modo da coprire tutta la testa o l’intero viso o solo la sua parte superiore. Una maschera, ovvero un volto [...] i teatri-danza asiatici. Talvolta in alcuni generi teatrali orientali – per esempio il kabuki giapponese, il kathakali indiano, l’operadiPechino in Cina – gli attori trasformano il proprio volto non attraverso una vera maschera ma tramite un trucco ...
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Attrice cinematografica cinese, nata a Shenyang (provincia del Liaoning) il 31 dicembre 1965. Interprete molto conosciuta dal pubblico occidentale, è stata la protagonista di alcune delle opere più famose [...] poi diretta da Chen Kaige in Bawang bie ji (1993; Addio mia concubina), dove impersona una prostituta che sposa un attore dell'OperadiPechino, da Huang Shuqin in Hua hun (1994, noto con il titolo Soul of the painter), da Clara Law e Stephen Shin in ...
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La musica*
Giovanni Morelli
Credo che sul far dell'avvio di un resoconto sulla musica e sulla vita musicale vissuta a Venezia in quell'ultimo lungo scorcio di storia secolare, che si fa partire dal [...] lontane" - come fu per la imprevista visita dell'OperadiPechino nel corso del diciottesimo Festival.
Riprendo e ripeto: quando 'qualcosa' sembrava fiorire, sull'onda di un promettente impianto di nuove risorse, la Società fenicea si ritirò dal ...
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PAONE, Remigio
Daniela Manetti
PAONE, Remigio. – Nacque a Formia (Latina) il 15 settembre 1899, da Giuseppe, medico chirurgo, e da Tullia Amante.
Dopo il liceo classico si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza [...] e ingaggiò compagnie straniere, come il Théatre national populaire diretto da Jean Vilar, l’Old Vic di Londra, la Comédie française, l’OperadiPechino, l’American national ballett.
Ricoprì molte cariche: dal 1949 al 1964 fu gerente dell’Associazione ...
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Kung fu
Giona Antonio Nazzaro
Genere dedicato alle tecniche orientali di combattimento a mani nude, sorto a Hong Kong verso la fine degli anni Sessanta. Il cinema di k. f. (gongfu pian) nacque come [...] regista per mettere in scena e coreografare i combattimenti. L'altro grande istruttore di arti marziali del cinema hongkonghese fu Han Yingjie, ex attore dell'OperadiPechino noto al pubblico occidentale per avere coreografato Xia nü (1970; A touch ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
effetto vetrina
loc. s.le m. Condizione di visibilità, possibilità di essere conosciuti e di ottenere pubblicità. ◆ Amnistia e indulto sarebbero «una precondizione» per «affrontare poi problemi strutturali». Del pericolo di proteste «violente»...