Orafo attivo nella prima metà del sec. 9º, autore dell'altare d'oro di S. Ambrogio a Milano commissionato dall'arcivescovo Angilberto II. Nonostante un'apparente diversità stilistica tra il lato frontale [...] varie tecniche (sbalzo, filigrana, smalto) pongono quest'opera come l'espressione più alta dell'arte dell' di V., fra tradizioni radicate nell'Italia settentrionale e il rinnovamento apportato dalle scuole dicorte carolingie è oggetto di studio e di ...
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Poeta e critico francese (Caen 1555 - Parigi 1628). Dopo aver studiato giurisprudenza in Francia e in Germania, si pose al servizio del duca d'Angoulême (1576), trasferendosi a Aix, dove si legò a magistrati [...] umanisti. Nel 1605 divenne poeta dicorte. La sua opera non è copiosa: il poemetto, poi rinnegato, Les larmes de Saint-Pierre (1587), a imitazione del poema di Tansillo, le stanze della Consolation à M. du Périer per la morte della figlia (che è la ...
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Pittore (Roma 1589 circa - Venezia 1623); fu allievo di L. C. Cigoli, ed ebbe anche rapporti con A. Elsheimer e C. Saraceni; esperienza fondamentale fu per lui la conoscenza dell'operadi P. P. Rubens. [...] A Mantova, dove dal 1611 fu pittore della corte ducale, eseguì affreschi nel duomo e in S. Andrea, e cominciò a morì poco dopo. Tra le sue opere: la Melanconia al Louvre; la Maddalena nella galleria Doria Pamphilj di Roma; Andromeda e Perseo, Ero e ...
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Scrittore spagnolo (Treceño, Asturie di Santillana, 1480 circa - Mondoñedo, Lugo, 1545); francescano, inquisitore di Toledo e di Valenza, vescovo di Cadice, poi di Mondoñedo; accompagnò Carlo V nei suoi [...] le differenze tra la vita dicorte e la vita privata, ponendo in rilievo le caratteristiche negative dell'una e dell'altra. Le Epístolas familiares (1539) rispondono a una tradizione tipicamente medievale; l'opera ebbe subito numerose traduzioni in ...
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Predicatore (Grójec, Varsavia, 1536 - Cracovia 1612); a Roma entrò nella Compagnia di Gesù; tornato in Polonia, fu il primo rettore dell'univ. di Vilnius (1579); passato a Cracovia, fu predicatore alla [...] Sigismondo III Vasa, come cappellano dicorte, e divenne uno dei più validi sostenitori della Controriforma. Sua opera principale sono le Kazania Sejmowe ("Prediche alla Dieta", 1597), in cui propugna una riforma radicale dello stato polacco nel suo ...
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Figlio (m. Alnwick, Northumberland, 1093) di Duncan I; dopo l'uccisione del padre da parte di Macbeth (1040) fu accolto alla cortedi Edoardo il Confessore. Salì al trono dopo la sconfitta di Macbeth (1057), [...] successiva invasione della Northumbria. A lui spetta comunque il merito di aver assicurato con le continue guerre l'indipendenza della Scozia, favorendo allo stesso tempo l'operadi organizzazione ecclesiastica compiuta dalla moglie, santa Margherita ...
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Venaria Reale Comune della prov. di Torino (fino al 1990 Venaria; 20,3 km2 con 34.563 ab. nel 2008). Polo industriale.
Già chiamata Altessano Superiore e infeudata nel Medioevo a parecchi signori, cambiò [...] un grandioso casino da caccia, o venaria. In parte dato alle fiamme nel 1693, fu ricostruito per ordine di Vittorio Amedeo II, quale castello dicorte, a operadi M. Garove (1649-1713), il cui lavoro fu poi continuato da F. Juvarra. L’ampio parco ...
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Figlia (Bar-le-Duc 1565 - Firenze 1636) di Carlo III di Lorena e di Claudia di Francia. Sposò nel 1589 il granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici, che voleva riavvicinarsi alla Francia; temperamento [...] fondò in Toscana numerosissimi conventi e, morto il marito (1609), contribuì a purificare la corte dai vizî che vi si erano introdotti. Politicamente, però, l'operadi C. fu nefasta: già cattiva ispiratrice della politica del figlio Cosimo II, fu poi ...
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Uomo politico italiano (Cesena 1829 - Marradi 1914); partecipò al movimento repubblicano a Roma (1849) e nelle Romagne; esule dal 1855 in Piemonte, fu deputato nel 1865-70, segretario generale al ministero [...] con Crispi (1887-91), del Tesoro con Saracco (1901); prof. dal 1880 di contabilità dello stato, pubblicò un trattato su questa disciplina (1895) e un'opera sulla Corte dei Conti (1895), della quale fu presidente dal 1893 al 1907. Socio nazionale ...
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Popolare predicatore tedesco (Kreenheinstetten, Baden, 1644 - Vienna 1709), agostiniano scalzo. Figlio di un oste, studiò presso i gesuiti a Ingolstadt e i benedettini a Salisburgo; nel 1662 entrò in convento [...] ordinato sacerdote nel 1668. Nel 1677 fu nominato predicatore dicorte dall'imperatore Leopoldo I e presto divenne celebre per nel Wallenstein). Oltre a numerose raccolte di prediche, va ricordata l'ampia opera Judas der Erzschelm (4 voll., 1686 ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...