MALOMBRA, Giuseppe (Gioseffo)
Cesare Preti
Poche, incerte e frammentarie sono le notizie che riguardano le sue vicende biografiche. Nacque verso il 1595, probabilmente a Venezia, da Pietro, stimato pittore. [...] di tale periodo aveva pronte per la stampa operedi argomento astrologico, retorico e poetico, peraltro da considerarsi oggi perdute. Di del libro gli avrebbe assicurato la chiamata presso la corte medicea - ma non è chiaro con quale compito ...
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APOSTOLIO ('GRECO), Arsenio (Aristobulo)
Alessandro Pratesi
Figlio dello scrittore bizantino Michele Apostolio e della seconda moglie di lui, che proveniva dalla fiuniglia del conte Teodosio Corinzio [...] dei cod. Riccard. 77 (Sofocle con scolii).
Quando Aldo Manuzio il Vecchio si accinse alla pubblicazione di autori greci, tra i primi a prestare la propria opera per la revisione dei testi fu l'Apostolio.
Il suo nome è legato ad una tra le più ...
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BONCIANI, Antonio
Benito Recchilongo
Nacque a Firenze nel 1417 da Cola che abitava nel popolo di S. Apostolo. Quasi certamente appartenne alla schiera dei "canterini" o "cantori in panca" che a Firenze, [...] il suo amore per Astorre, conosciuto quindici anni prima alla corte dei Gonzaga, del quale attende invano il promesso ritorno; attribuita al letterato Agostino Staccoli di Urbino.
L'analisi stilistica ed il raffronto con le opere del B. (reso più ...
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GIOVIO, Giulio (Giovan Giulio)
Simona Foà
Nacque intorno al 1510, a Como, da Benedetto, fratello di Paolo, storico e vescovo di Nocera, e da Maria Raimondi. In una lettera il padre lo indica come quarto [...] dove, assistette all'incoronazione di Carlo V. Forse soggiornò per qualche tempo in Germania, presso la cortedi Carlo V, insieme con fatto costruire dal padre e dallo zio e della cura delle opere lasciate inedite da Paolo Giovio.
Il G. morì a Como ...
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LAFFI, Domenico
Emilio Russo
Nacque a Vedegheto di Savigno, nell'Appennino bolognese, il 3 ag. 1636, ma sin dai primi anni si trasferì con la famiglia a Bologna.
Mancano notizie sulla formazione e, [...] seguiti i viaggi del Laffi. Una nuova stampa dell'opera fu eseguita nel 1676 e due diverse edizioni bolognesi nel di intrighi e agnizioni, di dialoghi dal ritmo sincopato, fino alla ricomposizione conclusiva, era in questo caso collocata nella corte ...
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CLERICO (Cherico, Chierico), Ubertino
Laura Onofri
Nacque nella prima metà del sec. XV a Crescentino, piccola città in prov. di Vercelli da cui trasse l'appellativo di "Crescentinate", con cui è spesso [...] le altre operedi Cicerone, il Bellum civile di Appiano, le Vitae di Plutarco, i Commentarii di Cesare. Strabone dopo l'uccisione di Galeazzo Maria Sforza, il C. si trasferì a Casale, attirato dalla corte monferrina e dalla fama di colto mecenate del ...
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Mille e una notte
Cristiana Baldazzi
Il favoloso mondo d’Oriente
Mille e una notte (arabo Alf layla wa layla) è forse la più celebre raccolta araba di novelle. In Occidente fu conosciuta grazie alla [...] subito un successo: egli aveva tradotto molto liberamente l’opera, adattandola al gusto del tempo, mitigando le parti sovrano ideale. Ma le Mille e una notte nonostante parlino dicorti e califfi rispecchiano la vita del popolo. Le classi superiori ...
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TOMMASO DA CAPUA
BBenoît Grévin
Se si è potuto parlare, con qualche esagerazione, di una "scuola di Capua" per qualificare la retorica fiorita alla corte imperiale e nella Curia nella prima metà del [...] agosto del 1239, poco dopo la seconda scomunica di Federico II. La prossimità alla corte imperiale e il ruolo conciliatore da lui svolto opera del dictator, di poco precedente alla prima scomunica ‒ posta in apertura della raccolta delle lettere di T ...
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DE GENNARO (De Jennaro, Januarius), Alfonso
Mauro De Nichilo
Figlio del più noto Pietro Iacopo, dal quale ereditò la passione per le lettere, e di Lucrezia Scarcia, entrambi nobili del seggio di Porto, [...] (Roma 1912, p. 43), venduto all'asta presso l'antiquario Dario G. Rossi di Roma, si sono perdute le tracce.
L'opera si compone di 625 epigrammi, in gran parte di contenuto sacro, dedicati a Cristo, alla Vergine, ai santi, cui se ne alternano altri ...
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FLORIDO, Francesco
Franco Pignatti
Nato nel 1511 a Poggio Donadeo, oggi Poggio Nativo, in Sabina (da cui l'appellativo di "Sabino" che si attribuì), sarebbe appartenuto al ramo romano della facoltosa [...] sua formazione. Lo seguì alla cortedi Francesco I, svolgendo le mansioni di lettore ed amanuense. Rimase in Storia del ciceronianismo, Torino 1885, pp. 72 s., 130-136: Id., Vita e operedi F. F. Sabino, in Giorn. stor. della lett. ital., IV (1886), ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...