Essere sovrumano, ministro di Dio presso gli uomini per annunciare e fare eseguire la sua volontà. Il termine greco ἄγγελος («messaggero») applicato a messi divini (Hermes, Iride, la Fama, talvolta in [...] come s. Michele) crebbe nel Medioevo, soprattutto per operadi s. Bernardo. Poi l’accettazione dell’aristotelismo condusse arte bizantina, e per influsso di questa anche nell’arte occidentale, vestono come dignitari dicorte, con tunica, dalmatica e ...
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Storico e letterato (Vignola 1672 - Modena 1750). Ecclesiastico, M. orientò tutta la sua operadi storico entro un'intuizione e concezione del mondo adeguata alle esigenze della sua fede. Compilò la monumentale [...] Rinaldo I d'Este. La corte estense gli offrì ogni comodità di studio: M. trovò a Modena le condizioni di tranquillità necessarie al suo lavoro europea. Su questo piano si ricordano altresì l'opera Dei difetti della giurisprudenza (1742), in cui è ...
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Nobili greci, detti gli "apostoli degli Slavi" (Cirillo 827-869; Metodio 815 circa - 885), erano figli del magistrato Leone, legato alla cortedi Bisanzio. Alla morte del padre, sotto la protezione del [...] il loro avvicinamento politico a Bisanzio. Poi nell'863 furono inviati a predicare in Moravia, dove svolsero larga operadi proselitismo (fu cominciata a tale scopo da C. la traduzione della Sacra Scrittura, che continuerà poi Metodio); accusati ...
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Predicatore (Grójec, Varsavia, 1536 - Cracovia 1612); a Roma entrò nella Compagnia di Gesù; tornato in Polonia, fu il primo rettore dell'univ. di Vilnius (1579); passato a Cracovia, fu predicatore alla [...] Sigismondo III Vasa, come cappellano dicorte, e divenne uno dei più validi sostenitori della Controriforma. Sua opera principale sono le Kazania Sejmowe ("Prediche alla Dieta", 1597), in cui propugna una riforma radicale dello stato polacco nel suo ...
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Scrittore e prelato diplomatico (Santa María de Nueva Segovia 1404 - Roma 1470). Fu dapprima alla corte dei re di Castiglia Giovanni II ed Enrico IV; stabilitosi poi a Roma, vi ricoprì numerose cariche [...] custodia il Platina, che l'introdusse come interlocutore nel De falso et vero bono; fu in relazione anche col Bessarione e apprezzato dagli umanisti. Lo scritto più noto, tradotto in varie lingue, è un'operadi morale, Speculum vitae humanae (1468). ...
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Agiografo bizantino (secc. 10º-11º), al servizio della corte imperiale bizantina, al tempo dell'imperatore bizantino Basilio II il Bulgaroctono (976-1025); raccolse una vasta serie di racconti agiografici, [...] leggende, sicché riesce oggi piuttosto difficile determinare il nucleo originale e fondamentale dovuto a Simeone. A lui si attribuiscono anche altre opere, di contestata autenticità. Festeggiato nella Chiesa greco-ortodossa come santo il 28 novembre. ...
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Popolare predicatore tedesco (Kreenheinstetten, Baden, 1644 - Vienna 1709), agostiniano scalzo. Figlio di un oste, studiò presso i gesuiti a Ingolstadt e i benedettini a Salisburgo; nel 1662 entrò in convento [...] ordinato sacerdote nel 1668. Nel 1677 fu nominato predicatore dicorte dall'imperatore Leopoldo I e presto divenne celebre per nel Wallenstein). Oltre a numerose raccolte di prediche, va ricordata l'ampia opera Judas der Erzschelm (4 voll., 1686 ...
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ZARATHUSTRA
Antonino Pagliaro
È il nome del fondatore della religione mazdaica che dall'età degli Achemenidi fino alla conquista araba fu la religione nazionale dell'Īrān (v. zoroastrismo). La forma [...] la notorietà che alla forma originaria creò il titolo della celebre operadi F. Nietzsche, non diedero prevalenza a quest'ultima forma.
se non demoni. L'accoglienza che Z. riceve presso qualche corte è fredda e ostile. "Non ha reso lieto lo schiavo ...
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Nel nuovo ordinamento della Corte d'assise (decreto legislativo 23 marzo 1931, n. 249), il collegio di questa corte risulta composto di 2 magistrati e di 5 assessori popolari: questi ultimi in qualità [...] chiamati a prestare servizio per ciascuna sezione della Cortedi assise, ma solo cinque prestano in ciascun di giudici ora di assessori presso i tribunali dei vescovi. Il codice di diritto canonico permette al giudice unico di servirsi dell'operadi ...
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Alessandro Farnese (Canino 1468 - Roma 1549). Papa dal 1534, il suo pontificato fu segnato soprattutto dalla reazione contro il protestantesimo. Approvò l'ordine dei gesuiti, costituì la Congregazione [...] pensava di avviarsi alla carriera diplomatica e andò a Firenze per istruirsi nella corte del Magnifico di Clemente VII. Il primo frutto della sua politica di neutralità tra Francia e Impero fu la conclusione della tregua di Nizza (1538); opera ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...