Umanista (Rimini 1405 - ivi 1475). Buon conoscitore del latino e del greco, spaziava spesso in altri campi della cultura. La sua fama è infatti legata soprattutto ai 12 libri De re militari, composti tra [...] della vita e cultura umanistica e artistica della cortedi Rimini nel momento del suo maggiore splendore. Altro aspetto caratteristico è il corredo di disegni di macchine da guerra e dioperazioni e apparati militari, che appaiono in quasi tutti ...
Leggi Tutto
Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore dioperedi critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti [...] di diritto civile a Siena (1516-18), passò quindi alla corte pontificia, fu al servizio d'Ippolito de' Medici, poi di Pier Dei giovanili interessi giuridici rimane traccia nell'unica opera latina di T., De corruptis verbis iuris civilis (forse 1516 ...
Leggi Tutto
Poeta (Stoccolma 1740 - ivi 1795). Cresciuto in ambiente borghese e pietista, ma venuto presto in contatto, grazie al suo ingegno, con i circoli aristocratici, con artisti quali J. T. Sergel ed E. Martin [...] Corte, lasciò i più o meno casuali impieghi nella capitale per dedicarsi a quella vita scapigliata e gaudente che gli offriva la Stoccolma del secondo Settecento. Al di popolari, canzonette francesi, arie diopere e perfino canti liturgici, attingendo ...
Leggi Tutto
Letterato e "libertino" (Parigi 1541 - ivi 1603). Sacerdote, predicò spesso dinanzi alla corte. Amico di Montaigne, è una delle personalità più singolari del Cinquecento francese. Il Traité de la sagesse [...] la teologia razionale della Scolastica, come valutazione positiva dell'atteggiamento scettico e come messaggio di tolleranza: di qui la fortuna dell'opera - censurata dalla Sorbona e ristampata poi, emendata, in una seconda edizione - insieme a ...
Leggi Tutto
Poeta e drammaturgo francese (Parigi 1532 - ivi 1573). Godé, come autore di teatro, della protezione della corte, ma ebbe varie disavventure finanziarie; caduto in disgrazia, morì nella miseria. È noto [...] tormento, un suo senso della misura. Più importante la sua opera drammatica: diede alla Francia (imitando gli antichi, e gli classica, Cléopâtre captive (rappresentata a Reims, dinanzi alla corte, nel 1553), che ha parti assai belle, pur nella ...
Leggi Tutto
Letterato e filosofo greco (4º-3º sec. a. C.) della cortedi Tolomeo I Sotere re d'Egitto, fu scolaro di Pirrone, ma pose a base della sua morale l'autarchia (αὐτάρκεια), non l'atarassia pirroniana. È [...] . Sono più note, perché sfruttate da Diodoro e da lui ricostruibili, due opere romanzesche: una sull'Egitto, in cui E. vuol dimostrare la dipendenza dall'Egitto di tutta la cultura del suo tempo, l'altra sugli Iperborei, utopia moraleggiante che ...
Leggi Tutto
Poeta fiammingo (Damme, Bruges, 1235 - ivi, dopo il 1294), visse per qualche tempo a Maerlant, nell'isola di Oost-Voorne, sede d'una piccola corte. Durante questo soggiorno compose parecchi romanzi cavallereschi [...] 1257-60 circa; Histoire van den Grale, 1261 circa) o su fonti medievali. Ma l'opera più importante è il rifacimento dello Speculum historiale di Vincenzo di Beauvais (Spiegel historiael, 1283 circa, completato da altri). Le sue canzoni, ispirate a un ...
Leggi Tutto
Poeta e musicista inglese (Londra 1567 - ivi 1620). Autore del testo e della musica di numerose canzoni e masques che venivano rappresentate a corte. Ricordiamo Bookes of ayres (1613-17) e un'opera teorica [...] Observations on the art of English poesie (1602) in cui è auspicata l'abolizione della rima ...
Leggi Tutto
Scrittore veneziano della prima metà del secolo XVI, prelato della cortedi Roma e canonico di Ceneda, ebbe amicizia con P. Bembo, con G. Della Casa e con P. Aretino.
L'opera sua principale apparve in [...] sei novelle molto licenziose e senza grande novità d'invenzione e abilità di racconto: la sesta, ch'è la più bella, diede fama alla , apparve nel 1545 fra le prose del Brevio come opera sua; di qui un lungo dibattito intorno alla sua vera paternità, ...
Leggi Tutto
Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] essere un interminabile repertorio di freddure e concetti di scarso valore, l'Adone risulta dunque un'opera che, contrariamente a potere e dei centri culturali, tra cui, accanto alle corti, assumevano sempre più rilievo le accademie. E mentre un ...
Leggi Tutto
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...