DI GIACOMO, Salvatore
Angelo Pellegrino
Nacque a Napoli da Francesco Saverio e Patrizia Buongiorno il 12 marzo 1860. Conseguita la licenza ginnasiale presso il collegio della Carità, si iscrisse nel [...] , e veniva usato persino a corte. Infatti il D. rimane sempre un borghese che scrive in modi dialettali, un puro intellettuale che nella cultura popolare opera selezioni e trasceglie, che semmai risulta "popolare" di ritorno, nel senso della vasta ...
Leggi Tutto
DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] ottenne la carica di giudice della Gran Corte pretoriana di Palermo. Nel 1790, nella Nuova Raccolta diopuscoli di autori siciliani (III 1794 dal principe di Caramanico, viceré di Sicilia (Palermo 1794), in cui elogiava l'opera riformatrice del governo ...
Leggi Tutto
Opera (1505) in tre libri del letterato P. Bembo (1470-1547), sotto forma di dialogo in prosa volgare, dedicata a Lucrezia Borgia.
Deriva il titolo dal luogo, Asolo, alla cortedi Caterina Cornaro, regina [...] di Cipro, dove s'immagina che in tre giornate, tre giovani, Perottino, Gismondo e Lavinello, conversino con altrettante fanciulle su diversi aspetti dell'amore, affrontando anche la teoria platonica. ...
Leggi Tutto
DI GIOVANNI, Girolamo
Rosario Contarino
Nacque intorno alla metà del sec. XVI a Palermo da Francesco, barone del Parco, e da Delizia Del Carretto, entrambi esponenti di casati altolocati di estrazione [...] . Non mancano i giardini incantati e la cortedi Venere, stanziata nella casalinga Isola delle Femmine , f. 1021; V. Di Giovanni, Palermo restaurato... (1615), in Opere storiche inedite sulla città di Palermo, a cura di G. Di Marzo, Palermo 1872, I, ...
Leggi Tutto
Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] Giulio II; dal gennaio al marzo 1504 fu di nuovo alla corte del re di Francia. Intanto, nel settembre 1502, era stato deca di Tito Livio (1513-17 circa), il capolavoro machiavelliano, grandiosa operadi meditazione storico-politica in forma di libera ...
Leggi Tutto
Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] marchese d'Argenson, suo vecchio compagno di collegio, migliorò la posizione di V. nell'ambiente della corte francese, fino ad allora a lui secolo di Luigi XIV. ▭ Sotto il riguardo strettamente scientifico l'ambito nel quale V. lasciò l'operadi ...
Leggi Tutto
Poeta (Reggio nell'Emilia 1474 - Ferrara 1533), figlio di Niccolò e Daria Malaguzzi Valeri. È il maggiore poeta italiano dell'epica cavalleresca. Nel 1516 uscì la prima edizione dell'Orlando furioso, poema [...] commedie. La caratteristica principale dell'Orlando furioso, prima operadi un autore non toscano nella quale viene usato il passò alla cortedi Alfonso I d'Este duca di Ferrara, e ne fu contento, perché il nuovo ufficio lo costringeva di rado ad ...
Leggi Tutto
Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] dall’anno successivo, nel quale la Corte Suprema invalidò alcuni provvedimenti che non erano well to arms (1929), così come nei racconti di In our time (1925), affina quell’operadi condensazione del linguaggio che diverrà cifra pressoché costante del ...
Leggi Tutto
Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] risma; divenne, più o meno, "uomo dicorte", dolorosamente crucciato e sdegnoso di tale condizione. Sperò forse in un primo muove Virgilio, ma è da lui preceduta nell'operadi elevazione e di sublimazione di sé e di tutti gli uomini che D. canta nel ...
Leggi Tutto
Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] di Lombez, in Guascogna; indi passò alla corte del cardinale Giovanni, fratello di Giacomo, ad Avignone. Nel 1333, nel corso di della madre, vanno dal 1333 al 1354; l'operadi raccolta e di revisione di esse passò per tre fasi, negli anni intorno al ...
Leggi Tutto
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...