BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] difensiva sembrava messa in pericolo dalla costruzione di un edificio ad operadi un G. Battista del Ponte, Vasari (IV, p. 164), "con onoratissime esequie fu portato dalla corte del papa e da tutti gli scultori, architettori e pittori".
Nel periodo ...
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CARLO EMANUELE I, duca di Savoia
Valerio Castronovo
Figlio di Emanuele Filiberto e di Margherita di Valois, sorella di Enrico II di Francia, nacque il 12 genn. 1562 nel castello di Rivoli.
L'avvento [...] con l'adescamento delle nozze di Lorena, che Enrico III si sarebbe convinto a far operadi mediazione in favore degli , scossa dal suo abituale grigiore da una fastosa vita dicorte e dalle stesse molteplici avventure galanti del sovrano, ebbero ...
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DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Terzogenito di Alberto (I), dominus di Verona, e di Verde da Salizzole, Canfrancesco, detto sin dall'infanzia "Canis magnus", nacque - come è ormai pacificamente [...] Bibl.: Per le edizioni di fonti e la letteratura sino al 1895, si rinvia alla bibl. contenuta nell'operadi H. Spangenberg, C. , La cultura delle signorie venete delTrecento e i poeti dicorte, in Storia della culturaveneta, II, Il Trecento, Vicenza ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] , Torino 1969, p. 533; Id., Opere, a cura di G. Cozzi-L. Cozzi, Milano-Napoli 1969, ad vocem; S. P. Pallavicino, Storia del concilio di Trento, a cura di M. Scotti, Torino 1974, p. 205; G. Dalla Corte, Istorie ... di Verona, III, Venezia 1744, p. 267 ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] per Aristotele, fece cercare e copiare le opere. E quando il F. pensò di dedicare al re di Napoli, Alfonso d'Aragona, l'Hecatostica, e quindi di trasferirsi alla corte aragonese, lo Sforza gli impedì di partire. Solo in occasione della peste, esplosa ...
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CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] 29 marzo a Francesco I imperatore d'Austria (per l'operadi Francesco IV di Modena a Lubiana nella stessa direzione cfr. Galvani, p. viceregi, 1800-1805) e s. 2, Avvenimenti diCorte, Avvenimenti politici della Sardegna, Corrispond. indirizzata al ...
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CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] senso agiografico. La sua fama oltrepassò ben presto l'ambiente abbruzzese dove operava: Pietro era conosciuto ormai in Curia, nel Collegio cardinalizio, alla cortedi Napoli.
Ai suoi confratelli Pietro impose regole che rassomigliavano a quelle dei ...
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CUOCO, Vincenzo
Mario Themelly
Nacque a Civitacampomarano (prov. di Campobasso) il 1° ott. 1770 da Colomba de Marinis e da Michelangelo, un avvocato sensibile alla influenza dei lumi.
Nel piccolo comune [...] e dal plauso governativo il C.. decise di dedicarsi ad una operadi vasto respiro, la Statistica della Repubblica italiana, borbonico. Le biografie sono ricche di aneddoti che rivelano come la malevolenza della corte e del ministero nei suoi riguardi ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] in questo periodo che il C. scrisse la sua prima opera, che era però soltanto la traduzione in italiano del dramma Zoroastro di Louis de Cahusac. Ebbe contatti anche con la corte, ma le sue occupazioni prevalenti furono, al solito, le conversazioni ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] aiuti con i quali era abituato a lavorare. Le grandi ambizioni del giovane marchese, il ruolo attribuito per tradizione alle arti dalla corte mantovana e le capacità operativedi G. fecero sì che l'esperimento fosse un successo. Gli oltre due decenni ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...