Soprano (Jarocin, Poznań, 1915 - Schruns, Austria, 2006). Studiò canto, viola, pianoforte e composizione alla Hochschule für Musik di Berlino, specializzandosi nel canto sotto la guida di Maria Ivogün. [...] di Berlino e contemporaneamente si affermò come interprete di musica dacamera e di oratorî. È considerata una delle maggiori interpreti vocali del Novecento, particolarmente versata nelle opere di Mozart e nei Lieder di Schubert, Schumann e Brahms ...
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Musicista (Trieste 1922 - Roma 1987). Si diplomò in composizione nel 1944 a Roma, seguendo poi il corso di perfezionamento tenuto da I. Pizzetti all'Accademia di Santa Cecilia. La sua produzione, caratterizzata [...] ha avuto il premio Marzotto 1956 per la musica), lavori vocali-orchestrali, due opere teatrali (Amleto, 1961, e Wallenstein, 1965), musica dacamera. Direttore artistico dell'Opera di Roma (1968-74), scrisse anche musiche per film e svolse attività ...
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Musicologo e compositore (Vienna 1885 - Oxford 1974). Studiò composizione con A. Schönberg e musicologia con G. Adler. Dal 1913 insegnò storia della musica a Vienna, dal 1939 a Oxford. Compose opere teatrali, [...] balletti, lavori corali, orchestrali (tra cui nove sinfonie) e dacamera, fondendo influenze espressioniste e forme classico-romantiche. Pubblicò studî sull'opera teatrale, il volume Arnold Schönberg (1921) e soprattutto numerose, fondamentali ...
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Musicista (New York 1910 - ivi 1992). Studiò con Roy Harris. Presidente della Juilliard school of music di New York (1945-61), direttore delle edizioni musicali Schirmer (1945-51). È autore di numerosi [...] elementi jazzistici inseriti in un contesto di tipo neoclassico) tra cui l'opera The mighty Casey (1953), i balletti Undertow (1945), Night journey (1947), Judith (1949), dieci Sinfonie (1935-76) e altre composizioni orchestrali, corali e dacamera. ...
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Musicista italiano (Torino 1883 - ivi 1966), allievo di C. Boerio e I. Brüll per il pianoforte, autodidatta per la composizione, prof. prima di pianoforte, poi di composizione nel conservatorio di Torino. [...] Compose soprattutto musica dacamera e pubblicò i volumi L'opera pianistica di C. Debussy (1924), Il clavicembalo ben temperato di Bach (1925) e I principi fondamentali della composizione musicale (1955). ...
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Musicista (Napoli 1730 circa - Dublino 1806). Studiò a Napoli. Dal 1762 al 1778 fu cantante e maestro di canto a Londra; dal 1779 in poi a Dublino. Compose un'opera inglese, un oratorio, cantate e moltissima [...] musica vocale e strumentale dacamera. ...
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Musicista (Londra 1658 o 1659 - ivi 1695). Massimo musicista inglese dell'età barocca, contribuì in modo decisivo alla formazione di un teatro musicale nazionale. Lo stile musicale di P., pur derivato [...] Giacomo II; al 1688 o 1689 uno dei capolavori: Dido and Aeneas, opera in sei quadri su libretto di N. Tate, scritta per un teatrino inglesi. Bellissime anche le numerose liriche vocali da concerto o dacamera. Le Fantasie per complesso di viole sono ...
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Musicista e compositore russo (Karevo, Pskov, 1839 - Pietroburgo 1881). Membro del cosiddetto Gruppo dei cinque, lottò come i suoi compagni per il raggiungimento d'una musica nazionale. Si avviò tuttavia [...] militare di Pietroburgo, dove circa un mese dopo morì.
Opere
I suoi primi lavori furono due Sonate, un Souvenir uguale o minore intensità, anche nelle musiche pianistiche e vocali dacamera (alle già citate si aggiungono, oltre varie liriche isolate ...
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Musicista (Palermo 1660 - Napoli 1725). Compì gli studî musicali a Roma, forse con B. Pasquini. Nel 1685 passò a Napoli, maestro del teatro di Palazzo Reale e, nel 1689, ma solo per pochi mesi, al conservatorio [...] al vocale dacamera: circa 200 Messe, numerosi mottetti e concerti sacri, Stabat, circa 20 oratorî, 661 cantate dacamera (600 dove costituisce una pietra miliare nella storia del melodramma. L'opera teatrale di S. sviluppa l'elemento comico, oltre i ...
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Musicista (Digione 1683 - Parigi 1764). Considerato come un teorico illustre e un abile organista, autodidatta, R. fu attivo in diverse località francesi ma soprattutto a Parigi (dal 1706-09 e dal 1723 [...] ecc.) che sconcertarono per la commistione di comico e di tragico, e le opere scritte per la corte: Les fêtes de l'Hymen et de l'Amour , mottetti, 5 raccolte di pezzi per clavicembalo e musica dacamera. R. fu il maggior teorico dei suoi tempi: con ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...