Artù
Teresa Buongiorno
Il re della Tavola Rotonda
L'inventore della Tavola Rotonda, il capo della resistenza bretone contro i Sassoni, è esistito davvero o è soltanto un'invenzione letteraria? Nel 6° [...] che, insieme alla figlia Maria di Champagne, animava un salotto letterario nella cortedi Poitiers. Fu in questo clima al 1450 Sir Thomas Mallory, in La morte di Artù, raccolse in un'unica opera i principali elementi dell'epopea arturiana. La storia ...
Leggi Tutto
ALLEGRI, Alessandro
Alberto Asor Rosa
Nato a Firenze nel 1560, fu allievo del padre lettore G. Rampeschi da Foligno, presso il quale ebbe come condiscepolo quel B. Minerbetti, che sarà uno dei pochi [...] piacevoli,pubblicate rispettivamente a Verona 1605; Verona 1607; Fiorenza 1608; Verona 1613.
Altra opera interessante dell'A, sono le Lettere di Ser Poi Pedante nella corte de' Donati a M. Pietro Bembo, M. Giovanni Boccacij, M. Francesco Petrarca ...
Leggi Tutto
ANGERIANO, Girolamo
Anna Buiatti
Nacque quasi certamente a Napoli nel 1470 da Gaspare, giureconsulto e magistrato, e da Roberta de Guisi di Ariano di Puglia. Studiò legge come il padre e forse ricoprì [...] cortedi Napoli. La conoscenza diretta della corte aragonese è testimoniata dai suoi versi che rivelano un aperto atteggiamento di tra il marzo e l'aprile del 1535.
Fonti e Bibl.: P. Giovio, Opera, a cura di G. G. Ferrero, I Roma 1956, p. 177; G. M. ...
Leggi Tutto
Svetonio Tranquillo, Gaio
Erudito e biografo latino (n. intorno al 69 d.C.). Visse a Roma nell’ambiente della corte; amico di Plinio il Giovane, fu da lui raccomandato a Traiano. E già sotto Traiano [...] separare la persona dell’imperatrice Sabina da quelle dei cortigiani. Non abbiamo altre notizie sulla vita di S. e si ignorano luogo e data di morte. Oltre a opere minori in greco e latino, S. scrisse il De viris illustribus e il De vita Caesarum ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] ), violenta satira contro Napoleone III e la sua corte; Les contemplations (1856), che segna un ritorno, poesie leggere e agili, d'un gusto quasi parnassiano. E dopo altre operedi satira politica in prosa, (Napoléon le petit, 1852 e l'Histoire d' ...
Leggi Tutto
Poeta e drammaturgo francese (La Ferté-Milon, Aisne, 1639 - Parigi 1699); rimasto ben presto orfano di madre e di padre, fu allevato dalla nonna, Marie des Moulins, molto vicina all'ambiente di Port-Royal; [...] fu legato per alcuni anni), che recitò ancora l'Iphigénie (1674) alla cortedi Versailles, e la Phèdre (1677). Quest'ultima tragedia, che è certamente l'opera più alta e significativa di R., fu assai contrastata: c'è chi scorge in essa gli inizî ...
Leggi Tutto
Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] filosofia. Entrano anche in circolazione in un breve giro di anni grandi operedi scienza prima ignote, o mal note e mutile. di scuole preparatorie all’università, di collegi per la formazione di gentiluomini, di uomini dicorte, di Stato e di Chiesa ...
Leggi Tutto
Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] che O. sia stato cantore alla cortedi un principe della Troade che si vantava di discendere da Enea, come proverebbe ; spiegare e intendere bene la lingua e il senso di O. fu operadi fondamentale importanza, cui si attese, sia pur rudimentalmente, ...
Leggi Tutto
L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] della scuola retorica di Rodi. La Rhetorica è importante tra l’altro per l’operadi traduzione in latino di B. Castiglione è indispensabile alla formazione dell’uomo dicorte). L’Institutio oratoria di Quintiliano, scoperta nel monastero di ...
Leggi Tutto
Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] i termini dell'antitesi, e sarà quindi la sua opera commedia e tragedia, includerà luci ed ombre, comprenderà la nel contegnoso decoro di un uomo dicorte come Bergamino (I, 7), nella chiusa e struggente passione di una semplice fanciulla come ...
Leggi Tutto
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...