Architetto e modellatore di terrecotte. Figlio di un Domenico da Lodi, nel 1465-66 restaurava in quella città porte e finestre dell'ospedale; poi fu ingegnere della città di Milano (1480) e ingegnere ducale [...] E. Gussalli, L'opera del B. nella chiesa a S. Maria di Crema, in Rassegna d'arte, V (1905), pp. 17-21; F. Malaguzzi-Valeri, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909 (con la bibl. precedente); id., l'arte alla cortedi Lodovico il Moro, II ...
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GIORDANO, Luca
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Napoli nel 1632, morto ivi nel 1705. La sua attività pittorica, iniziatasi mentre il primo ciclo della pittura napoletana seicentesca si chiudeva, dominò [...] sua in S. Maria della Salute; a Madrid, ove fu pittore dicorte acclamatissimo tra il 1692 e il 1702. Le numerose opere eseguite in Spagna durante quel decennio di lavoro, e quelle, di numero non minore, esportate in Germania e in Austria dettero a L ...
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SEYSSEL, Claudio di
Arcivescovo, uomo politico e scrittore savoiardo, nato probabilmente ad Aix-les-Bains nel 1450. Era figlio illegittimo di Claudio di Seyssel, maresciallo di Savoia, di nobilissima [...] in altri uffici: nel 1492-93 era stato alla cortedi Carlo VIII, re di Francia, come consigliere regio; poi era diventato consigliere l'operadi A. Caviglia, Claudio di Seyssel (1450-1520). La vita nella storia de' suoi tempi, in Miscellanea di storia ...
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SFORZA, Ascanio Maria
Giovanni Battista PICOTTI
Cardinale; nacque a Milano dal duca Francesco e da Bianca Maria Visconti, il 3 marzo 1455, ed ebbe presto la dignità di protonotario apostolico. Nel 1477 [...] di levarsi contro di lui con l'aiuto di Venezia (1482); riconciliato (1483), ottenne per operadi lui e del re di Sforza, I, Roma 1795, pagina 78 segg.; F. Malaguzzi Valeri, La cortedi Lodovico il Moro, I, Milano 1913, p. 468 segg.; II, ivi ...
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Drammaturgo e romanziere del sec. XVIII. Nato a Brescia nel 1711, il C. fu prima gesuita e professore d'eloquenza a Modena (1736-37); lasciò poi l'insegnamento per vivere della sua operadi scrittore; [...] del teatro italiano: e l'anno dopo ottenne da Francesco III d'Este la patente di poeta dicorte.
Nel '57 cominciò apertamente la guerra di Carlo Gozzi contro il Goldoni e il C. insieme; i quali si riconciliarono nel '61, per difendersi dal ...
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Cardinale. Terzogenito del duca Ercole I e di Eleonora d'Aragona, nato a Ferrara il 20 novembre 1479. Destinato dal padre alla carriera ecclesiastica, a cinque anni era già abate commendatario di Canalnovo; [...] apparteneva alla corte del cardinale, di cui era entrato a far parte nel 1503, con l'obbligo di sbrigare i numerosi Ippolito, uomo di soda cultura, disprezzasse, come vorrebbe far credere una nota frase attribuitagli, un'operadi cui avea ...
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Poeta, nato a Pistoia il 26 novembre 1566 di famiglia nobile e ivi morto il 31 agosto 1645. Per volere del padre, attese a studî giuridici. Andato a Firenze (1586), s'iscrisse all'Accademia Fiorentina, [...] quel poema sul riacquisto della Croce dalle mani dei Persiani per operadi Eraclio, al quale lavorava da tempo, e del quale era di gratitudine, il B. pubblicò nel 1627 il poema: L'elezione di Urbano Papa VIII, che gli diede modo di tornare alla corte ...
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Compositore, nato a Verona il 12 luglio 1675, morto a Monaco di Baviera il 12 luglio 1742. Da ragazzo fu allievo, probabilmente, del veronese Giuseppe Torelli - vissuto a lungo a Bologna - e poi, a Modena, [...] 1° e 9°), la quale rivela chiaramente i rapporti che esistono tra l'opera 1ª e 4ª del Vitalino e quelle del suo supposto allievo. Chiamato alla cortedi Monaco dal principe elettore Massimiliano Emanuele II, quale violoncellista, seguì il suo signore ...
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GAGLIANO, Marco da
Gastone ROSSI-DORIA
Compositore, nato a Gagliano (Firenze) verso il 1575, morto a Firenze il 24 febbraio 1642. Ancora fanciullo fu condotto dal padre, Zanobi (sconosciuto è tuttora [...] , s'era acquistato rapidamente grande fama, e nel 1611 lo troviamo maestro di cappella della corte granducale di Toscana, ufficio che tenne fino alla morte.
Opere: Sei libri di Madrigali a 5 voci (dal 1602 al 1617, Venezia; un Officium defunctorum ...
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Nato a Milano il 15 febbraio del 1534 da genitori genovesi (Domenico e Tommasina Spinola), studiò a Pavia, e nel 1551 entrava nel convento di S. Barnaba (dei barnabiti) a Milano. Ordinato sacerdote nel [...] Gli fu d'uopo quindi risiedere a seconda delle necessità a Corte, a Opino, a Bastia, ad Argagliola, a Cervione. Nello incolume, cosa che parve miracolosa. Per operadi parenti, gli fu offerta la coadiutoria di Genova con futura successione, ma egli ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...