Architetto, scultore, pittore e miniatore (Firenze 1531 - ivi 1608). Cresciuto a Firenze, lavorò per Cosimo I e per suo figlio Francesco. Architetto, s'ispirò all'Ammannati, ricercando lievi effetti pittorici. [...] del tardo manierismo fiorentino. Sua prima opera architettonica fu la villa di Pratolino (1569-80), demolita nel 1822. Costruì (1574) il casino di San Marco, palazzo di città del principe Francesco, ora palazzo della Corte d'appello. Progettò poi la ...
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Architetto fiorentino (Firenze 1571 - ivi 1635). Allievo del padre, Alfonso, e di B. Buontalenti, artista versatile (scenografo, incisore) e anche matematico, per la sua posizione ufficiale alla corte [...] ampliò palazzo Pitti e il Poggio Imperiale, attenendosi alla tradizione cinquecentesca. Suo figlio Alfonso II (Firenze 1600 circa - ivi 1656) ne continuò l'opera a palazzo Pitti, nel giardino di Boboli e al Poggio Imperiale; fu anche ottimo incisore. ...
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Orafo e medaglista (Mondonico, Brianza, 1452 circa - Roma 1527 circa). Dal 1480 ai servizî del duca di Milano, risiedette dal 1505 a Roma, ove lavorò per la corte papale. Non si ha nessuna sua opera certa; [...] stampi in bronzo, o placchette, rappresentanti il Ratto di Ganimede e la Pugna dei Centauri con i Lapiti (Washington, National Gallery of Art, Kress Collection) e la medaglia di Giulio II che reca, sul verso, il progetto di Bramante per S. Pietro. ...
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Pittore (Stradella 1723 - Parma 1803). Studiò a Firenze con V. Menni e poi a Parigi, con F. Boucher. Pittore ufficiale della cortedi Parma, fu abile ritrattista. La sua opera principale è La famiglia [...] di don Filippo di Borbone (1758-59 circa), nella Galleria nazionale di Parma. ...
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pittura
Simona Rinaldi
Rappresentare il mondo dentro e fuori di noi con forme e colori
La pittura è certamente la più nota e praticata tra le arti, ed è anche la più stimolante per gli artisti che nel [...] nel terreno circostante.
L’immagine del pittore all’operadi fronte al cavalletto con tavolozza e pennelli risale al si può vedere nell’Adorazione dei magi di Gentile da Fabriano e nella cortedi Ludovico Gonzaga dipinta da Mantegna nella Camera ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] . L'esistenza in ambito urbano di orti e terreni coltivabili, dicorti che separano la struttura abitativa dalla strada, è stata vista come una delle cause che hanno facilitato l'operadi alterazione o di interruzione dei percorsi viari, determinando ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] gotica in Italia, I, Napoli 1968; F. Bologna, I pittori alla corte angioina di Napoli 1266-1414, Roma 1969; P. D'Ancona, Nicolò da Bologna è esemplificata da un nucleo dioperedi provenienza locale, ma di estrazione internazionale, che tocca il ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] il Cristo, S. Giovanni Evangelista e la Maddalena.
Giotto a Napoli
La fama di G. non poté non attirare l'interesse della corte angioina di Napoli, formidabile committente diopere d'arte, dove il maestro giunse nel 1328, forse chiamatovi tramite il ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] , si ritrova in opere degli anni successivi: per es. nella coperta di evangeliario di Teodolinda (ca. 600; Monza, Mus. del Duomo), in cui si tende oggi a riconoscere con valide ragioni un prodotto dell'arte dicorte longobarda, piuttosto che ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] medesima chiesa, ricordata dallo storico aretino come operadi G. (Vasari, Le Vite, II, 1967 15: 4, 10, 14 n. 5; E. Castelnuovo, Un pittore italiano alla cortedi Avignone. Matteo Giovannetti e la pittura in Provenza nel secolo XIV, [Torino] 1962, ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...