ZEYER, Julius
Scrittore cèco, nato a Praga il 26 aprile 1841, morto ivi il 29 giugno 1901. Appartiene a una generazione maturata in un tempo in cui i "risvegliatori" nazionali avevano già in gran parte [...] opera loro, in cui la coscienza nazionale slava si era già destata in tutti i ceti della popolazione, in cui i "giovani" sentivano il bisogno di ), si riferisce alla vita dicorte pietroburghese dell'epoca di Elisabetta e di Caterina.
Verso la fine ...
Leggi Tutto
VERANZIO, Fausto
Eleonora Zuliani
Scienziato e letterato, nato a Sebenico nel 1551, morto a Venezia nel 1617. Ereditò dallo zio Antonio (v.), presso cui trascorse la sua prima giovinezza, l'amore per [...] . Da Rodolfo II ottenne un impiego nella cancelleria dicorte a Praga e, in seguito, varî altri incarichi. Alla prematura morte della moglie, abbracciò il sacerdozio e nel 1594 fu vescovo in partibus di Gzanad; ma poco dopo lasciò l'Ungheria e ...
Leggi Tutto
Ī Nome di due antichi poeti persiani. Il primo, detto Asadī il Vecchio, visse tra la fine del sec. X e la prima metà dell'XI nel cerchio letterario della corte ghaznevide (una leggenda di ben scarso valore [...] , Parigi 1926).
Bibl.: H. Ethé, Über persische Tenzonen, in Atti del V Congr. Intern. Orient., Berlino 1882, II, pp. 48-135 (sull'operadi A. il Vecchio); id., in Grundriss der iran. Philol., II, p. 226-28; E. G. Browne, A literary hist. of Persia, I ...
Leggi Tutto
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] , ai congeniali studî letterarî, aiutato dai letterati della cortedi Roberto d'Angio; le relazioni paterne gli aprivano tutte è che il B., il quale aveva consacrata tutta la sua opera in volgare al "servigio" e all'esaltazione della donna e d ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (Parigi 1628 - ivi 1703), fratello di Claude, Nicolas e Pierre. Ebbe un'importante posizione ufficiale, come «commis de la surintendance des bâtiments» (1664), per la quale agì da intermediario [...] fra Colbert e gli artisti della cortedi Luigi XIV. Accademico di Francia dal 1671, P. è noto per le sue fiabe in 'architettura. Dopo la morte di Colbert, si dedicò più alacremente all'attività letteraria.
Opere
Dopo alcuni tentativi lirici assai ...
Leggi Tutto
Storico e scienziato (Venezia 1514 - ivi 1570). Studiò filosofia, matematica e astronomia a Padova. Mandato ambasciatore nel 1548 presso la corte inglese, nel 1550 fu nominato, benché laico, coadiutore [...] l'attiva partecipazione, in tale veste, alle ultime sessioni del Concilio di Trento (1562-63), la carica non lo distolse dalla sua attività culturale. Alle opere già composte in precedenza (Exquisitae in Porphyrium commentationes, 1542; commento alla ...
Leggi Tutto
Poetessa francese (n. Venezia 1364 circa - m. forse Poissy 1429 circa), figlia di Tommaso da Pizzano, astrologo e medico che verso il 1368 passò alla cortedi Francia. Andò sposa a 15 anni al notaio reale [...] E. Castel, ma rimase vedova prestissimo. In tutta l'opera sua ricorre l'esaltazione delle virtù femminili, principalmente nella Cité des dames e nel Livre des trois vertus. La sua poesia, morale e allegorica, risente della maniera d'Eustache Des ...
Leggi Tutto
BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] anùco ferrarese fu Ercole Strozzi, uomo dicorte sì e fin troppo esperto di cortesie e di amori, ma innanzi tutto squisito poeta rappresentato in quegli anni dalla monumentale edizione delle operedi Arístotele, dedicata da Aldo al suo protettore.
...
Leggi Tutto
CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] ascrizione alla categoria dei giullari o a quella dei poeti dicorte. Ma non manca, una varia gamma di posizioni intermedie. Quasi generale è comunque il rilievo attribuito ai due registri dell'opera, quello "aulico" e quello "popolare" e l'impegno a ...
Leggi Tutto
GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] 1971, pp. 261-284; R. Ambrosini, Analisi semiologica dell'operadi G. da L., in Bollettino del Centro studi filologici e , 160-162, 227-236; F. Bruni, La cultura alla cortedi Federico II e la lirica siciliana, in Storia della civiltà letteraria ...
Leggi Tutto
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...