GATTILUSIO, Luchetto
Roberto Gigliucci
Figlio di Giacomo e di Alasina Usodimare, nacque a Genova non oltre il 1230, probabilmente nel terzo decennio del secolo (risulta da un documento che nel 1248 [...] , poiché la prima è perduta). In esso il G. si rivolge prima di tutto a Riccardo di Cornovaglia, rimproverato di essere inerte, dioperare vanamente (obra d'aragna, operadi ragno) e di non fare il possibile per avere l'Impero. Quindi si indirizza ad ...
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BERNARDONI, Pietro Andrea
Silvana Simonetti
Nacque a Vignola il 30 giugno 1672 da Francesco e Lodovica Monsi. Sin dalla più giovane età dimostrò notevole attitudine agli studi letterari, che coltivò [...] essi contribuirono ad influire sullo spirito e sullo stile dell'opera tardo-barocca viennese con la semplicità, pur nell'adattamento alle aristocratiche esigenze dicorte, con il decoro e la scorrevolezza strutturale peculiari del Bernardoni ...
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DEL BENE, Bartolomeo (Baccio)
Paolo Procaccioli
Nacque il 9 nov. 1514 probabilmente a Firenze, e non in Valdelsa (come ipotizzavano il Negri e il Couderc), dal banchiere Niccolò di Albertaccio di Vieri [...] ebbe quattro figli: Giuliano, che il padre introdusse alla corte francese e poi, con il matrimonio di Margherita di Francia e di Emanuele Filiberto di Savoia, a quella piemontese; Alfonso, autore diopere storiche, per il quale ottenne da Caterina de ...
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CARMELIANO, Pietro
Massimo Firpo
Nacque nel 1451 da Giovanni (Zanino) Fava di Valle Sabbia, in territorio bresciano, e solo più tardi mutò il suo cognome in quello più nobile e solenne di Carmeliano, [...] Hexasticon, premesso alla traduzione inglese dell'operadi Dominicus Mancinus, Libellus de quattuor virtutibus fino a oltre il 1527 era titolare di uno stipendio di 40 sterline all'anno come suonatore di liuto dicorte e che ripetutamente, ma credo a ...
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MANZINI, Giovanni
Paolo Falzone
Nacque da Paoluccio intorno al 1362 a Motta, piccolo borgo della Lunigiana poco distante da Fivizzano.
Una trentina di sue lettere (Biblioteca apostolica Vaticana, Vat. [...] , tra le sue letture, operedi carattere devozionale e teologico, di cui sembra di cogliere un riflesso, per ciò C. Vasoli, G. M. da Fivizzano: un umanista tra le lettere, la corte e le armi, Fivizzano 1980; Id., Un umanista tra le lettere e le ...
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GORI, Anton Francesco
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 9 nov. 1691 da Carlo Giacinto e Pellegrina Sacconi, di famiglia agiata. Della sua educazione conosciamo ben poco. Il padre avrebbe voluto che [...] . Fu benvoluto a corte anche grazie all'amicizia influente di Marc-Antoine de Beauvau principe di Craon; il 5 apr. 1743 la segreteria di Stato, nella persona di Gaetano Antinori, lo incluse fra i Deputati alla revisione delle opere che si stampavano ...
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GIOVANNI Diacono (Giovanni Immonide)
Paolo Chiesa
Era probabilmente romano e di ricca famiglia, se è vero che aveva alla Suburra un possedimento piuttosto vasto, dove erano edificati un'abitazione, un [...] ulteriori riscontri di un suo eventuale allontanamento dalla corte papale o di una sua di Clemente a Roma a operadi Cirillo e Metodio, nonché la morte di Cirillo e la sua sepoltura nella basilica di S. Clemente a Roma. Questi ultimi avvenimenti, di ...
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MANCINI, Filippo Giuliano
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 28 maggio 1641 da Lorenzo e Geronima Mazzarino, sorella del cardinale Giulio. Nel maggio 1653 si trasferì in Francia, insieme con la madre [...] per la scelta del M., che si era orientato non su una delle bellezze dicorte più in vista, ma su una ragazza "jeune, jolie modeste" (Lettres, duchessa di Bouillon, per provocare il fiasco della Phèdre di Racine e il successo dell'omonima operadi J ...
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MAIO, Giuniano
Angela Maria Caracciolo Aricò
Nacque intorno al 1430 a Napoli, dove visse fino alla morte.
Di nobile famiglia, del "seggio" di Montagna, fu allievo di Antonio Calcillo e a sua volta fu [...] ; III, 4, pp. 359 s.; D. Lojacono, L'opera inedita "De maiestate" di G. M. e il concetto sul principe negli scrittori della corte aragonese di Napoli, in Atti della R. Acc. di scienze morali e politiche di Napoli, XXIV (1891), pp. 329-376; E. Percopo ...
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CASTELVETRO, Giacomo
Luigi Firpo
Nacque a Modena il 25 marzo 1546 da Niccolò, banchiere, che era fratello maggiore del celebre Ludovico, e da Liberata Tassoni. Nella sua casa le idee della Riforma protestante [...] di scritture politiche italiane inedite, a tentare esperimenti di frutticultura, a frequentare la corte. Neppure là fece lungo soggiorno, perché al cadere di ; A. Ploncher, Della vita e delle operedi Ludovico Castelvetro, Conegliano 1879, pp. 85-89 ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...