Compositore (Napoli 1686 - ivi 1768). Didatta di canto (tra i suoi allievi vi fu C. Farinelli) e di composizione, maestro di cappella in diverse istituzioni, P. svolse la sua attività tra Napoli, Venezia, [...] di comporre opere per la compagnia italiana, rivale di quella di G. F. Händel (1733-36). Il suo esordio, al teatro di cappella dicorte (1748-51). Nuovamente a Vienna dal 1752, P. si occupò soprattutto di canto e di composizioni strumentali ...
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Storico dell'arte e della cultura (Amburgo 1866 - ivi 1929). Studioso dai vasti interessi che ebbero come fulcro il Rinascimento, W. si dedicò allo studio dell'arte come strumento di comprensione, attraverso [...] quasi sempre in forma provvisoria di conferenze o appunti (dai dipinti mitologici di Botticelli, agli arazzi borgognoni, ai ritratti di Memling, alle incisioni fiorentine, all'Opera italiana, alle feste dicorte, ecc.), riflettono solo in parte ...
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Drammaturgo spagnolo (Madrid 1600 - ivi 1681); dal 1609 al 1614 frequentò a Madrid il Collegio Imperiale tenuto dai gesuiti; studiò diritto canonico nelle università di Alcalá de Henares e di Salamanca. [...] Cappellano del re, visse qualche tempo a corte; passò poi nella congregazione dei preti di Madrid e ne fu nominato cappellano maggiore. Un posto centrale nell'operadi C. per numero (ottanta), per profondità di pensiero e per perfezione artistica, è ...
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Città e porto della Francia occidentale (77.800 ab. nel 2006), sull’Oceano Atlantico, capoluogo del dipartimento della Charente-Maritime. È situata sul fondo di un’insenatura fronteggiata da due isole [...] acquistò importanza quando, dopo la distruzione del castello di Châtelaillon a operadi Guglielmo IX duca d’Aquitania, il luogo . Divenne allora una città libera, sede della corte della regina di Navarra, notevole centro culturale. Rifugiatisi in La ...
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Figlio (Londra 1633 - Saint-Germain-en-Laye 1701) di Carlo I e di Enrichetta Maria di Francia. Durante la guerra civile fu preso prigioniero a Fairfax (1646), ma riuscì a fuggire in Olanda e da qui in [...] apparente remissività del parlamento, G. intraprese l'operadi restaurazione cattolica, per incoraggiamento della Francia e il filocattolicesimo di G. si spinse fino al ricevimento a corte del nunzio papale e alla rinnovata libertà di predicazione ...
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Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di marchese.
A Roma, nell’età repubblicana, il c. (comes) assisteva e consigliava i magistrati preposti al governo delle province. Con Costantino [...] un semplice accessorio di quel beneficium territoriale che veniva concesso al c. quale compenso della sua opera. Dal 12° re («paladini»). Carlo IV creò la carica di c. palatino dicorte, che poteva conferire patenti nobiliari, legittimare bastardi, ...
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Storico giudeo (n. 37 d. C. - m. dopo il 100), di casta sacerdotale. Fu della setta dei Farisei e, dopo essere stato a Roma (64), tornato in patria partecipò alla rivolta contro i Romani (67). Arresosi [...] fasi della guerra e alla distruzione di Gerusalemme al seguito di Tito. Poi visse a Roma alla corte dei Flavî ottenendone fama e onori. Inoltre si ha di F. G. una Autobiografia, che è una risposta alle accuse di Giusto di Tiberiade. L'operadi F. G. ...
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Nobili greci, detti gli "apostoli degli Slavi" (Cirillo 827-869; Metodio 815 circa - 885), erano figli del magistrato Leone, legato alla cortedi Bisanzio. Alla morte del padre, sotto la protezione del [...] il loro avvicinamento politico a Bisanzio. Poi nell'863 furono inviati a predicare in Moravia, dove svolsero larga operadi proselitismo (fu cominciata a tale scopo da C. la traduzione della Sacra Scrittura, che continuerà poi Metodio); accusati ...
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Poeta greco (n. circa 315 - m. dopo il 240 a. C.); nato forse a Tarso in Cilicia, fu però cittadino di Soli, nella stessa regione, dove ebbe un monumento e l'effige riprodotta sulle monete. Frequentò ad [...] . fu a Pella poeta ufficiale della cortedi Macedonia, tranne una lunga dimora in Antiochia di Siria presso Antioco I Sotere, dove pubblicò un'edizione dell'Odissea, dopo quella di Zenodoto. Della sua opera poetica (inni, epicedî, elegie, epigrammi e ...
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Pittore, scultore, architetto (Bologna 1504 - Fontainebleau 1570). Allievo forse di Innocenzo da Imola e del Bagnacavallo, fu a Mantova con Giulio Romano per la decorazione del Palazzo del Te (1525-31), [...] ; ai numerosi incarichi il pittore aggiungeva così quello di soprintendente della fabbrica e pittore dicorte, assolvendo da allora soprattutto funzioni direttive e progettuali. L'operadi P., quasi completamente distrutta o alterata (Chambre de ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...